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VIVENDI

Vivendi voterà la lista di Merlyn con Siragusa in Tim?

Entra nel vivo la partita del futuro di Tim con la presentazione delle liste. Occhi puntati sulla posizione di Vivendi. Ecco fatti, nomi, numeri, indiscrezioni e approfondimenti.

Vivendi voterà la lista Merlyn con Paolucci e Siragusa per Tim?

È la domanda che nelle ultime ore sta appassionando gli addetti ai lavori sul dossier Tim.

I promotori della lista Merlyn ci sperano, la lista del cda uscente ritengono molto improbabile lo scenario e fonti istituzionali propendono per l’astensione del socio francese dell’ex Telecom Italia. Ma al momento Vivendi, primo azionista di Tim con il 23,75%, non ha deciso cosa farà nell’assise in programma il 23 aprile.

Ecco fatti, nomi, numeri, indiscrezioni e approfondimento dopo la presentazione delle liste del fondo Merlyn e del fondo Bluebell.

LA LISTA CON PAOLUCCI E SIRAGUSA PER TIM

In vista dell’assemblea, ieri il fondo Merlyn ha svelato la sua lista per il rinnovo del cda del gruppo Tim. L’ex manager di Microsoft Umberto Paolucci è indicato come presidente nella lista per il rinnovo del cda dell’ex Telecom Italia, presentata nella tarda serata di ieri dal fondo Merlyn Partners. Il fondo, che detiene lo 0,53% del capitale, indica Stefano Siragusa (nella foto) per la carica di amministratore delegato.

IL PIANO DI TVALUE

Inoltre, la scorsa settimana TValue ha presentato il progetto per Tim ipotizzando la cessione di Tim Brazil e di ConsumerCo per focalizzarsi su TechCo, cioè gli asset tecnologici del cloud, della cybersecurity e dell’IoT. Insomma, rimarrà TechCo, la nuova Tim post vendita di NetCo, Tim Brasil e Tim Consumer, società quotata in borsa e verrà ribattezzata Telecom Italia.

Non è ancora chiaro il quadro sul dossier rete: i giornali hanno scritto che l’impostazione sarebbe cambiata rispetto alla posizione iniziale (sulla vendita al fondo Kkr), mentre tra i nomi della lista trapela l’idea che il progetto possa essere migliorato.

COSA FARÀ VIVENDI?

Quello che è certo è che la lista di Merlyn sfida quella del cda come lista di maggioranza. E Vivendi cosa farà? Secondo le indiscrezioni raccolte da Startmag, la posizione del gruppo francese è la seguente: aspetterà la presentazione di tutte le liste e dei nomi e poi deciderà chi votare.

Di sicuro, visto il conflitto legale avviato sulla rete, è da escludere che il socio francese possa votare la lista presentata dal cda uscente. Dunque Vivendi voterà la lista capeggiata da Siragusa?

È quello che auspica, o si attende, la lista concorrente.

In ambienti istituzionali vicini al governo trapela l’idea (o la speranza?) che Vivendi si asterrà.

I MEMBRI DEL CDA TIM INDICATI DA MERLYN

Ma chi sono i nomi della lista che si contrappone a quella del consiglio uscente? Già lo scorso ottobre Merlyn aveva candidato Stefano Siragusa, ex manager Tim come nuova guida del gruppo per sfidare l’attuale ceo Labriola. Come già detto, il fondo è titolare di 81.250.000 azioni ordinarie di Tim, rappresentanti una percentuale di capitale sociale avente diritto di voto nell’assemblea ordinaria pari allo 0,53%.

“Abbiamo una lista di candidati con competenze internazionali e di settore, in grado di supportare e aiutare il futuro team di gestione ad eseguire il piano, promuovendo al contempo una governance migliore e più collaborativa all’interno del cda” aveva dichiarato la scorsa settimana il fondo. Ora Merlyn svela i nomi della lista. Capolista è Umberto Paolucci, indicato come presidente. Seguono: Stefano Siragusa (ex dg di Tim), indicato come amministratore delegato, Ersilia Vaudo, Niccolò Ragnini, Ida Panetta, Ottavia Orlandoni, Boris Nemsic, Robert Hackl, Paul Doany e Barbara Oldani.

Si tratta – spiega una nota di Merlyn – di una rosa di candidati composta da 4 donne e 6 uomini, per un totale di 9 indipendenti selezionata in modo tale da assicurare l’inserimento di candidature esterne di elevato profilo, portatrici di esperienze diversificate, che possano contribuire allo sviluppo futuro della società.

CHI È UMBERTO PAOLUCCI (EX MICROSOFT)

La novità è il nome forte indicato per la presidenza: l’ex top manager Umberto Paolucci, conosciuto anche nei palazzi romani. Ravennate, classe 1944, si laurea a Bologna in Ingegneria Elettrotecnica.

