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Perchè Mondadori ha venduto Bompiani

Mondadori ha ceduto Bompiani per rispettare quanto prescritto dall’Autorità garante della concorrenza. Proviamo a capire qualcosa in più Rivoluzione nel mondo dell’editoria italiana. Mondadori cede Bompiani a Giunti Editore, casa editrice Toscana, per 16.5 milioni di euro. Un prezzo comprensivo di 5,3 milioni relativi alle proprietà, che passano in mano all’acquirente. Si tratta di una cessione…

Mondadori ha ceduto Bompiani per rispettare quanto prescritto dall’Autorità garante della concorrenza. Proviamo a capire qualcosa in più

Rivoluzione nel mondo dell’editoria italiana. Mondadori cede Bompiani a Giunti Editore, casa editrice Toscana, per 16.5 milioni di euro. Un prezzo comprensivo di 5,3 milioni relativi alle proprietà, che passano in mano all’acquirente. Si tratta di una cessione importante (e costretta): ora Giunti, imprenditore di nicchia, entra nel club dei colossi italiani dell’editoria. Interessati all’acquisto di Bompiani vi erano altri grandi big internazionali, come Amazon, ma l’azienda Toscana ha vinto.

Il cda di Arnoldo Mondadori Editore ha anche dato il via libera alla fusione tra la casa di Segrate e Banzai.

I numeri di Bompiani

Non è certo una società in crisi Bompiani. La previsione per l’esercizio 2016, infatti, stima ricavi per 15,3 milioni e un ebitda normalizzato di circa 1,3 milioni. Al 30 giugno 2016 Bompiani detiene una quota dell’1,8% nel mercato trade.

Anche Giunti Editore ha una sua lunga e storica tradizione. Il gruppo nel 2015, grazie al lavoro delle case editrici e della catena di librerie a marchio Giunti al Punto (190 in tutta Italia) ha registrato un fatturato consolidato di 198 milioni di euro.

Perchè Mondadori ha dovuto cedere Bompiani

MondadoriNon si tratta di una cessione, come spesso accade sul mercato, dovuta a problemi economici, ma di qualcosa di dovuto. La cessione, infatti, è stata fatta per aderire a quanto prescritto dall’Autorità garante della concorrenza in occasione dell’acquisizione di Rcs Libri. Vi spieghiamo.

Dopo mesi di trattative, lo scorso anno, il consiglio di amministrazione del gruppo Rcs ha dato il via libera alle vendita della Rizzoli Libri alla Mondadori, per una cifra pari a 127,5 milioni. Unico scoglio da superare, perchè la trattativa non si arenasse, era l’Antitrust: la fusione, infatti, avrebbe dato vita al nuovo gigante del mercato dell’editoria libraria, con una quota di mercato pari al 38%.

Per ottenere il via libera, Mondadori ha dovuto cedere Bompiani e Marsilio.

Mondadori: il cda dà ok per fusione con Banzai

Nella giornata del 29 Settembre è arrivato anche il via libera, del cda Mondadori, alla fusione per  incorporazione della controllata Banzai Media in Arnoldo Mondadori Editore. L’operazione fa di Mondadori il primo editore digitale italiano, con oltre 8,9 milioni di utenti unici già attivi e alcuni siti di particolare rilevanza nel mercato italiano come PianetaDonna, Giallo Zafferano, Studenti.it e Mypersonaltrainer.

L’operazione è volta a realizzare la piena integrazione delle attività di Banzai Media, i cui brand manterranno autonomo e distinto il proprio valore – con le digital properties dell’area Periodici Italia”, si legge in una nota diffusa dalla casa di Segrate. “Sarà quindi possibile creare una gamma di offerta unificata, in grado di proporsi da leader sia verso gli investitori pubblicitari sia verso gli utenti con un miglioramento del time to market, mettendo a fattor comune tutti gli asset e know how reciproci e usufruendo di processi gestionali più rapidi ed efficaci”.

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