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Reti, nucleare e dividendi: tutti i piani di Enel

Enel ha presentato il piano strategico 2025-2027 e annunciato un aumento dei dividendi. L'ad Cattaneo ha fornito qualche dettaglio sulle newco dedicate alla connessione elettrica e ai piccoli reattori nucleari. Fatti, annunci e numeri

Nel Capital Markets Day Enel ha annunciato un aumento del dividendo a 0,46 euro per azione (da 0,43 euro) per il 2024 e i tre anni successivi. La società ha detto inoltre di prevedere per il 2025 un utile netto compreso tra i 6,7 e i 6,9 miliardi.

LA RIDUZIONE DEL DEBITO E L’OPERAZIONE DA 1 MILIARDO DI EURO IN SPAGNA

La giornata odierna è servita all’amministratore delegato Flavio Cattaneo anche per presentare l’avanzamento del programma di riduzione del debito, dopo la fase espansiva della precedente amministrazione di Francesco Starace. Nonostante le cessioni di asset nei paesi ritenuti non prioritari, come il Perù, Enel non sta rinunciando del tutto alle acquisizioni: proprio pochi giorni fa, infatti, è stata data notizia dell’operazione di acquisto – per 1 miliardo di euro – degli impianti idroelettrici di Acciona in Spagna, dalla capacità totale di 626 megawatt.

IL PIANO STRATEGICO 2025-2027 DI ENEL

Con il nuovo piano strategico Enel prevede di raggiungere un margine operativo (Ebitda) di 24,1-24,5 miliardi di euro al 2027. Le stime per l’anno prossimo, invece, indicano un utile netto di 6,7-6,9 miliardi, che – scrive Bloomberg – è in linea con le aspettative degli analisti.

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In una nota, Citigroup ha scritto che la performance economica di Enel è “improbabile che brilli data la mancanza di sorprese positive”. Il titolo ha perso circa l’1 per cento alla borsa di Milano, ma con Piazza Affari fiacca nel complesso.

COME CAMBIERANNO GLI INVESTIMENTI

La società conta poi di portare gli investimenti a 43 miliardi di euro – un aumento di 7 miliardi rispetto al piano strategico precedente -, concentrandoli sulle reti elettriche in Italia e in Spagna. Più nello specifico, la spesa per le reti crescerà del 40 per cento rispetto al vecchio piano, arrivando a 26 miliardi, mentre gli investimenti nelle rinnovabili rimarranno stabili, a 12 miliardi.

Quanto alla localizzazione geografica, gli investimenti si concentreranno per la maggior parte – il 75 per cento – in Europa, a partire da Italia e Spagna; il resto andrà in Nordamerica e in America latina.

UNA NEWCO PER LE INFRASTRUTTURE DI CONNESSIONE

Cattaneo ha fatto sapere che Enel formerà una nuova società dedicata alle infrastrutture di connessione elettrica, nella quale confluiranno asset vecchi e nuovi, di proprietà sia del gruppo che di terzi, in Italia ed eventualmente all’estero. La newco avrà un valore di 1 miliardo di euro e – ha detto l’amministratore delegato – accoglierà “pezzi di rete che connettono gli impianti di generazione alla rete nazionale”, definiti “un valore nascosto”.

– Leggi anche: Com’è messa la rete elettrica italiana rispetto al resto d’Europa? Report Teha-Enel

Quanto alla possibilità di partner per la nuova società, Cattaneo ha specificato che “il private equity non ci interessa. Mi interessa avere municipalizzate, aziende che hanno anche loro impianti di generazione”.

I PIANI SUL NUCLEARE

L’amministratore delegato ha anticipato che a giorni verrà istituita la newco tra Enel (che avrà la maggioranza), Ansaldo Energia e Leonardo sui piccoli reattori nucleari, una nuova tecnologia che dovrebbe favorire ulteriormente la diffusione dell’energia atomica rendendo gli impianti più semplici da costruire e più economici. Cattaneo ha sottolineato che la nuova società “si concentrerà sullo studio degli small modular reactors, non li realizzerà”.

Nei piani del governo – il ministero dell’Economia è il maggiore azionista di Enel, con il 23,6 per cento – sull’energia nucleare sembra essere coinvolta anche Newcleo, la startup di Stefano Buono specializzata sì nei piccoli reattori modulari, ma di quarta generazione al piombo. Le tecnologie di quarta generazione non sono ancora disponibili a livello commerciale, a differenza di quelle di quarta.

I RISULTATI DI ENEL NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2024

Nei primi nove mesi del 2024 Enel ha riportato un utile netto di 5,8 miliardi di euro (+16,2 per cento su base annua) e un Ebitda di 17,4 miliardi (+6,5 miliardi), ma ricavi in calo a 57,6 miliardi (-17 per cento) assieme agli investimenti (-13,2 per cento). L’indebitamento finanziario netto ammonta a 58,1 miliardi di euro, in miglioramento rispetto allo stesso periodo del 2023.

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