Paolucci è da sempre nel mondo dell’Information Technology, prima con la Hewlett Packard e successivamente, fino alla posizione di Direttore Generale, con la General Automation di Anaheim (California), per poi fondare nel 1985 la filiale Italiana di Microsoft come amministratore delegato e direttore generale” riassume il sito del meeting di Rimini. Nel 1998 diventa Vice Presidente di Microsoft Corporation e nel febbraio 2003 Senior Chairman di Microsoft Europa Medio Oriente e Africa. Dal 29 giugno 2006 è Presidente della American Chamber of Commerce in Italy. È stato Presidente di Enit-Agenzia Nazionale per il Turismo.

LA BIO DI STEFANO SIRAGUSA (TRATTO DAL SITO TIM)

Al posto dell’attuale ceo Labriola, il fondo Merlyn designa Stefano Siragusa, classe 1976, si è laureato summa cum laude in Ingegneria Elettrica al Politecnico di Milano con una specializzazione in Energia.

Nel 2000 è entrato in Siemens AG come product manager nella Divisione Automazione e Azionamenti. Nel 2002 ha iniziato la sua carriera in BCG (Boston Consulting Group) definendo strategie di creazione di valore in Europa, Asia-Pacifico e in particolare in Nord America dove, come BCG Global talent, si trasferisce nel 2005.

Nel 2014 rientra in Italia per essere nominato amministratore delegato e direttore generale di Ansaldo STS.

Completato il turnaround di Ansaldo Sts e la sua transizione da Leonardo al gruppo Hitachi, nel 2016 Siragusa decise di unirsi a Bain&Company, società globale di consulenza, come Socio senior e amministratore.

Dal 2017 Siragusa è membro dell’Advisory Board dell’Università Lumsa.

Nel 2016 ha supportato l’Ipo di Enav, la società quotata in borsa che fornisce il traffico aereo Servizi di controllo, in qualità di membro del consiglio di amministrazione.

Dal 2015 al 2016 è stato membro del consiglio di amministrazione e membro del Comitato governance di Saipem.

Sempre dal 2015 al 2016 Siragusa è stato anche presidente del consiglio di amministrazione di Metro 5 – Nuova Metropolitana di Milano. Nello stesso biennio ha ricoperto anche il ruolo di membro del cda di Marangoni.

GLI INCARICHI DI SIRAGUSA NELL’EX TELECOM ITALIA

Nel 2018 Stefano Siragusa entra a far parte del gruppo Tim con il ruolo di Chief Infrastructures Officer. Nel settembre 2021 fonda la società Rn Capital Partners,

A fine 2021 l’ad di Tim Labriola predispone che la funzione Chief Technology & Operations Officer confluirà allora nella nuova funzione Chief Network, Operations & Wholesale Office affidata a Stefano Siragusa, che ha assunto così il ruolo di Deputy del direttore generale di Tim fino all’uscita nel dicembre 2022.

In queste ore, a chi nel suo entourage gli chiede qual è la sua idea di Tim, Siragusa manda un video che è secondo lui “la sineddoche del mio pensiero”; video realizzato anni fa da Luca Josi su input dello stesso Siragusa.

IL REPORT DI SIRAGUSA SULLA RETE

Nei palazzi romani c’è anche chi ricorda come nel 2018 un piano per la rete di Tim (da fondersi con quella di Open Fiber in una società unica) messo a punto da Siragusa quando lavorava nell’ex Telecom Italia fu gradito dall’ex presidente di Cdp, Franco Bassanini, come si evince da un articolo del quotidiano La Stampa dell’epoca presente sul blog dello stesso Bassanini.

ERSILIA VADUO

In terza posizione nella lista presentata dal fondo Merlyn per il cda di Tim c’è Ersilia Vaduo, astrofisica e capo della diversity per l’Esa, l’agenzia spaziale europea. È entrata in Esa nel 1991 e ha ricoperto diversi incarichi, anche nel campo della strategia e delle relazioni internazionali. Ha anche lavorato come coordinatore delle attività scientifiche e di volo spaziale umano e ha avuto la responsabilità di segretario esecutivo del gruppo consultivo scientifico e tecnologico sull’esplorazione. Ha trascorso quattro anni presso l’ufficio dell’Esa a Washington DC, responsabile dei rapporti con la Nasa. È membro dell’International Women’s Forum e di Women in Aerospace Europe.

