Skip to content

Liste Attesa

Perché il dibattito sulla sanità non è tanto salutare

Sanità: osservatori pubblici e privati non aiutano la comprensione dei nodi irrisolti attraverso la trasparenza dei dati.  Il Canto libero di Sacconi

Continua la tempesta politica e istituzionale sulla sanità, ovviamente determinata dalla primaria sensibilità delle persone e delle famiglie per i bisogni di salute e dalle persistenti inefficienze in molti territori. Il ritorno dei vincoli europei di finanza pubblica sembra destinato ad accentuare i problemi. Mentre il governo reagisce timidamente, gli osservatori pubblici e privati non aiutano la comprensione dei nodi irrisolti attraverso la trasparenza dei dati. Al più, si cimentano con il grado di soddisfacimento dei livelli essenziali delle prestazioni.

La disclosure dei costi, confrontati con i benefici, aiuterebbe invece a capire le ragioni delle anomalie e i modi per risolverle. I pochi intellettualmente onesti che lo hanno fatto rivelano quanto sia decisiva la razionalizzazione della rete ospedaliera per lo sviluppo dei servizi territoriali, l’appropriatezza della offerta, il controllo della spesa.

Quando questa è eccessiva, usualmente comprende ospedali generalisti inadatti ad affrontare molti bisogni acuti e perciò pericolosi, determina inappropriatezza di molti ricoveri come nel caso degli anziani cronici, produce dispersione nell’impiego di personale sanitario, si accompagna con la debolezza dei servizi territoriali. Ad essa si oppone la diffusa propensione a difendere gli ospedali, anche i più marginali, da parte della cattiva politica.

Nella ipotesi migliore per motivi di facile consenso, nella ipotesi peggiore per ciò che rappresentano: fornitori, carriere, investimenti. Disponiamo da tempo degli strumenti per valutarli, come il DM 70 del 2015 o il programma nazionale degli esiti. La loro chiusura o conversione in ospedali per cure di bassa intensità o servizi territoriali non comportano licenziamenti ma, anzi, un impiego ottimale del personale sanitario.

Combinati con un servizio 118 su base regionale e con idonee gerarchie tra hub e spoke, gli ospedali sostenibili concorrono al controllo della spesa e alla salute delle persone.

A ben guardare, anche in sanità, meno si spende meglio si spende.

Torna su