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Sky Italia

Ecco come Sky Italia segherà il numero di dipendenti

Sky Italia ha raggiunto un accordo con i sindacati per attenuare l'impatto occupazionale del suo nuovo piano di trasformazione. Tutti i dettagli e i dossier caldi per la società (compresa la nomina del capoazienda)

 

Sky Italia, la divisione italiana del gruppo di servizi televisivi fondato da Rupert Murdoch, ha raggiunto un accordo con i sindacati nazionali sul piano di trasformazione dell’azienda per il biennio 2021-2022.

DIGITALIZZAZIONE E SNELLIMENTO PER SKY ITALIA

Come riporta l’Ansa, l’intesa permetterà di attenuare l’impatto sui posti di lavoro dovuto al nuovo piano industriale di Sky Italia, che mira alla digitalizzazione, allo snellimento del modello operativo e a una maggiore integrazione con il gruppo.

COSA PREVEDE L’ACCORDO CON I SINDACATI

L’accordo con i sindacati (SLC CGIL, UILCOM e Fistel CISL) prevede una serie di opzioni per i dipendenti di Sky Italia: la mobilità interna, l’internazionalizzazione di alcune attività, l’aggiornamento delle competenze professionali di alcune figure, l’isopensione (il cosiddetto “esodo dei lavoratori anziani”) e le uscite volontarie. Per queste ultime è previsto, per il 2021, un pacchetto di incentivi fino a quaranta mensilità, a seconda dell’anzianità aziendale.

LE PERSONE COINVOLTE

Il piano di trasformazione di Sky Italia riguarderà 153 persone per la restante parte del 2021, e altre 501 persone per il 2022.

COSA DICE SKY

La società ha dichiarato che l’accordo risponde a “princìpi di sostenibilità sociale” e ha detto di impegnarsi a “non intraprendere azioni unilaterali, nello spirito di dialogo costruttivo e responsabile che lo ha ispirato”.

I TAGLI AL PERSONALE

Nei mesi scorsi Sky Italia aveva annunciato tagli al personale che riguarderanno il 25 per cento dei lavoratori sia interni (gli addetti sono cinquemila in tutto) che esterni (seimila). I licenziamenti, spiegava l’azienda, sarebbero stati spalmati su un arco temporale di quattro anni, fino al 2024.

IL PIANO DI SKY 2021-2024

Lo snellimento organizzativo è, come accennato, uno degli obiettivi principali che Sky Italia si è data nel piano quadriennale di trasformazione 2021-2024. Piano che, come scriveva il Corriere della Sera, punta a risparmi complessivi per 300 milioni di euro e “seguirà tre direttrici”: centralizzazione di alcuni processi; semplificazione operativa attraverso la digitalizzazione; spostamento del focus sulle attività dal maggiore valore aggiunto (le serie tv Sky Original e la piattaforma NOW).

Secondo il Corriere, si tratta di scelte pensate per migliorare la competitività di Sky Italia rispetto ad altre piattaforme di video on demand come Netflix e Prime Video di Amazon.

PERDITA DEI DIRITTI DELLA SERIE A

Oltre alla concorrenza delle due piattaforme statunitensi, Sky Italia dovrà fare i conti con la perdita dei diritti della serie A di calcio, aggiudicati dalla britannica DAZN. All’asta, scrive sempre il Corriere, Sky “ha offerto circa 30 milioni in meno all’anno rispetto al triennio precedente, 750 contro 780, contro gli 840 della cordata Tim-DAZN”.

IL SOSTITUTO DI IBARRA

L’azienda si trova in una fase di riorganizzazione anche dei vertici dirigenziali. L’executive vice president programming Nicola Maccanico ha lasciato l’azienda per assumere la carica di amministratore delegato di Istituto Luce Cinecittà. E poi, a fine luglio, l’amministratore delegato di Sky Italia, Maximo Ibarra, ha abbandonato Sky Italia per diventare amministratore delegato di Engineering, società italiana di software e servizi informatici.

Stando alle indiscrezioni riportate da Tag43 di Paolo Madron, il sostituto di Ibarra potrebbe essere Silvia Candiani, country manager di Microsoft Italia, oppure Andrea Duilio, nominato di recente Chief Commercial Officer Consumer di Vodafone.

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