Italgas, la maggiore società di distribuzione del gas in Italia, ha annunciato ieri l’avvio di una negoziazione in esclusiva per acquisire l’interezza di 2i Rete Gas, la sua concorrente principale.
Non sono al momento disponibili maggiori dettagli, se non che Italgas finanzierà l’eventuale operazione attraverso un prestito-ponte garantito dalla banca statunitense JPMorgan, che è anche consulente finanziaria nella trattativa. Il rifinanziamento del prestito – si legge nel breve comunicato diffuso dalla società – “potrà avvenire tramite una combinazione di strumenti di equity, debito o ‘equity like‘, con l’obiettivo di mantenere l’attuale profilo di rating di Italgas”.
Secondo le stime riportate dal Sole 24 Ore e dal Corriere della Sera, l’acquisizione del 100 per cento di 2i Rete Gas dovrebbe avere un valore compreso tra i 4 e i 5 miliardi di euro.
GLI AZIONISTI DI ITALGAS
I principali azionisti di Italgas sono CDP Reti (26 per cento), Snam (13,5 per cento) e la banca d’affari Lazard (9,8 per cento). Seguono Romano Minozzi, imprenditore della ceramica, con il 4,2 per cento, poi Crédit Agricole con il 3,9 per cento, BlackRock con il 3,7 per cento e Banca d’Italia con l’1,4 per cento.
CHI CONTROLLA 2i RETE GAS
2i Rete Gas è controllata da F2i, il maggiore fondo di investimento italiano specializzato in infrastrutture, che ne possiede il 63,9 per cento. La società è inoltre partecipata al 36,1 per cento da Ardian e APG Asset Management tramite il veicolo Finavias.
L’OBIETTIVO DI ITALGAS
Attraverso l’acquisizione di 2i Rete Gas – scrive il Sole -, Italgas punta a “diventare il primo operatore al mondo” nella distribuzione del gas, visto che l’operazione dovrebbe garantirgli un market share del 55 per cento in Italia: la sua quota attuale è del 35 per cento, seguita appunto da quella di 2i Rete Gas (20 per cento). Italgas opera anche in Grecia.
2i Rete Gas gestisce circa 72.000 chilometri di rete di distribuzione del gas, superata dagli 82.000 chilometri di Italgas. Italgas ha all’attivo circa otto milioni di punti di riconsegna (i punti fisici nei quali il gas viene consegnato al cliente finale), contro i quasi cinque milioni di 2i Rete Gas.
PROBLEMI CON L’ANTITRUST IN VISTA?
Secondo il Corriere, considerati i numeri di Italgas e 2i Rete Gas, “l’unione fra le due maggiori aziende attive nella distribuzione del metano a famiglie e imprese in Italia potrebbe comportare rischi antitrust, eventualmente scongiurabili con la cessione di attività”.
ITALGAS RIMANDA IL NUOVO PIANO STRATEGICO
Dopo aver comunicato l’intenzione di acquisto di 2i Rete Gas, di cui verranno esaminati i conti prima della presentazione di un’offerta ai suoi azionisti, oggi Italgas ha fatto sapere che rimanderà a data da destinarsi la presentazione del piano strategico 2024-2030, prevista per il 12 giugno prossimo.
I NUMERI
Nel primo trimestre del 2024 Italgas ha visto ridursi del 10 per cento i propri ricavi, scesi a 431,3 milioni di euro, per effetto della “contrazione delle attività di efficienza energetica relative ai cosiddetti superbonus”. Sono invece cresciuti i ricavi regolati per la distribuzione del gas a 403,5 milioni (+11,2 per cento); il margine operativo lordo a 325,7 milioni (+9.6 per cento) e l’utile operativo a 192,7 milioni (+11,7 per cento). In aumento anche l’utile netto a 117,6 milioni (+13,5 per cento) e il flusso di cassa operativo a 342,2 milioni. Calano gli investimenti tecnici, da 175,1 milioni a quasi 161 milioni.
Nel 2023 2i Rete Gas ha riportato un utile netto di 181,3 milioni di euro (+ 8 per cento su base annua), ricavi per 815 milioni (+11,7 per cento) e un EBITDA di 546,3 milioni (+9,2 per cento).