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Getir Italia

Food Delivery in fuga dall’Italia, dopo Gorillas chiude la turca Getir

Getir, l’azienda turca di consegna della spesa a domicilio, ha annunciato il ritiro da Spagna, Portogallo e Italia. Secondo i sindacati di categoria, sono 370 i dipendenti nel nostro paese a rischio licenziamento

 

Tempi duri per i servizi di consegna della spesa a domicilio che spopolavano durante la pandemia.

La scorsa settimana Getir, la startup turca di food delivery ha annunciato che si sarebbe ufficialmente ritirata da Spagna, Italia e Portogallo mentre si avvicinava alla finalizzazione di un round di investimenti.

Sostenuta da Sequoia e altri grandi investitori, una volta valutata oltre 12 miliardi di dollari, ricorda TechCrunch, alla fine dello scorso anno Getir aveva addiriturra divorato uno dei suoi più grandi rivali in Europa, Gorillas di Berlino. Ma ora il vento è cambiato. La società si era già ritirata dalla Francia a giugno. Una fonte della testata americana sostiene che Getir stia ancora bruciando 100 milioni al mese, uno dei motivi per cui l’azienda potrebbe tentare di ridurre la propria impronta operativa.

Getir è solo l’ultima azienda del food delivery in fuga dal nostro paese: dopo aver dimezzato la sua forza lavoro e la chiusura in Belgio, la tedesca Gorillas ha annunciato la chiusura in Italia proprio un anno fa. L’ha seguita a ruota Uber Eats, che lo scorso giugno ha comunicato il ritiro dal mercato italiano per investire in mercati più redditizi.

Allo stesso tempo Getir ha confermato che continuerà ad operare nel Regno Unito, negli Stati Uniti, in Germania, nei Paesi Bassi e in Turchia.

Ma cosa ne sarà dei dipendenti italiani della startup di consegna della spesa turca? Secondo i sindacati di categoria Filcams, Fisascat e Uiltucs, in Italia sono circa 370 i dipendenti di Getir che rischiano il licenziamento.

Tutti i dettagli.

GETIR SI RITIRA DA ITALIA, SPAGNA E PORTOGALLO PER FAR FRONTE ALLA CRISI DI LIQUIDITÀ

Il ritiro di Getir arriva mentre si trova di fronte a una grave crisi di liquidità e fatica a chiudere un round di finanziamento che ha richiesto mesi di lavoro, sottolinea TechCrunch. Secondo quanto riferito, il round è stato di circa 500 milioni di dollari all’inizio di quest’anno, ma tale somma si è ridotta nelle ultime settimane.

COSA FA GETIR

Fondato in Turchia nel 2015, il modello di business di Getir si è concentrato sulla rapida espansione attraverso massicci round di finanziamento e l’acquisizione di società rivali.

Nel 2021, Getir ha acquisito il servizio di consegna di generi alimentari Weezy con sede nel Regno Unito, che all’epoca stava anche affrontando difficoltà finanziarie. L’anno scorso la società turca ha annunciato l’acquisto della rivale in difficoltà Gorillas per espandersi in tutta Europa.

Nel nostro paese, Getir, era attiva con la consegna della spesa a domicilio a Milano, Roma e Torino.

LA NOTA DELL’AZIENDA TURCA

“Getir, il pioniere della consegna ultraveloce della spesa, ha annunciato che intende ritirarsi in modo ordinato da Spagna, Italia e Portogallo. Allo stesso tempo, Getir sta finalizzando un round di finanziamento e continuerà a operare nel Regno Unito, negli Stati Uniti, in Germania, nei Paesi Bassi e in Turchia, che generano il 96% dei ricavi dell’azienda” ha comunicato l’azienda turca in una nota.

“L’uscita di Getir da questi tre mercati le consentirà di concentrare le proprie risorse finanziarie sui mercati esistenti in cui le opportunità di redditività operativa e crescita sostenibile sono maggiori. Getir è molto grata per il duro lavoro e la dedizione di tutti i suoi dipendenti in Spagna, Portogallo e Italia” chiosa la società.

L’ALLARME DEI SINDACATI

Immediata la reazione dei sindacati di categoria Filcams, Fisascat e Uiltucs si sono già attivate per scongiurare i licenziamenti di dipendenti e fattorini di Getir in Italia.

“Con uno scarno comunicato della casa madre turca, Getir comunica la chiusura e il licenziamento dei circa 370 lavoratori ad oggi impiegati. Le motivazioni addotte sono le solite: bassa profittabilità, risultati non i linea con gli obiettivi, gli investitori non intenzionati a sostenere ulteriori investimenti, ecc” scrivono i sindacati in una nota congiunta.

“Nulla di nuovo in un settore,  — prosegue la nota — quello del Food delivery, che vede un susseguirsi di crisi aziendali con migliaia di lavoratori lasciati letteralmente a piedi. Una bolla che sta scoppiando sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori del settore. Centinaia di famiglie che, da un giorno all’altro vedono messo in discussione il loro futuro”.

“Getir ha potuto sfruttare i benefici derivanti dall’essere sulla carta una start up, per decidere poi, al termine di tale periodo, di lasciare il nostro Paese. Un’azienda che ha sfruttato manodopera con inquadramenti al ribasso e che avrebbe dovuto in queste ore sedersi a un tavolo con le Organizzazioni Sindacali per provare a sanare questa situazione. Al contrario, è arrivata la doccia fredda. Tavoli di confronto sospesi e la notizia della prevista uscita di Getir dall’Italia” conclude la nota Filcams, Fisascat e Uiltucs.

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