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Saipem

Quanto perderà Saipem

Il cda di Saipem ha completato la revisione dei progetti avviata a gennaio. Ecco i dettagli sui conti 2021 e le linee guida del nuovo piano strategico

 

Oggi il titolo di Saipem – la società di ingegneria per il settore energetico in serie difficoltà finanziarie – è cresciuto dell’1,2 per cento (1,02 euro) alla borsa di Milano, dopo un avvio in forte calo. La crescita è dovuta alle previsioni degli analisti, che hanno segnalato i margini di miglioramento sul fronte degli ordini della società e delle attività di perforazione in acque profonde, tornate all’utile per 47 milioni di euro.

COMPLETATA LA REVISIONE DEI PROGETTI

Oggi il consiglio di amministrazione di Saipem ha completato la revisione dei progetti in corso avviata il mese scorso, specificando di non aver evidenziato impatti ulteriori rispetto a quelli comunicati il 31 gennaio.

In quella data Saipem fece sapere che il proprio bilancio civilistico del 2021 è previsto chiudersi con perdite superiori al terzo del capitale sociale, con ricavi ed EBITDA inferiori di 1 miliardo di euro rispetto alle previsioni diffuse in precedenza, il 28 ottobre.

RICAVI ED EBITDA

“Il preconsuntivo 2021”, fa sapere Saipem in una nota, “si è chiuso con ricavi gestionali consolidati adjusted pari a 6.875 milioni di euro, in calo del 6,4% rispetto al 2020. L’EBITDA gestionale consolidato adjusted del 2021 è risultato negativo per 1.192 milioni di euro”.

I PROGETTI PIÙ CRITICI

La società spiega come sui risultati del preconsuntivo 2021 abbia pesato “in modo significativo” il quarto trimestre dell’anno, “che ha riportato un EBITDA gestionale consolidato adjusted negativo di 901 milioni di euro, scontando l’impatto negativo di 1.020 milioni di euro”. La causa dichiarata sono le difficoltà riscontrate da Saipem in alcuni progetti di eolico offshore e di impiantistica: due dei più critici sono stati Neart na Gaoithe in Scozia (eolico offshore) e LNG Mozambique in Mozambico (gas naturale liquefatto).

“Senza l’impatto descritto”, sostiene Saipem, “l’EBITDA gestionale consolidato adjusted del quarto trimestre sarebbe stato positivo per circa 120 milioni di euro, a conferma della complessiva solidità del portafoglio di attività operate”.

LE NUOVE ACQUISIZIONI

Le acquisizioni di nuovi contratti nel 2021 sono ammontate a 7,2 miliardi di euro. Nel quarto trimestre, in particolare, si è registrata una forte accelerazione rispetto al precedente: 2,3 miliardi, oltre cinque volte tanto.

IL NUOVO PIANO STRATEGICO

Il consiglio di amministrazione ha inoltre approvato le linee guida della revisione del Piano strategico 2022-2025 (diffuso, quello originale, il 28 ottobre scorso). Che punterà innanzitutto a una riduzione dei costi di struttura, con un incremento del target per il 2022 sopra i 150 milioni di euro. E poi un focus maggiore sulle attività offshore, sia nelle trivellazioni che nell’ingegneristica, e una maggiore selettività nelle acquisizioni onshore, “privilegiando commesse a maggior contenuto tecnologico nei segmenti LNG e nella gas valorization”.

La svolta in direzione dell’eolico offshore, intrapresa da Saipem per allinearsi alla transizione ecologica, pare verrà ridimensionata e rivolta verso “attività a basso rischio”; viene ribadita, però, l’attenzione sulle tecnologie di cattura e riutilizzo del carbonio, di riciclo della plastica e di robotica sottomarina.

IL DIALOGO CON ENI, CDP E LE BANCHE

“La revisione del Piano Strategico 2022-25”, dichiara la società, “pone le basi per la manovra di rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale di Saipem, per la quale proseguono costruttivamente le interlocuzioni con gli azionisti che esercitano il controllo congiunto – ENI SpA e CDP Industria SpA – e con le banche”.

Eni e CDP Industria, parte del gruppo Cassa depositi e prestiti, possiedono rispettivamente del 30,5 e del 12,5per cento delle azioni di Saipem. Nelle scorse settimane hanno nominato due manager che affiancheranno l’amministratore delegato Francesco Caio in questa fase di salvataggio e riorganizzazione della società.

Come spiegato da Startmag sulla base delle indiscrezioni rivelate da Bloomberg, Saipem ha in programma un aumento di capitale da 2 miliardi di euro circa, affidato a Eni e Cassa depositi e prestiti. Sta inoltre negoziando con le banche (innanzitutto Intesa Sanpaolo e UniCredit) l’estensione di una linea di credito da 1 miliardo di euro. E sta, infine, valutando con i suoi consiglieri la vendita di potenziale di una delle sue divisioni focalizzate sul drilling, puntando a raccogliere 1 miliardo.

L’APPUNTAMENTO DEL 15 MARZO

Il prossimo 15 marzo il consiglio di amministrazione dovrà approvare il piano 2022-2025 aggiornato e la manovra finanziaria: in questa data, inoltre, verrà esaminato per l’approvazione anche il bilancio consolidato e il progetto di bilancio civilistico 2021 (che, come ricordato, è previsto chiudersi con una perdita di oltre un terzo del capitale sociale).

IL BOND DA 500 MILIONI

Il prossimo 5 aprile è prevista, per Saipem, la scadenza di un bond da 500 milioni di euro.

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