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Superbonus

Ecobonus: come cambiano le detrazioni fiscali

Ecobonus e Bonus Ristrutturazione: il Governo studia nuove misure incentivanti. La somma detraibile potrebbe essere modulata in base al risparmio previsto     Ancora poche settimane per usufruire degli incentivi fiscali per ristrutturazioni edilizie, interventi condominiali ed acquisto mobili. Da gennaio 2018, gran parte delle misure che vengono raccolte sotto il nome di “Ecobonus” cambieranno:…

Ecobonus e Bonus Ristrutturazione: il Governo studia nuove misure incentivanti. La somma detraibile potrebbe essere modulata in base al risparmio previsto

 

 

Ancora poche settimane per usufruire degli incentivi fiscali per ristrutturazioni edilizie, interventi condominiali ed acquisto mobili. Da gennaio 2018, gran parte delle misure che vengono raccolte sotto il nome di “Ecobonus” cambieranno: la detrazione scenderà al 36%, in attesa di nuove norme in materia.

Intanto, il Governo studia la possibilità di formulare detrazioni fiscali il cui valore dovrebbe corrispondere a quanto ci farebbe risparmiare l’intervento. Ma andiamo per gradi.

Ecobonus

Le detrazioni ecobonus sono riservate agli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici. L’agevolazione è del 65% dei costi sostenuti, da riscattare in 10 quote annuali di pari importo. La base su cui calcolare il bonus dipende dal tipo di intervento tra gli altri cambio delle finestre, pannelli solari per l’acqua calda, domotica. Dal 1° gennaio 2018, l’agevolazione scenderà al 36%.

Ecobonus condominiale

L’ecobonus sale al 75% se l’intervento riguarda il condominio. L’agevolazione è valida solo per interventi sino al 31 dicembre 2021, poi scenderà al 36%

Bonus Ristrutturazione

Il Bonus ristrutturazione prevede una detrazione Irpef dei costi destinati agli interventi di ristrutturazione di un immobile. Le spese, secondo il provvedimento, sono detraibili al 50% dalle imposte, in 10 quote annuali dello stesso importo. È detraibile una somma massima di 96.000 euro.

Gli interventi detraibili: manutenzione ordinaria straordinaria di impianti idraulici ed elettrici o (tra le altre cose) di canne fumarie e finestre; ristrutturazione edilizia; recupero e risanamento conservativo. Ricordiamo che è possibile detrarre anche le spese di progettazione dei lavori. Per accedere al bonus sarà necessario essere in possesso di fattura relativa alle spese sostenute e bonifico indicante la causale del versamento, il numero e la data della fattura, i dati del richiedente la detrazione (che può anche essere diverso dall’ordinante), il codice fiscale del beneficiario. Non solo: sarà anche necessaria una dichiarazione di ristrutturazione da cui risulti una data di inizio lavori.

Questo tipo di detrazione scadrà il 31 dicembre 2017. Dal 1 gennaio 2018, sarà detraibile solo il 36% della spesa effettuata.

Bonus mobili 2017

ecobonusPrevisto anche il 2017, il bonus per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici per le abitazioni da ristrutturare. Si ha diritto ad una detrazione Irpef del 50% dei costi sostenuti fino ad una somma massima di 10.000 euro, da ripartire in 10 rate di pari importo.

Servono, anche in questo caso, per accedere al bonus fattura e bonifico parlante e una dichiarazione di ristrutturazione, da cui risulti una data di inizio lavori. L’agevolazione scade a dicembre 2017 e non è prevista alcuna proroga.

Sismabonus

La legge di stabilità 2017 introduce il Sismabonus, ovvero una detrazione che potrà andare dal 50% all’85% dei costi sostenuti per l’adeguamento alle misure antisismiche  degli immobili che si trovano ad alto rischio di terremoto. L’importo massimo detraibile è pari a a 96.000 euro. La detrazione sarà all’85% se i lavori riguarderanno un intero condominio.

Dal 1° gennaio 2021 la detrazione scende al 36%

Ecobonus: detrazione in base a quanto risparmi?

Il Governo, intanto, studia nuove misure per incentivare efficienza e risparmio energetico. I tecnici del ministero dello Sviluppo economico starebbero lavorando ad una nuova ipotesi di detrazione fiscale: la percentuale deducibile potrebbe essere modulata in relazione al risparmio atteso. Non solo: potrebbero essere previsti dei massimali unitari di spesa per tipologia di intervento, e un sistema premio verso gli interventi più efficienti (in modo da spingere il cittadino ad orientandosi sempre di più verso interventi radicali sull’edificio).

La revisione delle norme potrebbe essere contestuale alla stabilizzazione della misura, se il Tesoro, però, darà il via libera ad intervento di ampio respiro. Altrimenti ci sarà la proroga delle agevolazioni, per un altro anno. Le nuove misure, se troveranno approvazione, potrebbero essere inserite nella prossima legge di bilancio.

I numeri dell’efficienza energetica

Grazie agli ecobonus, negli ultimi tre anni, sono stati attivati circa un milione di interventi, per oltre 9,5 miliardi di eurodi investimenti, di cui 3,3 miliardi nel solo 2016. Lo dice il 6°Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica dell’ENEA, presentato l’11 Luglio, a Roma alla presenza del ministro per la Semplificazione e Pubblica Amministrazione Marianna Madia, del viceministro dello Sviluppo Economico Teresa Bellanova, del presidente dell’ENEA Federico Testa e del presidente del GSE Francesco Sperandini.

bolletta energeticaSempre secondo il rapporto, al 2016 risultano effettuate 15mila diagnosi energetiche di aziende (un record a livello Europeo), e le richieste di incentivi sul “Conto Termico” per interventi di efficienza della PA locale sono cresciute del 300%.

Guardando indietro negli anni, dal 2007 al 2016, con il meccanismo degli ecobonus sono stati effettuati circa 3 milioni di interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti per circa 32 miliardi di euro di investimenti totali. Inoltre, sono già stati raggiunti gli obiettivi di efficienza previsti dal Piano nazionale PAEE 2011 per il periodo 2005-2016 e gli obiettivi 2011-2020, indicati nel PAEE 2014, sono stati raggiunti al 40%, con punte dell’84% nel settore residenziale, mentre trasporti e terziario (nel quale rientra la PA) sono più lontani. Grazie ai minori consumi, dal 2005 ad oggi sono stati risparmiati 3,5 miliardi di euro di importazioni di petrolio e gas.

“Questi numeri dicono che stiamo facendo bene e, soprattutto, che l’efficacia degli strumenti messi in campo ha permesso di attenuare gli effetti della crisi economica. Ciò fa ben sperare nel raggiungimento dei nuovi obiettivi particolarmente impegnativi e sfidanti prospettati al 2030 dal Clean Energy Package dell’Unione Europea”, ha commentato il presidente dell’ENEA Federico Testa.“L’unica strada percorribile per raggiungere risultati importanti nell’efficienza energetica – ha concluso– è una collaborazione costante fra il mondo della ricerca, l’innovazione tecnologica e le politiche pubbliche che promuovano anche gli investimenti privati”.

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