La Kirkbi Invest, il fondo danese che sta dietro la Lego, festeggia i rendimenti del 2021 grazie ai mattoncini giocattolo. Una storia iniziata nel 1932 che, in controtendenza, con la pandemia ha visto crescere i suoi profitti.
IL SUCCESSO DI LEGO
Nel 1932, il danese Ole Kirk Kristiansen fondò la Lego Group, il cui nome nacque dall’espressione danese “leg godt” (ovvero “gioca bene”).
La produzione dei primi mattoncini a incastro iniziò nel 1949 ma solo nove anni più tardi, nel 1958, assunsero la forma che conosciamo oggi.
LA FAMIGLIA LEGO
Il fondo d’investimento Kirkbi Invest, con sede a Billund, controlla il 75% della multinazionale ormai da quattro generazioni.
Oggi a guidarlo è il nipote del fondatore, Kjeld Kirk Kristiansen, una delle persone più ricche della Danimarca – con una fortuna di 5,5 miliardi di dollari, secondo il Bloomberg Billionaires Index.
Negli ultimi anni, stando a Bloomberg, ha passato più controllo nelle mani del figlio, Thomas Kirk Kristiansen, che come le sue sorelle, Agnete Kirk Thinggaard e Sofie Kirk Kristiansen, ha un patrimonio personale di circa 5,3 miliardi di dollari.
IL 2021 DI LEGO
La pandemia, si legge su Ansa, ha fatto salire l’utile di Lego del 33% a 13,3 miliardi di corone (1,79 miliardi di euro).
Un risultato che si è riflesso sui conti di Kirkbi Invest, il quale ha quadruplicato l’utile da 6,4 a 27 miliardi di corone (da 0,86 a 3,63 miliardi di euro).
IL 2021 DI KIRKBI INVEST
La holding della famiglia dietro la Lego, ma che investe anche in altri settori, tra società quotate e non quotate, ha riportato nel 2021 un rendimento degli investimenti pari a 15,6 miliardi di corone (2,1 miliardi di euro).
IL RITORNO DEGLI INVESTIMENTI DI KIRKBI
La Kirkbi Invest, riferisce Bloomberg, ha detto che il ritorno degli investimenti è stato guidato dal suo portafoglio azionario, che comprende partecipazioni nella società di servizi per ufficio ISS A/S e Nilfisk Holding A/S, un produttore di aspirapolvere industriali.
Dopo tre anni consecutivi di perdite, l’anno scorso ISS ha guadagnato il 19%, mentre Nilfisk è cresciuta del 63%.
CADUTE E RISALITE
Il guadagno del 23,3% al portafoglio d’investimento, si legge su Bloomberg, “ha superato di gran lunga l’obiettivo della società di raggiungere un rendimento annuo del 5-7%. La performance ha anche superato le perdite subite nelle obbligazioni e nell’unità che investe nell’energia verde e nel riciclaggio della plastica”.
Il declino, infatti, era in gran parte legato all’investimento di Kirkbi in Quantafuel AS, una società norvegese che trasforma la vecchia plastica in energia e ha perso il 47% del suo valore nel 2021.
Kirkbi, aggiunge Bloomberg, ha inoltre subito perdite con la sua partecipazione in Merlin Entertainments Plc, che gestisce i parchi Legoland, nonostante il deficit sia stato inferiore a quello del 2020, quando le chiusure hanno messo in pausa i luoghi di divertimento.
PROGETTI FUTURI
Lego, che nel corso dei decenni ha aggiunto nuove produzioni come Duplo, Lego Technic e linee dedicate a Harry Potter, Indiana Jones, Star Wars, Marvel’s Avenger, Il Signore degli Anelli, Jurassic World o I Pirati dei Caraibi, nonostante il successo dovuto ai grandi classici non smette di rinnovarsi e guardare al futuro.
Proprio la scorsa settimana, Kirkbi Invest ha annunciato che investirà 1 miliardo di dollari in Epic Games, il creatore del videogioco Fortnite.