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Edilizia: è tempo di una svolta green

L’edilizia è responsabile del 40% dei consumi e delle emissioni nazionali. E’ ora di renderla più green ed efficiente   Nella lotta ai cambiamenti climatici anche l’edilizia può e deve fare la sua parte. Attualmente il costruito è responsabile del 40% dei consumi e delle emissioni nazionali. Bisogna fare meglio. Di tutto questo si parlerà…

L’edilizia è responsabile del 40% dei consumi e delle emissioni nazionali. E’ ora di renderla più green ed efficiente

 

Nella lotta ai cambiamenti climatici anche l’edilizia può e deve fare la sua parte. Attualmente il costruito è responsabile del 40% dei consumi e delle emissioni nazionali. Bisogna fare meglio. Di tutto questo si parlerà al 50° Convegno internazionale dal titolo “Oltre gli edifici Nzeb. Diagnosi, riqualificazione, sistemi impiantisitci, sistemi di controllo e regolazione, valutazioni economiche” che si svolgerà a Matera il 10 e 11 maggio 2017 (Palazzo Viceconte – Via San Potito, 7), organizzato da AiCARR con il patrocinio di ASHRAE e REHVA.

L’entrata in vigore del decreto legislativo 102/2014, che recepisce quanto disposto dall’Unione europea in tema di efficienza energetica, e il recente Winter Package sulle proposte di modifica sull’efficienza energetica, le fonti rinnovabili e gli edifici a impatto quasi zero assegnano un ruolo ancora più strategico all’edilizia responsabile del 40% dei consumi e delle emissioni nazionali, un settore che in Italia rappresenta oltre il 6% dell’economia, impiega quasi due milioni di persone e un milione di imprese per lo più piccole e piccolissime. Conseguire gli obiettivi comunitari significherebbe attivare investimenti per la riqualificazione degli edifici esistenti dellordine di 10 miliardi all’anno fino al 2020. Per esprimere questo potenziale occorre però rimuovere le barriere tecnologiche, procedurali, sociali ed economiche per l’attivazione degli interventi, ottenere la maggior efficacia in termini di valorizzazione delle risorse finanziarie disponibili e riferirsi alla riqualificazione degli edifici esistenti per raggiungere la massima efficienza energetica nell’impiego di tecnologie innovative in un’ottica Nzeb (edifici a energia quasi zero)”, afferma Livio de Santoli, presidente del Comitato scientifico di AiCARR.

La Direttiva Europea 31/2010 richiede l’applicazione di importanti azioni per aumentare il numero di edifici che non solo rispettino i requisiti minimi di prestazione energetica, ma siano anche in grado di ridurre nel modo più consistente possibile sia il consumo energetico e che le emissioni di anidride carbonica.

Al 50° Convegno internazionale di Matera prenderanno parte circa 60 tra relatori e docenti universitari. Tra i relatori della prima giornata Franco Bassanini, presidente della Fondazione Astrid che terrà un intervento sul tema: “Investimenti di lungo termine per la transizione verso l’efficienza energetica”.

Un network per l’edilizia sostenibile

Una edilizia più efficiente e più green è quella promossa dal nascente network tra ricercatori di 12 università italiane che lavorano al tema NZEB (nearly Zero Energy Buildings) e di ENEA in qualità di agenzia per l’efficienza energetica in una ottica di integrazione, unitarietà, multidisciplinarietà, attenzione al trasferimento tecnologico, promozione territoriale di una smart specialization strategy.

ediliziaGli obiettivi principali del network sono quelli di rendere quanto più univoche e coerenti le azioni di politica energetica riguardante gli edifici esistenti, trovare soluzioni integrate per la trasformazione degli edifici esistenti in NZEB, che siano idonee dal punto di vista tecnico-economico e facilitare la transizione verso un nuovo modello energetico.

La rete, così come strutturata, ha collegamenti nazionali e internazionali e contatti con gli enti normativi e regolatori interessati agli NZEB, in particolare con AiCARR, CEN, UNI/CTI e con AEEGSI.

Climamed: Retrofit degli edifici storici nell’area del Mediterraneo

Il recupero degli edifici storici è un tema di grande importanza in Italia, dove gran parte del patrimonio edilizio è anteriore agli Anni ’60 e dove la percentuale di edifici storici è mediamente del 20%, a fronte di un costante calo delle nuove costruzioni. Le ristrutturazioni edilizie in ottica consumo di energia zero rappresentano in generale un importante settore di investimento nell’edilizia, e ancora di più quello degli edifici storici. Il retrofit di un edificio storico è una operazione complessa che richiede grande competenza, esperienza e soprattutto trasversalità dei saperi, perché i cosiddetti tecnici, ingegneri e architetti, devono essere affiancati da restauratori, conservatori e storici dell’arte, ciascuno per le proprie responsabilità, e il team deve lavorare avendo come obiettivo non solo il recupero energetico del manufatto, eventualmente anche quello strutturale e quello architettonico, ma la conservazione del valore documentale del manufatto, che va trasmesso alle nuove generazioni”. Lo ha dichiarato il presidente di AiCARR, Associazione italiana condizionamento dell’aria riscaldamento e refrigerazione, Francesca Romana d’Ambrosio presentando la continuità tematica tra il 50° Convegno internazionale e l’edizione 2017 di Climamed.

climamedInfatti, Climamed si svolgerà, nella stessa sede, a seguire, dal 12 al 13 maggio e sarà dedicato al tema “Retrofit degli edifici storici nell’area del Mediterraneo” con la partecipazione di delegazioni dalla Francia, la Spagna e la Turchia e con oltre 50 relazioni di esperti e accademici dell’area mediterranea. Tra le relazioni della giornata del 12 Maggio quella del Presidente emerito della Corte Costituzionale, Giovanni Maria Flick sul tema “Arte, cultura e ambiente: dalla memoria del passato al progetto del futuro nell’articolo 9 della Costituzione italiana”; nella stessa giornata interverranno Giovanni Carbonara, professore emerito di Restauro architettonico all’Università La Sapienza di Roma e Amerigo Restucci, del Comitato italiano Icomos e decano dell’Università di Venezia.

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