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Intelligenza artificiale, un ministro ad hoc negli Emirati Arabi

Gli Emirati Arabi Uniti guardano al futuro, e lo fanno con concretezza, iniziando dall’Intelligenza Artificiale   I governi del mondo stanno iniziando a comprendere il potenziale e l’importanza dell’Intelligenza Artificiale. Per alcuni, come la Germania, l’accettazione legale è dovuta alla creazione di regolamenti riguardanti l’AI, mentre per altri – come gli Stati Uniti – l’accettazione…

Gli Emirati Arabi Uniti guardano al futuro, e lo fanno con concretezza, iniziando dall’Intelligenza Artificiale

 

I governi del mondo stanno iniziando a comprendere il potenziale e l’importanza dell’Intelligenza Artificiale. Per alcuni, come la Germania, l’accettazione legale è dovuta alla creazione di regolamenti riguardanti l’AI, mentre per altri – come gli Stati Uniti – l’accettazione viene dalla volontà di “andare oltre” con la tecnologia. Negli Emirati Arabi Uniti, invece, il Governo ha deciso di dar vita ad un Ministero ad hoc per favorirne l’integrazione in termini legali.

Il nuovo ministro  

Risale più o meno a un anno fa il tweet con cui il governatore di Dubai istituiva il Ministero della Felicità, il cui scopo è portare avanti le politiche necessarie al raggiungimento del benessere generale sociale e la soddisfazione della popolazione. La cosa fece molto discutere.

Ad oggi, fa discutere, invece, un’altra mossa sulla stessa scia: è stato creato un nuovo dicastero guidato da Omar Bin Sultan Al Olama, giovane di 27 anni e ormai neo-ministro del primo Ministero per l’Intelligenza Artificiale. Questa nuova responsabilità deriva dalla necessità oltre che di stare al passo con i tempi, anche dal bisogno di curare le implicazioni etiche e legali dello sviluppo delle nuove tecnologie e le opportunità economiche che esse possono apportare. L’intenzione sembra, quindi, quella di creare una giurisprudenza ad hoc per sostenere il mercato, che garantisca uno sviluppo più snello e limiti gli aspetti deleteri eventuali.

Chi è il Ministro?
OmarDa quanto riposta il sito del Gabinetto di governo degli Emirati Arabi Uniti, il giovane, nato nel 1990, dopo una laurea in Project Management and Excellence presso l’Università Americane di Sharjah e un Bachelor in Business Administration dall’Università Americana di Dubai inizia la sua carriera con l’Autorità di regolamentazione delle telecomunicazioni a 24 anni, e poi nel comitato esecutivo del World Government Summit – il vertice annuale tenuto a Dubai con I protagonisti del settore pubblico e privato, i leader e i “pionieri di pensiero internazionale”. Prima dell’assegnazione di un ministero, era già – dopo una rapida ascesa, vicedirettore del Dipartimento per il Futuro.

 

Intelligenza artificiale: il piano EAU

La creazione del Ministero fa seguito alla presentazione di un nuovo Piano Nazionale del governo creato appositamente per l’Intelligenza artificiale.“Vogliamo che gli Emirati Arabi Uniti diventino il Paese più preparato al mondo sull’intelligenza artificiale”, ha detto lo sceicco Mohamed Bin Rashid Al Maktoum, Vice-Presidente e Primo Ministro degli Emirati Arabi Uniti. Coerentemente all’affermazione precedente, il Primo Ministro ha annunciato un nuovo portfolio di Advanced Skills che assicurerà ai cittadini nuove skills per I lavori futuri, in particolare con l’avvento dell’Intelligenza Artificiale: secondo le stime, l’avanzamento tecnologico creerà nuovi posti di lavoro e renderà rindondanti e non necessari la metà dei lavori in circa dieci anni.

Il nuovo Piano comprende la digitalizzazione completa delle transazioni cartacee entro il 2021, la riduzione degli incidenti stradali, la diffusione della mobilità a guida autonoma, minimizzare le malattie croniche, far in modo che il 75% del fabbisogno energetico nazionale sia composto da energia pulita, migliorare la qualità dell’acqua e dell’ambiente ed eseguire esperimenti spaziali tra i quali è prevista la costruzione del primo insediamento urbano su Marte.
Mentre per I primi obiettivi la deadline è relativamente vicina, per l’insediamento marziano sono stati previsti più o meno 100 anni: la fine dei lavori è infatti prevista per il 2117. L’UAE vuole essere un “importante hub” per sviluppare la tecnologia e la legislazione AI entro il 2071. “Stiamo cercando di adottare tutti gli strumenti e le metodologie legate all’intelligenza artificiale per accelerare e garantire un’efficienza maggiore per i servizi governativi a tutti i livelli”, ha detto Sheikh Mohammed, emiro di Dubai.

 

Giovanni Malaspina

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