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Trump come Brexit: l’Internet Archive copia i propri dati su server canadesi

Un’associazione che gestisce un maxi archivio di internet ha deciso di proteggere tutti i dati dalle eventuali decisioni future di Trump: farà un backup di tutto su server canadesi   Donald Trump non si è nemmeno insediato, ma sono già visibili le conseguenze della sua vittoria. Un po’ come la Brexit: ancora non è effettiva,…

Un’associazione che gestisce un maxi archivio di internet ha deciso di proteggere tutti i dati dalle eventuali decisioni future di Trump: farà un backup di tutto su server canadesi

 

Donald Trump non si è nemmeno insediato, ma sono già visibili le conseguenze della sua vittoria. Un po’ come la Brexit: ancora non è effettiva, ma già alcune banche pensano a come arredare la nuova sede di New York.

The Internet Archive, un’organizzazione no profit che gestisce un maxi archivio di internet, è pronta a fare un backup di tutti i dati per salvarli su un server canadese.L’America, il 9 novembre, ha scoperto di dover fare i conti con una nuova amministrazione, che promette cambiamenti radicali”, scrive Brewster Kahle, fondatore di The Internet Archive. Aziende e associazioni potrebbero esser costrette a nuove norme e il mondo del web “potrà dover affrontare maggiori restrizioni. Vuol dire servire clienti in un mondo in cui la sorveglianza governativa non sparirà, anzi pare che aumenterà”. Ed è per questo che abbiamo deciso di “mantenere il nostro materiale al sicuro, privato e sempre accessibile” copiando tutti gli archivi su server canadesi.

Non sarà certo facile fare il backup di tutti i dati. The Internet Archive è una specie di biblioteca globale che raccoglie tutto quello che è in Rete: film, libri, migliaia di software e videogame, e pagine web (queste vengono salvate nella “Wayback Machine”). Fare una copia di tutto costerà “milioni” di dollari, ma è l’unico modo per proteggere i dati da eventuali azioni legali americane.

Trump: un’elezione che turba la Silicon Valley

Trump PresidenteL’elezione di Donal Trump scuote non poco il mondo della tecnologia. Se è vero che The Internet Archive è l’unica associazione, al momento, che ha preso delle decisioni importanti per salvaguardare il proprio lavoro, è vero anche che le critiche e i malumori per l’elezione di Trump, non sono mancati.

Dopo la vittoria, tanti imprenditori della Silicon Valley hanno manifestato il loro malcontento. Sento che sia la cosa peggiore che stia per accadere nella mia vita”, ha twittato Sam Altman, a capo dell’incubatore di impresa Y Combinator, “E’ come sentirsi soli in una stanza piena di gente”.

Shervin Pishevar, co-fondatore della società di venture capital Sherpa Capital e della startup Hyperloop One, ha proposto la secessione della California, mentre Mark Pincus, presidente e fondatore di Zynga, ha paragonato Trump presidente ad Hitler: “E’ questo quello provava la gente quando aveva iniziato a capire che Hitler come stava per prendere il potere?”, ha commentato l’imprenditore.

“L’America non sarà mai distrutta dall’esterno. Se cadremo e perderemo le nostre libertà, sarà perché abbiamo distrutto noi stessi “, ha twittato Chris Sacca, venture capitalist.

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