Non è infallibile la Cupola di Ferro su Israele.
Da quando l’Iran ha iniziato a prendere di mira Israele lo scorso 13 giugno per reagire all’attacco di Tel Aviv, ha lanciato circa 350 missili balistici, la maggior parte dei quali intercettati, e causato la morte di almeno 24 persone. Lo riferisce una nota del governo israeliano, secondo cui in totale ci sono 592 feriti, dieci dei quali in condizioni gravi.
Inoltre, gli attacchi missilistici sferrati dall’Iran nelle scorse ore hanno causato danni alla rete elettrica locale nel centro di Israele, secondo quanto riferito dalla Israel Electric Corporation.
L’attacco ha rappresentato una dura sfida per il sistema di difesa aerea israeliano. Quest’ultimo ha intercettato proiettili lanciati da Gaza, Libano, Siria, Iraq, Yemen e Iran dall’inizio della guerra, il 7 ottobre 2023.
I missili iraniani hanno penetrato le difese aeree israeliane. Tuttavia, Israele è riuscita a intercettare la maggior parte dei razzi, anche con l’aiuto degli Stati Uniti.
L’Iron Dome è il sistema di difesa aerea anti-missile, fulcro della difesa di Israele, progettato per proteggere i cittadini israeliani dagli attacchi aerei lanciando missili guidati che intercettano razzi e altre minacce a corto raggio.
Ma colpire missili balistici guidati che viaggiano ad altitudini e a distanze maggiori richiede sistemi di intercettazione diversi, specificamente progettati per abbattere i missili balistici. E l’attacco iraniano ha coinvolto non solo razzi e missili a corto e medio raggio, ma anche una combinazione di missili balistici e droni, che richiedono sistemi di difesa più avanzati.
Tutti i dettagli.
IL SISTEMA STRATIFICATO DI DIFESA AEREA DI ISRAELE
Lo Stato ebraico gestisce sofisticati sistemi di difesa aerea che hanno visto un’azione intensa nell’ultimo anno. Come illustra il Financial Times nel grafico seguente, la contraerea include il sistema di difesa antimissile balistico Arrow 3 sviluppato congiuntamente con gli Stati Uniti e in grado di intercettare missili al di fuori dell’atmosfera terrestre. Il sistema David’s Sling è una batteria stazionaria terrestre in grado di intercettare missili terra-terra, aerei, droni e altri proiettili a una distanza di circa 200 km, che comprende l’intero territorio di Israele. Le batterie mobili del sistema Iron Dome possono intercettare razzi terra-terra e droni a una distanza di circa 70 km.
COME FUNZIONA L’IRON DOME
Di sicuro il più noto, perché utilizzato per abbattere i frequenti razzi a corto raggio lanciati contro Israele sia da Hezbollah che da Hamas. Il sistema Iron Dome è ampiamente considerato uno degli strumenti più importanti nell’arsenale di Israele. Tanto che anche il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, vuole un sistema simile (Golden Dome) per il suo paese.
Il sistema di difesa aerea Iron Dome ha 10 batterie mobili dispiegate in tutto il paese, ciascuna con tre o quattro lanciatori con l’obiettivo di difendere un’area popolata di 155 chilometri quadrati. I lanciatori possono lanciare 20 intercettori, dando al sistema la capacità di lanciare fino a 800 missili contro i razzi in arrivo, senza contare le ricariche.
È alimentato da batterie di difesa missilistica in grado di difendersi da attacchi di mortai e razzi. Le batterie sono mobili, quindi possono essere spostate dove sono necessarie. Il sistema è progettato per funzionare efficacemente in tutti i tipi di condizioni atmosferiche.
SVILUPPATO DALLA RAFAEL E COPRODOTTO CON L’AMERICANA RAYTHEON
Dal 2011 ha intercettato migliaia di razzi lanciati da Hezbollah e dai militanti palestinesi nella Striscia di Gaza. Il sistema, sviluppato dalla Rafael Advanced Defense Systems israeliana e coprodotto dal 2014 con la Raytheon Technologies con sede negli Stati Uniti, è progettato per contrastare proiettili e droni a breve raggio, da 4 a 70 chilometri.
EFFICACE AL 90%
L’esercito israeliano afferma che Iron Dome intercetta il 90% di tali proiettili diretti verso aree popolate.L’esercito israeliano ha annunciato nell’aprile 2024 l’entrata in funzione di una versione mobile e marittima di Iron Dome, nota come C-Dome. Potrebbe essere utilizzata per respingere attacchi contro i giacimenti di gas offshore israeliani o contro le navi.