IDA PANETTA

Poi nella lista c’è Ida Panetta, professore associato di Economia dei mercati e degli intermediari finanziari internazionali presso la Facoltà di Economia dell’Università di Roma La Sapienza, dove insegna anche Economia e gestione della banca – modelli di business e organizzazione. È anche coordinatrice dell’Economic Sciences Working Group del CIS-Centro di Ricerca di Cyber Intelligence and Information Security della Sapienza e membro del CINI Cyber Security National Lab.

OTTAVIA ORLANDONI

Segue Ottavia Orlandoni, partner dello studio legale Dwf dal 2022. Dopo aver conseguito la laurea in Economia presso l’Università degli studi di Genova, ha conseguito un master in diritto tributario d’impresa presso l’Università Bocconi di Milano. È iscritta all’albo dei dottori commercialisti e revisori legali dal 2009. Ha lavorato in studi boutique specializzati in diritto tributario, tra cui Fantozzi e associati, Puri Bracco Lenzi e associati (oggi Plusiders) e AndPartners.

BARBARA OLDANI

Merlyn ha indicato poi Barbara Oldani, attuale responsabile dell’engagement degli azionisti per la Ssdh di Londra. Oldani ha lanciato ed è stata direttrice del Programma di decarbonizzazione sovrana e della Campagna sulle obbligazioni etichettate presso l’Emerging Markets Investors Alliance. Inoltre ha ricoperto ruoli a Londra presso Salomon Brothers, Citibank e Unicredit.

BORIS NEMSIC

Terminate le quota rosa, troviamo l’ex ceo di Telecom Austria Boris Nemsic, attuale presidente di Delta Partners. È stato amministratore delegato di VimpelCom, il secondo operatore di telecomunicazioni integrato russo.

PAUL DOANY

C’è poi Paul Doany, ex ad di Turk Telekom, attuale presidente di ICT/Renewable Energy Ventures.

NICCOLO RAGNIGNI

Infine, chiude la lista del fondo Merlyn Niccolo Ragnini, fondatore di Circuitus Capital ed ex Ubs e Goldman Sachs, scrive oggi Repubblica.

CONTRO LA LISTA CAPEGGIATA DA LABRIOLA

Sono questi quindi i nomi della lista che sfiderà quella depositata dal cda uscente con l’avvocato d’affari Alberta Figari, designata alla presidenza, e la riconferma come amministratore delegato di Pietro Labriola, alla ricerca dunque di un secondo mandato.

CHI C’È NELLA LISTA ASATI

Intanto, cambio nella lista dei piccoli azionisti Asati per il Cda di Tim, a poche ore dalla scadenza del termine per la presentazione. Per risolvere il problema della mancanza di rappresentanza femminile che metteva a rischio l’elenco presentato due giorni fa, nelle scorse ore l’associazione ha cambiato impostazione, scendendo da 8 a 4 candidati e ai primi tre nomi – il presidente Asati Franco Lombardi, Alberto Brandolese e Maurizio Matteo Decina- ha affiancato il nome di Francesca Dalla Vecchia, che lavora nello stesso studio di consulenza-commercialisti di Brandolese.

CHI C’E’ NELLA LISTA BLUEBELL

Arriva la quarta lista per il rinnovo del board di Tim. A depositarla è il fondo BluBell di cui è co-fondatore Giuseppe Bivona. La lista, composta di sei nomi, è guidata da Paola Giannotti De Ponti, già membro del board di Tim negli anni scorsi, con un’esperienza internazionale di oltre 30 anni nel settore finanziario nell’area Corporate e Investment Banking.

Nella lista di BlueBell, a quanto apprende Radiocor, oltre a Paola Giannotti de Ponti sono presenti Eugenio D’Amico, professore ordinario di Economia aziendale, Paolo Venturoni, ceo dell European Organization for Security (Eos), Paolo Amato, già presidente e consigliere di amministrazione di AirOne e nel cda di Fincantieri, Laurence Lafont, vice presidente Emea strategic industries di Google Cloud, e Monica Biagiotti, a capo del global consumer marketing di Mastercard.

Secondo Radiocor, la lista di Bluebell, che non indica un amministratore delegato, potrebbe non essere in contrasto con quella del board, e quindi potrebbe appoggiare Labriola.

TIM E VIVENDI CONVOCATI DAL GOVERNO

Infine, il dossier della vendita della rete.

Dopo Pasqua l’esecutivo Meloni ha convocato Tim e Vivendi. Il 2 aprile i vertici del gruppo telefonico e quelli del suo primo azionista francese saranno ricevuti a Roma dal comitato golden power per un supplemento di indagine sulla cessione di Netco a Kkr. Il via libera è già arrivato ma, secondo quanto anticipato dai quotidiani oggi, il governo vorrebbe capire, in vista dell’assemblea del 23 aprile, quale orientamento avranno i francesi.

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