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Auto Intelligenti

Le auto intelligenti studiano le nostre abitudini

Dalla velocità abituale al nostro posto preferito per fare shopping, dai nostri orari settimanali al peso del passeggero: le auto intelligenti sapranno tutto (o quasi) di noi Auto intelligenti, digitali, connesse e informate (sui conducenti). I veicoli che guidiamo potrebbero offrire molte più informazioni su di noi di quanto sospettiamo: il navigatore di bordo, per…

Dalla velocità abituale al nostro posto preferito per fare shopping, dai nostri orari settimanali al peso del passeggero: le auto intelligenti sapranno tutto (o quasi) di noi

Auto intelligenti, digitali, connesse e informate (sui conducenti). I veicoli che guidiamo potrebbero offrire molte più informazioni su di noi di quanto sospettiamo: il navigatore di bordo, per esempio, potrebbe svelare i nostri posti preferiti, mentre un dispositivo sul sedile potrebbe rivelare il nostro peso (o quello del nostro passeggero e, in base a questo, capire quante sono le persone che solitamnete facciamo entrare in auto). Tra poco, le auto saranno così intelligenti che in completa autonomia potranno portarci a fare shopping nel nostro negozio preferito.

Come e più dello smartphone, le auto intelligenti diventano strumenti per il marketing. I veicoli saranno meravigliosamente connessi o, forse, saranno semplicemente troppo invadenti. Sempre più case tecnologiche stanno cercando di siglare accordi per “controllare gli schermi delle macchine”, dice Tony Posawatz, amministratore delegato della società di consulenza Invictus iCar e uno degli sviluppatori della Chevrolet Volt. “C’è un enorme valore nei dati che essi raccolgono, e stanno cercando di capire come sfruttarlo.”

auto intelligentiLe case automobilistiche sono pienamente consapevoli di come le auto intelligenti del futuro potranno essere ricchi di importanti informazioni che aziende come Google sono interessate a conoscere. Chi si aggiudicherà il controllo del cruscotto avrà in mano le armi per guidare le scelte di marketing delle diverse aziende: ne è consapevole Ford, per esempio. “Vogliamo assicurarci che i nostri clienti aabiano la possibilità di dare un consenso informato” su come potrebbero essere utilizzati i dati sulle loro abitudini, ha affermato Don Butler, direttore esecutivo di Ford.

Proprio Ford (ma anche Toyota) ha scelto di installare sulle proprie vetture AppLink, un sistema che consente alla vettura di lavorare con 90 applicazioni del nostro smartphone, senza utilizzare CarPlay o Android Auto. Se gli autisti lo vorranno, potranno collegare questi sistemi operativi agli schermi dei veicoli, senza però che le case tecnologiche siano in grado di estrarre i dati del veicolo.

Volkswagen e LG: insieme per le auto intelligenti

Facciamo un esempio concreto. Il colosso dell’ Hi-Tech, LG, è interessato ad allargare il suo core business anche verso l’industria automobilistica. Ad accontentare il suo desiderio è stata Volkswagen, con cui ha avviato una partership per sviluppare una nuova piattaforma di servizi multimediali per i veicoli del futuro, che faliciterà l’integrazione dell’auto con ‘device’ esterni.

Grazie alla Cross-Over-Platform gli automobilisti potranno, ad esempio, gestire e monitorare direttamente dal veicolo luci, sistema d’allarme ed elettrodomestici ‘smart’ della propria abitazione. Cosa si può scoprire dalla piattaforma? Gli orari abituali del conducente, per esempio, o se ama cucinare le cose al forno.

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