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Intelligenza Artificiale

L’intelligenza artificiale impara in autonomia

Alpha Go Zero è un programma di intelligenza artificiale che si autoprogramma e impara con la sola esperienza     La tecnologia, per quanto avanzata, ha sempre avuto bisogno di un imput umano. E questo, a dire il vero, ci ha sempre rassicurato. Ma l’intelligenza artificiale continua ha deciso di sfidare, superando, l’uomo e se…

Alpha Go Zero è un programma di intelligenza artificiale che si autoprogramma e impara con la sola esperienza

 

 

La tecnologia, per quanto avanzata, ha sempre avuto bisogno di un imput umano. E questo, a dire il vero, ci ha sempre rassicurato. Ma l’intelligenza artificiale continua ha deciso di sfidare, superando, l’uomo e se stessa.

La nuova versione di Alpha Go, Alpha Go Zero, è in grado di imparare in piena autonomia, partendo da zero e senza un input dell’uomo. L’unico insegnante è la sua esperienza. Il programma, descritto sulla rivista Nature e messo a punto in Gran Bretagna, dall’azienda DeepMind di Google,
è stato testato nel gioco Go, dove solo grazie allo svolgimento di numerose partite, sarebbe diventato il più potente e probabilmente il più forte giocatore nella storia del Go.

Autoprogrammandosi, Alpha Go Zero è riuscito ad avere la meglio sul suo predecessore Alpha Go, che, a sua volta, in più partite ha battuto il campione di Go, Lee Sedol. Ma attenzione, il primo programma era stato addestrato dall’uomo, che aveva fatto memorizzare ad Alpha Go milioni di mosse di giocatori umani, da mettere in pratica all’occorrenza. AlphaGo Zero impara esclusivamente dall’esperienza che acquisisce giocando: il programma analizza le possibili mosse e memorizza le strategie di gioco vincenti per ogni situazione.

Cos’è Go? Un gioco da tavolo millenario

Go è un gioco da tavolo di origine asiatica nato oltre 2.500 anni fa. Si gioca in due e i partecipanti collocano alternativamente pedine nere e bianche sulle intersezioni vuote di una (specie) di scacchiera. Vince chi riesce a controllare una zona del goban maggiore di quella controllata dall’avversario. La difficoltà sta nel riuscire a soddisfare contemporaneamente sia l’esigenza di controllare un territorio, sia quella di non essere catturato. Il gioco infatti, prevede la cattura di una propria pedina se questa è circondata da pietre avversarie. Quindi oltre a ritagliarsi dei territori da controllare, bisogna fare attenzione a non esser mangiati. Disporre le pietre vicine tra loro permette di rafforzarle a vicenda ed evitarne la cattura, ma le strategia che possono essere adottate sono infinite.

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