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Bonus professionisti, che cosa farà il governo

Tutti gli annunci del governo sul bonus per i professionisti

Arriva la seconda tranche dell’indennità per i professionisti ordinisti, per coprire però il solo mese di aprile con 600 euro (la copertura del mese di maggio sembra rimandata ad un successivo provvedimento). Ecco tutti i dettagli.

LE NOVITA’ SUI BONUS PER I PROFESSIONISTI

Rifinanziamento del «bonus» da 600 euro per il mese d’aprile per i professionisti iscritti alle Casse previdenziali private, mentre sul decreto rilancio (34/2020) il «cantiere» governativo-parlamentare è all’opera per «rafforzare le misure» per le categorie ordinistiche che lamentano da giorni d’esser state estromesse, al contrario delle imprese, dall’opportunità di godere di contributi a fondo perduto.

LA SINTESI DI ITALIA OGGI

È la doppia rassicurazione – sintetizzata da Italia Oggi – giunta ieri mattina dai ministri del Lavoro e dello Sviluppo economico Nunzia Catalfo e Stefano Patuanelli, intervenuti agli Stati generali delle professioni, la manifestazione organizzata dagli organismi che riuniscono 23 Ordini trasmessa via web (qui l’approfondimento di Start Magazine).

LE PAROLE DI PATUANELLI

«Non credo abbiamo fatto differenze tra lavoratori e settori», tuttavia, ha detto il ministro dello Sviluppo economico, «il nostro sistema produttivo è molto frammentato ed il rischio di non aver intercettato tutte le esigenze c’è, ma crediamo d’aver operato in modo congruo, in emergenza”.

GLI ANNUNCI DI CATALFO

Anche la posizione del ministro del Lavoro sulla continuità dell’erogazione dell’indennità da 600 euro, anche perché, ha scandito, «col decreto rilancio si allarga la platea dei beneficiari, data anche a tutti coloro che hanno un contratto a tempo determinato, non ai pensionati.

IL DECRETO

Il decreto interministeriale per coprire la mensilità di aprile, già firmato da me e dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri è poi passato al vaglio della Corte dei Conti, spero», ha soggiunto, che la magistratura contabile «possa restituircelo presto» per avviare i pagamenti «e, subito dopo, ci sarà un altro decreto interministeriale per sovvenzionare il sussidio di maggio»,

ESTRATTO DI UN APPROFONDIMENTO DEL SOLE 24 ORE:

Due le importanti novità del decreto ministero del Lavoro-Economia firmato ieri dai rispettivi ministri: la platea di beneficiari si allarga, rispetto a marzo, perchè viene meno l’obbligo di iscrizione esclusiva ad una cassa previdenziale, ma resta confermata l’incompatibilità del bonus per chi è titolare di una pensione o di un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. In sostanza viene meno l’esclusione per i professionisti iscritti alle casse previdenziali che percepiscono un altro reddito perché titolari di rapporto dipendente a tempo determinato o collaborazione. Inoltre si chiarisce che l’indennità riguarda anche i cosiddetti neoiscritti nel periodo compreso tra il 2019 e il 23 febbraio 2020, a condizione che attestino un reddito complessivo 2018 entro i limiti di 50mila euro: viene così confermato quanto specificato dal ministero del Lavoro nelle Faq dello scorso 21 aprile.

Per coloro che hanno ricevuto l’indennità nel mese di marzo viene prevista l’automaticità del versamento relativo al mese di aprile: non sarà, quindi, necessario presentare un’ulteriore domanda. Vengono confermati, inoltre, i requisiti delineati dal decreto interministeriale di marzo. L’indennità spetta ai soggetti che nell’anno di imposta 2018 abbiano avuto un reddito complessivo non superiore a 35mila euro la cui attività sia stata limitata da provvedimenti restrittivi emanati per il Covid-19 e ai professionisti che abbiano percepito nello stesso anno di imposta un reddito complessivo compreso tra 35mila e 50mila euro e abbiano cessato, ridotto o sospeso la propria attività professionale. Per quanto riguarda la cessazione, essa deve essere avvenuta nel periodo compreso tra il 23 marzo e il 30 aprile; mentre la riduzione dell’attività viene individuata in una contrazione del reddito del primo trimestre 2020 di almeno il 33% rispetto a quello del primo trimestre 2019. Il nuovo decreto, diversamente dalla Faq del 21 aprile, dispone che per i nuovi iscritti alle Casse nel 2019 e nel 2020 non sarà necessario soddisfare quest’ultimo requisito.

Infine il decreto specifica che il bonus di 600 euro non concorre alla formazione del reddito imponibile dei beneficiari e che esso non è cumulabile né con le analoghe indennità contemplate dal DL Cura Italia, e confermate dal DL Rilancio, né con il reddito di cittadinanza e il reddito di emergenza.

I professionisti che non hanno beneficiato dell’indennità di marzo, invece, dovranno presentare, a partire dall’8 giugno e non oltre l’8 luglio, una apposita domanda all’ente di previdenza cui sono iscritti, che, dopo averne verificato la regolarità ai fini dell’attribuzione del bonus, provvederà all’erogazione seguendo l’ordine cronologico di presentazione. L’istanza, che potrà essere richiesta ad un solo ente previdenziale e per una sola forma di previdenza obbligatoria, dovrà essere presentata secondo lo schema predisposto dai singoli enti previdenziali, e corredata da una autocertificazione contenente la dichiarazione di possedere i requisiti soggettivi e oggettivi sopra evidenziati. Alla domanda andrà allegata copia del documento d’identità e del codice fiscale nonché le coordinate bancarie necessarie all’accreditamento dell’indennità.

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