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Mediobanca Generali

JP Morgan e i Grilli Generali di Del Vecchio e Caltagirone

La partita Generali tra l'attivismo degli arzilli vecchietti Del Vecchio e Caltagirone, l'arrocco di Mediobanca e il ruolo di Grilli (JP Morgan). Il corsivo di Michele Arnese

 

JP Morgan, la super banca d’affari americana, ha appena celebrato un secolo di attività. Con l’occasione, ha fatto imbufalire niente meno che il coevo partito comunista cinese, scommettendo pubblicamente di durare più a lungo.

Jamie Dimon, il ceo della banca d’affari statunitense, ha dovuto scusarsi con Xi, ma non vi è dubbio che abbia di che fregarsi le mani.

Su tutte le grandi partite che contano, JP Morgan è infatti presente. In alcuni casi addirittura con più parti in commedia.

E’ il caso della disfida interna alle Assicurazioni Generali, in particolare fra gli azionisti Leonardo Del Vecchio e Francesco Gaetano Caltagirone contro il numero uno del colosso di Trieste, Jean-Pierre Donnet, difeso dal primo azionista del Leone, ossia Mediobanca.

Nella partita che infiamma gli animi e non solo in Italia – visto che anche il Financial Times ha acceso i riflettori sulla disfida con toni a tratti simili a quelli del Messaggero sul dossier – il grande consigliere di Leonardo Del Vecchio è Vittorio Grilli, a lungo direttore generale del Tesoro italiano e oggi in proprio in JP Morgan (ecco la carica precisa: chairman del Corporate and Investment Banking per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa (EMEA) e Chairman per l’Italia, presso JP Morgan, con base a Londra).

A Grilli si deve la “visione” di Del Vecchio per il colosso assicurativo triestino. Ma se è vero che Grilli (a titolo personale) è la musa di Del Vecchio sulle questioni “alte”, di strategia, non per questo JP Morgan rinuncia alla cucina rustica.

Tra Londra e Milano, infatti, sono diversi i banchieri che giurano di aver visto un dossier targato JP Morgan tutto dedicato allo scorporo degli immobili delle Generali.

Un piatto molto ricco, frutto di moltissimi anni di pazienti investimenti nel mattone, che JP Morgan potrebbe scodellare – a mo’ di esempio – a Convivio e Fabrica Immobiliare.

E pazienza se sono i colossi immobiliari proprio di Del Vecchio e Caltagirone.

Dopotutto, facendosi troppi scrupoli, mica si arriva a 100 anni.

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