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Manovra

Una legge contro le fatturazioni a 28 giorni

Multe che vanno da 500.000 a 5.000.000 di euro per gli operatori di telefonia fissa e pay tv che fatturano a 28 giorni. Nuova legge allo studio   Mettere al bando le bollette a 28 giorni degli operatori di telefonia fissa e pay tv e tornare a quelle mensile. É questo lo scopo di una…

Multe che vanno da 500.000 a 5.000.000 di euro per gli operatori di telefonia fissa e pay tv che fatturano a 28 giorni. Nuova legge allo studio

 

Mettere al bando le bollette a 28 giorni degli operatori di telefonia fissa e pay tv e tornare a quelle mensile. É questo lo scopo di una proposta di legge che potrebbe finire nella legge di Bilancio, presentata dal vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, Alessia Morani. Sull’argomento era intervenuta anche Agcom, stabilendo che la fattura deve essere mensile nel caso del telefono fisso.

Il testo introduce l’obbligo della fatturazione dei servizi su base mensile; dispone un irrobustimento dei poteri di vigilanza da parte delle competenti Autorità; un aumento delle sanzioni da queste ultime comminabili e la restituzione delle somme indebitamente percepite da parte degli operatori in caso di violazione dell’obbligo di cadenza mensile. Infine, limita la possibilità di modificare, da parte delle aziende di comunicazione elettronica, in modo unilaterale le condizioni contrattuali: le modifiche unilaterali saranno ammesse solo con un giustificato motivo obbiettivo”, ha spiegato la vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, Alessia Morani.

skyE ancora. La nuova norma modifica la legge del 1995 sui servizi di pubblica utilità. “Proponiamo una rimodulazione delle sanzioni e un loro aggiornamento, visto che in vent’anni gli introiti delle compagnie sono significativamente saliti e oggi le sanzioni non fungono più da deterrente”, ha affermato Alessia Morani. Chi vigila sul rispetto della periodicità della fatturazione potrà infliggere multe da 500.000 a 5.000.000 di euro, mentre si “dispone a carico dell’operatore sanzionato il pagamento di un indennizzo forfetario, non inferiore ad euro 50, in favore di ciascun utente interessato dalla illegittima fatturazione”.

La norma piace alle associazioni dei consumatori. “Bene, ottima iniziativa. Ora il Parlamento approvi la legge con altrettanta rapidità” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

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