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Tesla

SpaceX e Tesla, si guadagna di più con i razzi o con le auto elettriche?

Mentre SpaceX continua a collezionare successi, Tesla fatica a raggiungere gli obiettivi di produzione e fatica anche a farsi spazio nel mercato dell’auto. Proviamo a capirne i motivi. Articolo di Giusy Caretto Un 2018 completamente diverso per Tesla e SpaceX, le due società fondate da Elon Musk per produrre, rispettivamente, auto elettriche e razzi spaziali…

Un 2018 completamente diverso per Tesla e SpaceX, le due società fondate da Elon Musk per produrre, rispettivamente, auto elettriche e razzi spaziali riutulizzabili. Mentre in queste settimane
SpaceX ha presentato al mondo il nuovo potente razzo, Falcon Heavy, e ha lanciato in orbita, con successo, sette diverse missioni; Tesla ha faticato e continua a faticare nel raggiungere i target di produzione della sua berlina elettrica Model 3, sollevando dubbi sul flusso di cassa della società. Il 23 marzo, poi, un conducente di una Tesla è morto in un incidente, spingendo le autorità locali ad indagare sul funzionamento dell’auto-pilot.

L’analisi di entrambe le società si ferma però davanti alla sfacciata fiducia di Elon Musk che il primo aprile, su Twitter, scherzava sul fallimento di Tesla. Ma la verità è semplice: Tesla non sta affrontando un bel periodo perchè sta cercando di fare un lavoro molto più difficile di SpaceX. Almeno sul fronte del mercato.

L’IDEA VINCENTE DI SPACEX

SpaceX funziona per la sua capacità di rendere i razzi riutilizzabili: l’anno scorso, ha riutilizzato più razzi di quelli voluti dal suo principale concorrente americano, la United Launch Alliance. Ma anche se non fossero riutilizzabili, dobbiamo ammetterlo, i razzi di Elon Musk sono molto più economici di qualsiasi altro veicolo in grado di volare in orbita.

I principali concorrenti di SpaceX sono aziende sovvenzionate dal governo che non hanno avuto molti incentivi per innovare. Adottando strategie abbastanza semplici, come l’utilizzo di componenti standardizzati, la messa a fuoco di sistemi semplici e affidabili e la pianificazione di elevati tassi di volo, SpaceX è stata in grado di superare i concorrenti, che faticano anche a raggiungere gli obiettivi della società di Elon Musk.

Senza dubbio la fondazione di una società di missili è dura: la storia è costellata di imprenditori in bancarotta che hanno provato, e anche SpaceX ha rischiato di fallire prima che i suoi razzi iniziassero a volare, ma la società ha saputo trarre vantaggio dall’essere un giocatore aggressivo in un’industria stagnante.

IL DIFFICILE MERCATO DELL’AUTO DA CONQUISTARE

Il mercato dell’auto è ben diverso: il mondo fa pochissimi razzi e fa molte macchine. Nel 2017, c’erano 90 lanci di razzi orbitali nel mondo; SpaceX ne aveva costruiti ben 18. Lo stesso anno, le case automobilistiche del mondo avevano costruito 73 milioni di automobili; Tesla ne ha fatte circa 100.000.
Insomma, l’auto elettrica di Tesla non sta cercando di conquistare un mercato stagnante, ma sta cercando di farsi strada in uno dei mercati più competitivi del mondo, dovendo combattere contro giganti nazionali come Ford e GM, ma anche contro giganti globali come Volkswagen, Toyota e Hyundai, che hanno trascorso decenni a sviluppare impianti ultra-efficienti che fanno 5.000 auto o più ogni settimana.

E proprio da questi numeri che nascono i maggiori problemi per Tesla: nelle ultime settimane, la società si è concentrata per raggiungere il target di produzione di 5.000 auto a settimana, senza riuscirci. Tesla sta attualmente sfornando 2.200 berline Model 3 a settimana con significativi back-order da soddisfare. Nel settore spaziale, al contrario, la produzione di massa è inusuale e la maggior parte dei componenti è assemblata a mano.

ELETTRICO, UN MERCATO ANCORA DIFFICILE DA CONQUISTARE

Ma Tesla non sta solo cercando di realizzare un’auto di lusso a buon mercato, Tesla sta costruendo un’auto completamente elettrica. Per una vettura capace di conquistare il mercato, Tesla ha dovuto superare diverse prove e montare una batteria che garantisca un’autonomia sufficiente per viaggio medio/lunghi. E sempre la batteria dovrà essere migliorata a giro di breve termine per offrire autonomie sempre più lunghe.

A differenza del settore spaziale, l’industria automobilistica non è (ancora) all’altezza della sfida di Tesla. Il debutto di successo della Tesla Roadster e della Model S ha dimostrato il fascino del mercato delle auto completamente elettriche, ma in corsa per questo settore ci sono anche gli altri Big che promettono vetture a batteria con grande autonomia nel giro di pochi anni.
Il vantaggio di clienti profondi.

MENO FINANZIAMENTI PER SPACEX

Le differenze tra le dua aziende non sono solo queste. SpaceX, per quanto l’idea dei razzi sembri (ed è) complessa, ha richiesto molti meno finanziamenti esterni (circa $ 1,7 miliardi di patrimonio netto) rispetto a Tesla (circa $ 12,5 miliardi di capitale e debito).

È parzialmente una questione di clienti. Ci sono solo poche decine di organizzazioni che acquistano lanci di razzi, e sono abituate a depositi multimilionari. Il cliente più importante del razzo è il governo degli Stati Uniti. La Nasa ha fornito miliardi di finanziamenti per SpaceX per sviluppare strumenti per far volare merci e astronauti alla Stazione spaziale internazionale.

Tesla, invece, deve raggiungere potenzialmente milioni di clienti: fornire assistenza a tutti gli acquirenti ha richiesto la creazione di oltre 200 negozi in tutto il mondo, senza costi di capitale ridotti in termini di progettazione e produzione. Tutto ciò richiedeva non solo investimenti privati, ma un’offerta pubblica iniziale e ingenti debiti. SpaceX, invece, non debutterà in borsa fino a quando non offrirà un servizio regolare su Marte.

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