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Kazakistan

In cosa commerciano Russia e Cina?

La Cina non ha imposto sanzioni alla Russia per l'invasione dell'Ucraina e i due paesi continueranno probabilmente a commerciare senza problemi. Ecco i dati e i prodotti principali dell'interscambio

 

L’invasione russa dell’Ucraina ha spinto gli Stati Uniti, l’Europa e i governi alleati a imporre pesanti sanzioni economiche verso Mosca: hanno congelato le riserve estere della banca centrale, ad esempio, e hanno estromesso alcuni istituti finanziari dalla rete SWIFT per i pagamenti internazionali; l’amministrazione Biden ha anche vietato le importazioni di petrolio, gas e carbone russi.

IL “PARTNER STRATEGICO PIÙ IMPORTANTE”

La Russia è sempre più isolata e, stando al Fondo monetario internazionale, rischia seriamente il default. Il G7 potrebbe decidere di privarla dello status di “nazione più favorita”. Ma Mosca continua e probabilmente continuerà ad avere rapporti commerciali normalissimi con la Cina (e non solo, in realtà), che la considera il suo “partner strategico più importante”. Il riferimento è alla collaborazione “senza limiti” che le due nazioni hanno stretto alla vigilia delle Olimpiadi invernali, durante un incontro tra i presidenti Xi Jinping e Vladimir Putin.

IL COMMERCIO TRA RUSSIA E CINA

Oltre a essere il socio “forte” di quell’alleanza, la Cina è anche il principale partner commerciale della Russia, sia sul versante delle importazioni che delle esportazioni. Nei primi due mesi del 2022 le esportazioni cinesi verso la Russia sono cresciute di oltre il 40 per cento su base annua, mentre le importazioni da Mosca sono aumentate di quasi il 36 per cento.

COSA IMPORTA LA RUSSIA DALLA CINA

La Russia importa dalla Cina principalmente componenti elettrici ed elettronici, per un valore di 19 miliardi di dollari nel 2021. Seguono i macchinari, i reattori nucleari e i boiler (per 18 miliardi) e poi – a netta distanza – i veicoli (4 miliardi), i materiali plastici (3 miliardi) e i prodotti chimici (2 miliardi).

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Grafico via Quartz.

Più nello specifico, Mosca acquista da Pechino smartphone e apparecchi per le comunicazioni (per un valore di 8,1 miliardi); stufe elettriche e asciugacapelli (1,2 miliardi); componentistica per televisioni, radio e sistemi radar (1 miliardo); trasformatori elettrici (800 milioni); microfoni e cuffie (700 milioni).

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Grafico via Quartz.

I NUMERI DELL’INTERSCAMBIO

Nel 2021 la Russia ha importato prodotti dalla Cina per un valore complessivo di 73 miliardi di dollari, pari a circa un quarto del valore totale delle sue importazioni. Le sue esportazioni di prodotti verso la Cina sono invece valse 68 miliardi nel 2021, il 14 per cento del totale.

La Russia è la prima fornitrice di materie prime energetiche della Cina, come prodotti petroliferi e legname.

AUTOMOBILI E SMARTPHONE

La Russia è il terzo mercato più importante per le esportazioni cinesi di automobili. E mentre le case europee come Volkswagen e BMW hanno interrotto le attività in Russia dopo l’imposizione di sanzioni per l’aggressione all’Ucraina, i brand cinesi come Geely e Chery non lo hanno fatto. Secondo alcuni analisti cinesi, si tratta della loro grande occasione per conquistare grosse quote di mercato nel paese.

Quanto al mercato degli smartphone, le aziende cinesi sono già dominante: nel 2021, stando ai dati di Counterpoint ripresi da Quartz, ne controllavano il 41 per cento. I brand maggiormente attivi nel paese sono Xiaomi, Huawei e Lenovo.

La Cina è anche un’importantissima fonte di microchip per la Russia: nel 2020 è stata il paese d’origine della metà delle importazioni russe di semiconduttori e il 20 per cento di quelle di chip.

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