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Funziona il sistema di difesa aerea Iron Dome di Israele? Le tesi di Bloomberg

Che cosa scrive Bloomberg su Iron Dome di Israele

 

Cupola di Ferro su Israele: Iron Dome è il sistema di difesa aerea anti-missile, fulcro della difesa di Israele, progettato per intercettare razzi, proiettili di artiglieria e missili a corto raggio.

Oggi è il terzo giorno dell’offensiva massiccia e a sorpresa lanciata da Hamas, paragonata da Israele all’11 settembre 2001, iniziata sabato quando i militanti palestinesi nella Striscia di Gaza hanno lanciato più di 3.000 razzi contro Israele, in quella che il primo ministro Benjamin Netanyahu ha definito una dichiarazione di guerra.  Come rileva Bloomberg, la stragrande maggioranza ha causato danni minimi o nulli, in gran parte a causa del sistema di difesa aerea israeliano Iron Dome.

Costruito da società di difesa israeliane e finanziato e sviluppato congiuntamente con gli Stati Uniti per far fronte ai mortai e ai razzi lanciati contro Israele a distanza relativamente ravvicinata dai militanti di Gaza, il sistema Iron Dome ha un tasso di intercettazione di circa il 90%, secondo l’esercito israeliano. La sua prima intercettazione avvenne nell’aprile 2011 quando abbatté un razzo Grad lanciato da Gaza nella città israeliana di Ashkelon. Da allora ha intercettato migliaia di razzi.

Tutti i dettagli.

COS’È E COME FUNZIONA IL SISTEMA ANTI-MISSILE IRON DOME

Il sistema di difesa aerea Iron Dome ha 10 batterie mobili dispiegate in tutto il paese, ciascuna con tre o quattro lanciatori con l’obiettivo di difendere un’area popolata di 155 chilometri quadrati. I lanciatori possono lanciare 20 intercettori, dando al sistema la capacità di lanciare fino a 800 missili contro i razzi in arrivo, senza contare le ricariche.

Come spiega Bloomberg, un radar sensibile rileva un proiettile in arrivo a una distanza compresa tra 3 e 72 chilometri e ne prevede la traiettoria e il punto di impatto. Un centro di controllo elabora tali informazioni e si collega a un lanciatore che spara un missile per distruggere il proiettile.

È alimentato da batterie di difesa missilistica in grado di difendersi da attacchi di mortai e razzi. Le batterie sono mobili, quindi possono essere spostate dove sono necessarie. Il sistema è progettato per funzionare efficacemente in tutti i tipi di condizioni atmosferiche.

iron dome

L’EFFICACIA

Il sistema è progettato per rispondere solo ai proiettili che rappresentano una minaccia, in particolare per i centri abitati.

Nel maggio 2021, quando scoppiò di nuovo la guerra tra Israele e Gaza dopo che Hamas ha lanciato razzi contro Gerusalemme, Justin Bronk, ricercatore senior del think tank Rusi, aveva spiegato al Financial Times che gran parte del successo dell’Iron Dome è dovuto a un sofisticato sistema radar che gli consente di determinare rapidamente quali razzi in arrivo potrebbero colpire aree edificate o atterrare in terreni disabitati.

Quindi le unità statiche e mobili lanciano solo missili intercettori per abbattere qualsiasi cosa interpretata come pericolosa. Il missile distrugge il razzo in arrivo esplodendo vicino ad esso. L’obiettivo è farlo lontano dalle aree popolate, riducendo al minimo i danni sul terreno.

IL COSTO

Secondo un ricercatore dell’Istituto israeliano per gli studi sulla sicurezza nazionale, il costo di ciascun missile varia dai 40.000 ai 50.000 dollari.

L’AZIENDA PRODUTTRICE

Sviluppato dalla israeliana Rafael Advanced Defense Systems, di proprietà statale, il sistema è diventato operativo nel 2011.

IL CONTRIBUTO (A POSTERIORI) DEGLI STATI UNITI CON RAYTHEON

Nel 2011 gli Stati Uniti, principale alleato di Israele, hanno iniziato a sostenere finanziariamente il programma. Una volta che Washington ha investito nell’Iron Dome, il Congresso ha insistito per la condivisione e la coproduzione della tecnologia. Quindi nel 2014 l’appaltatore militare statunitense Raytheon Technologies ha iniziato a coprodurre il sistema. Il colosso della difesa americano produce componenti per gli intercettori.

Oggi parte delle batterie dei missili anti-razzo sono prodotte negli Stati Uniti. Il sostegno americano al sistema fa parte di un pacchetto più ampio di aiuti militari statunitensi a Israele, che secondo un accordo tra i due paesi ammonterà a 38 miliardi di dollari negli anni dal 2019 al 2028, ricorda ancora Bloomberg.

LE CONSEGUENZE

Infine, oltre la rilevanza militare, l’Iron Dome ha un’indubbia “importanza politica”.

Iron Dome ha salvato molti israeliani dalla morte o dal ferimento. Ciò, probabilmente, ha vari effetti a catena. Innanzitutto, dà al governo israeliano il tempo e lo spazio politico per decidere quando e come rispondere agli attacchi missilistici. In alcuni casi, ciò ha significato che Israele ha optato contro un’invasione via terra di Gaza. Alcuni analisti sostengono che la protezione dell’Iron Dome induce gli israeliani nella falsa sensazione che possano permettersi di ignorare l’annoso conflitto con i palestinesi piuttosto che impegnarsi nella diplomazia per risolverlo, riporta Bloomberg.

Nel 2021, Ulrike Franke, membro senior del Consiglio europeo per le relazioni estere, osservava al Financial Times che il sistema di difesa aerea Iron Dome permetteva agli israeliani di “continuare una vita piuttosto normale mentre sono sotto attacco”. “Ciò dà al governo un margine di manovra: se gli attacchi di Hamas uccidessero centinaia di civili israeliani, il governo israeliano sarebbe fortemente spinto a intervenire con un’operazione di terra”, commentava Franke. Eppure, dopo l’attacco su larga scala e senza precedenti di Hamas lo scorso 7 ottobre, i media rilevano che Israele sta preparando operazione via terra contro Hamas a Gaza nelle prossime 24-48 ore.

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