X, guerra tra Musk e inserzionisti
Con l’acquisto di Twitter da parte di Musk e lo sdoganamento di condotte prima censurate, X ha perso inserzionisti di spicco che hanno costretto la piattaforma a ribassare continuamente i prezzi pur di mantenere i pochi clienti rimasti. Ma adesso il social passa al contrattacco
Kraft Heinz, Mondelez, Coca-Cola (e non solo) a processo per i cibi ultra-processati
In Pennsylvania è stata depositata una causa contro alcune delle più note aziende alimentari con l’accusa di aver progettato e commercializzato cibi ultra-processati che creano dipendenza nei bambini, provocando malattie croniche. Gli esperti si dividono sul tema. Fatti, nomi e commenti
Ecco perché Nestlé, Coca-Cola, Danone e Unilever smetteranno (forse) di gonfiare i prezzi
Per mitigare gli effetti dell’inflazione, molte delle più grandi aziende, come Nestlé, Mondelez, Coca-Cola, Danone e Unilever, hanno iniziato ad aumentare i prezzi un anno e mezzo fa ma ora la loro strategia dovrà cambiare. Fatti, numeri e previsioni
La crisi del latte artificiale negli Usa e il caso Abbott
Stati Uniti in subbuglio sul latte artificiale. Cosa farà Biden per risolvere la crisi? Fatti e approfondimenti
Perché Leroy Merlin continua a fare affari in Russia
Il gruppo Adeo, proprietario di Leroy Merlin, rifiuta qualsiasi commento sull’invasione russa dell’Ucraina. Ecco perché. L’articolo di Mario Sassi, autore del Blog-notes del lavoro
Chi festeggia nei mercati azionari con pandemia e crisi energetica
Cosa succede nei mercati azionari. L’analisi di Franz Weis, managing director e Co-Responsabile delle strategie azionarie europee di Comgest
Vi racconto gli strepitii in Svizzera su benessere e multinazionali
L’eventuale successo della proposta referendaria in Svizzera sulla responsabilità delle multinazionali sarebbe significativo perché testimonierebbe della serena inconsapevolezza dell’opinione pubblica elvetica sull’origine del livello di benessere economico di cui gode il Paese. Il corsivo di Teodoro Dalavecuras
Perché Greenpeace picchia Coca-Cola, Nestlé e Pepsi
Secondo Greenpeace, dalla catalogazione di 476 mila rifiuti in plastica, grazie a 72 mila volontari, è emersa la massima criticità per le confezioni monouso.