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Perché Fedez le suona a Soundreef?

Nel 2018 Fedez lasciò Siae esprimendo giudizi molto negativi. Oggi lascia Soundreef per diventare testimonial della Siae. Che cosa è successo

 

«Si doveva rompere un monopolio e un sistema che agevolava pochi soggetti e i soliti. Oggi sono contento di poter rivendicare di essere stato in prima linea con Soundreef in questa battaglia tra Davide e Golia». Il virgolettato è di Fedez, il rapper meneghino che spesso ha fatto parlare di sé per i suoi interventi politici o per le vicissitudini familiari che per le sue canzoni. E all’inizio del 2018 a far rumore non fu un suo brano, ma la sua decisione di lasciare Siae per imbarcarsi nell’avventura della startup Soundreef, attiva nella gestione e ripartizione di royalties per conto di autori, editori o etichette discografiche.

IL DIVORZIO TRA FEDEZ E SIAE

Le parole di Fedez all’epoca non si limitarono a fare rumore: terremotarono un intero ecosistema. Lo si intuisce dalla nota che frettolosamente fu vergata dall’ufficio stampa della Società Italiana degli Autori ed Editori: «Esprimiamo sconcerto per quanto emerso oggi nel corso della conferenza stampa organizzata da Soundreef per annunciare l’accordo con Lea. La gestione collettiva del diritto d’autore è un argomento serio, frutto di battaglie condotte per anni dagli autori ed editori per una loro sempre maggiore tutela. Non si è mai vista una organizzazione di autori ed editori ‘telecomandata’ da una società a scopo di lucro, che non rispetta la trasparenza, i controlli e gli obblighi imposti dalla legge. La tutela del diritto d’autore non è una attività che si improvvisa con una associazione no profit creata ad hoc, in evidente conflitto di interessi, di cui Soundreef è cliente e fornitore, e presieduta da un consigliere di amministrazione di Soundreef stessa. Per questo siamo certi che le Istituzioni e le Autorità preposte verificheranno questa evidente finzione».

Intanto Davide D’Atri, l’amministratore delegato e il fondatore di Soundreef, che già da un paio d’anni anche con Fedez aveva iniziato a minare la posizione di Siae, attaccava frontalmente la Società Italiana degli Autori ed Editori: «Oggi crolla il monopolio Siae. Una piccola società ha abbattuto un dominio ultracentenario. Anche società private come Soundreef da oggi possono operare in piena legalità. Si spera, a pari condizioni sul mercato italiano».

FEDEZ LASCIA SOUNDREEF

Il sodalizio tra Davide D’Atri e Fedez era ormai una amicizia, ma chissà come l’ha presa il numero 1 della startup musicale ora che l’artista meneghino ha deciso di tornarsene all’ovile, diventandone persino testimonial. Impossibile saperlo. Tacciono infatti i suoi profili social e quelli di Soundreef, che solo un mese fa aveva festeggiato l’accordo con Sesac, omologa statunitense di Siae. Festeggia invece la Società italiana, quest’anno impegnata su tutt’altro fronte nella querelle con Meta.

 

In una Instagram stories Fedez ha annunciato il suo ritorno in Siae e lanciato “Siae racconta”, un format in collaborazione con la Società Italiana degli Autori ed Editori: «Inaugureremo questo nuovo format in cui intervisterò grandi autori della musica italiana, persone che lavorano in Siae, per capire come la Società sia migliorata rispetto al passato e che cosa fa per tutelare gli autori e i compositori».

Conscio delle polemiche che la sua giravolta scatenerà, il rapper ha messo le mani avanti e si è giustificato: «Per anni sono stato in contrapposizione a Siae, sono stato il primo artista in Italia ad andarsene dalla Siae e a rompere quello che veniva chiamato ‘monopolio’. Ero fermamente convinto di quella scelta allora, ed è una scelta che rifarei perché credo che aprire al libero mercato avrebbe potuto portare rinnovamenti per tutti. A oggi Siae è una società che tutela e fa collecting con gli strumenti che abbiamo a disposizione nel 2023». Fino al prossimo giro di valzer?

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