Un radar sensibile rileva un proiettile in arrivo a una distanza compresa tra 3 e 72 chilometri e ne prevede la traiettoria e il punto di impatto. Un centro di controllo elabora tali informazioni e si collega a un lanciatore che spara un missile per distruggere il proiettile.
In pratica, l’Iron Dome utilizza il radar per tracciare i razzi in arrivo e determinare se la traiettoria del missile minaccia un’area protetta, come un sito di importanza strategica o un centro abitato. Se il razzo rappresenta una minaccia, un centro di comando e controllo risponde lanciando il proprio missile Tamir per intercettarlo.
Il sistema non è configurato per sparare al di fuori di un’area protetta, e, i razzi che non mettono in pericolo persone o edifici sono generalmente ignorati e autorizzati ad atterrare.
DAVID’S SLING PRODOTTO DA RAFAEL E RAYTHEON
Per colpire invece i missili a medio e lungo raggio entra in gioco David’s Sling. Installato da Israele nel 2017, il sistema è sviluppato congiuntamente dall’israeliana Rafael e dalla statunitense Raytheon. David’s Sling è progettato per rilevare e distruggere missili balistici e da crociera, nonché droni, a una distanza segnalata fino a 200 chilometri. Tale distanza copre il Libano meridionale e Gaza.
COME FUNZIONA IL SISTEMA ARROW SVILUPPATO DA ISRAEL AEROSPACE INDUSTRIES (IAI) E BOEING
Dopodiché Israele possiede anche l’avanzato sistema di difesa missilistica Arrow, composto da Arrow 2 e Arrow 3. L’Arrow 3 è un prodotto congiunto Usa-Israele, sviluppato congiuntamente da Israel Aerospace Industries (Iai) e Boeing. Secondo le aziende, il sistema Arrow può intercettare missili lanciati fino a 2.400 chilometri di distanza e può farlo sopra l’atmosfera terrestre, dove i missili balistici a lungo raggio trascorrono parte del loro tempo di volo.
Arrow 3 ha ottenuto il suo primo successo sul campo di battaglia nel novembre 2023 quando ha abbattuto un missile lanciato verso il sud di Israele dai ribelli Houthi. Può abbattere bersagli fino a 100 chilometri di altitudine e distruggere così missili nemici a lungo e medio raggio nell’atmosfera terrestre e sopra di essa.
I sistemi Arrow 2 e 3 sono in grado di gestire missili a raggio molto più lungo come i missili balistici intercontinentali (Icbm) che probabilmente viaggeranno ad altitudini superiori all’atmosfera terrestre, una capacità simile al sistema di difesa aerea Thaad (Terminal High Altitude Area Defense) dell’esercito statunitense.
ACQUISTATO ANCHE DALLA GERMANIA
In Europa, la Germania ha deciso di acquisire l’Arrow 3 per potenziare le proprie capacità di difesa aerea, soprattutto in risposta alle crescenti preoccupazioni legate alla sicurezza regionale. L’accordo per l’acquisto dell’Arrow 3 è stimato in oltre 4,3 miliardi di euro.
DAGLI USA SCHIERATO UNA BATTERIA THAAD PRODOTTO DA LOCKHEED MARTIN
Come ricorda Bloomberg, il Pentagono ha annunciato nell’ottobre 2024 che avrebbe schierato una batteria di Thaad in Israele in previsione di ulteriori attacchi missilistici balistici da parte dell’Iran. Il sistema, prodotto da Lockheed Martin, è progettato per distruggere missili balistici a corto e medio raggio ad alta quota. Una batteria Thaad è composta da sei lanciatori montati su camion, otto missili intercettori per lanciatore e relative apparecchiature.
IRON BEAM
Infine, sempre Bloomberg ricorda che l’esercito israeliano sta testando un altro sistema chiamato Iron Beam, che utilizza laser per intercettare proiettili sparati a distanza ravvicinata a una spesa inferiore rispetto all’Iron Dome. Israele non ha ancora annunciato l’operatività di Iron Beam.
UN SISTEMA DI DIFESA AEREA INFALLIBILE?
Questi sistemi possono essere superati?
Proprio l’esercito israeliano ha riconosciuto che le sue difese aeree, tra cui Iron Dome, possono essere sopraffatte se un gran numero di proiettili sono sparati simultaneamente. Nel giugno 2021 il Center for European Policy Analysis, un think tank statunitense, aveva affermato che il sistema Iron Dome era potenzialmente vulnerabile a un attacco di “saturazione”, progettato per sopraffare lo scudo Iron Dome con attacchi missilistici simultanei da più direzioni.
Senza dimenticare che Israele ha testato in battaglia alcuni dei più recenti sistemi di difesa aerea solo di recente.