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Sky Fibra

Non solo Europei. Tutte le magagne di Sky

Tonfi tecnici durante gli Europei. Dolorosi tagli al personale. La concorrenza di Dazn-Tim. L'uscita di Ibarra. E non solo. Che cosa sta succedendo a Sky? Fatti, nomi e numeri

 

Tonfo tecnico sabato 19 giugno per Sky Sport nel finale di Spagna-Polonia, match della seconda giornata della fase a gironi di Euro 2020. Al minuto 91, nel pieno del recupero e della fase decisiva della partita, il segnale del canale è saltato completamente. Schermo blu per gli abbonati Sky, con la sovrimpressione che recita “Ci scusiamo per l’interruzione”. A scusarsi anche Leo Di Bello, in apertura dello studio post-partita: “Ci scusiamo per il disservizio”.

In realtà il problema, che si è risolto solo a partita abbondantemente finita, non ha riguardato soltanto la trasmissione di Spagna-Polonia, è stato notato: “Tutte le dirette in onda in quel momento, compresa SkyTg24, sono saltate di colpo. Per una ventina di minuti tutti i canali che trasmettevano eventi in diretta come la Formula E, gli Us Open di golf, il 6 Nazioni under 20 di rugby si sono “spenti” di colpo e, per ovviare al ‘nero’, sono stati mandati in onda in continuazione dei promo della rete, in un loop dai contorni beffardi per gli abbonati”.

Ma non ci sono solo magagne tecniche a caratterizzare Sky di recente. Ecco le ultime novità, poco positive, in casa Sky.

L’USCITA DI IBARRA SALUTA SKY ITALIA

L’amministratore delegato di Sky Italia, Maximo Ibarra, lascerà il gruppo a fine luglio.

Ibarra sarà il nuovo Ceo di Engineering. “Sono entusiasta di entrare a fare parte di Engineering, il campione italiano della digital transformation e dello sviluppo di soluzioni software e piattaforme proprietarie per il mercato enterprise”, ha annunciato nei giorni scorsi Ibarra.

LASCIA ANCHE MACCANICO IN SKY ITALIA

E per una nuova sfida professionale, anche Nicola Maccanico executive vice president programming di Sky Italia, ha detto addio alla pay tv. Maccanico è stato chiamato dal ministro della Cultura Dario Franceschini per ricoprire il ruolo di amministratore delegato dell’Istituto Luce-Cinecittà.

Franceschini lo ritiene “l’uomo giusto” per ricoprire la nuova carica, anche grazie alla sua dimestichezza e conoscenza della città di Roma.

I DOLOROSI TAGLI AL PERSONALE

Quelli del top management non sono gli unici addii che dovrà dire Sky Italia. La compagnia, nei giorni scorsi, ha annunciato tagli per 2.500/3.000 addetti su 11mila. Le uscite incideranno sia sul personale interno, pari a 5000 unità sia, sul personale esterno, che ammonta a circa 6000 addetti. I licenziamenti saranno spalmati nei prossimi, fino al 2024.

IL PIANO DI RISTRUTTURAZIONE

I tagli verranno attuati nell‘ambito del piano quadriennale di trasformazione 2021-24, che dovrebbe portare Sky a risparmi complessivi per 300 milioni di euro. Per raggiungere l’obiettivo, l’azienda prevede di centralizzare alcune funzioni a livello di gruppo e semplificare le operation attraverso un maggiore uso della tecnologia digitale. Prevista anche una razionalizzazione delle attività, con una maggiore concentrazione su quelle a maggior valore aggiunto, come le serie tv Sky Original, e sulle piattaforme Sky Q e Now.

MAGGIORE CONCORRENZA

Quella di Sky sembra essere una scelta forzata. La Pay Tv in questi anni ha visto crescere a dismisura la concorrenza: da Amazon Prime a Netflix, la cui proposta di fruizione dei contenuti mette sotto pressione i modelli di business tradizionali.

DIRITTI TV E SERIE A

Sky, in realtà, è chiamata a fare i conti anche con Dazn, che nelle scorse settimane si è aggiudicata i diritti di trasmissione della Serie A, scippandoli proprio alla società controllata da Comcast.

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