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Asl Friulane

Privacy, ecco perché il Garante ha multato Windtre e Iliad

Tutti i dettagli sui motivi delle sanzioni comminate dal Garante della privacy a Windtre e Iliad

Continua l’attività di controllo del Garante Privacy che ha sanzionato WindTre e Iliad per, rispettivamente, 17 milioni e 800mila euro. Ecco tutti i dettagli sugli ultimi provvedimenti dell’Autorità garante dei dati personali.

In particolare l’Autorità che vigila sulla riservatezza dei dati personali ha sanzionato WindTre (qui il testo del provvedimento) per numerosi trattamenti illeciti di dati, legati prevalentemente ad attività promozionali.

Gli utenti lamentavano la ricezione di contatti promozionali indesiderati, effettuati senza consenso tramite sms, e-mail, fax, telefonate e chiamate automatizzate.

In numerosi casi i segnalanti dichiaravano di non esser stati messi in grado di poter esercitare il proprio diritto di revoca del consenso o di opposizione al trattamento dei loro dati per marketing. .

Dall’istruttoria degli uffici del Garante per la privacy inoltre emerso che le app MyWind e My3 erano impostate in modo tale da obbligare l’utente a fornire, a ogni nuovo accesso, una serie di consensi per diverse finalità di trattamento, salvo poi consentire di revocarli trascorse 24 ore.

Al di là di queste lacune, il Garante ha messo in luce diversi gravi illeciti nella filiera dei partner commerciali di WindTre, anche con impropria attivazione di contratti. Le argomentazioni portate a propria difesa da WindTre e la serie di misure correttive implementate, non sono state ritenute adeguate dal Garante.

Oltre a sanzionare la società, l’Autorità che vigila sulla riservatezza dei dati personali ha vietato a Wind il trattamento dei dati acquisiti senza consenso e le ha ordinato di adottare misure per un effettivo controllo della filiera dei partner, nonché procedure per rispettare la volontà degli utenti di non essere disturbati.

Il Garante ha, inoltre, preso in esame le risultanze degli accertamenti disposti nei confronti della società francese Iliad, trovato carente sotto altri profili, in particolare riguardo alle modalità di accesso dei propri dipendenti ai dati di traffico e che per tali ragioni, è stato sanzionato per 800.000 euro (qui il testo del provvedimento).

“Prendiamo atto con molto stupore della decisione del Garante Privacy poiché abbiamo sempre operato nel massimo rispetto dei nostri utenti e dei loro dati personali – ha precisato Iliad – Abbiamo avuto modo di provare al Garante stesso che i nostri sistemi sono sicuri e sono stati predisposti per garantire la maggiore tutela possibile secondo il nuovo approccio e le prescrizioni del Gdpr. Ci teniamo a precisare che non è stata accertata alcuna violazione dati né dei diritti degli utenti e che, a differenza degli altri operatori, Iliad non effettua attività di teleselling né marketing aggressivo. Stiamo  analizzando il contenuto della decisione nel dettaglio per valutare se procedere con un ricorso”.

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