Il deprezzamento della sterlina, causato dalla Brexit, fa crollare i conti della compagnia aerea low cost EasyJet
La Brexit, l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, fa le sue prime vittime. Si tratta della compagnia aerea low cost EasyJet che, per la prima volta dal 2009, chiuderà l’anno con utili in calo. La società ha annunciato che l’utile pre-tasse per l’anno che si è chiuso il 30 settembre si attesterà tra 490-495 milioni di sterline, circa il 28% in meno rispetto al 2015, un livello inferiore ai 516 milioni attesi agli analisti.

Gli effetti Brexit, comunque, non sono finiti. Il prossimo anno fiscale, secondo le previsioni, EasyJet risentirà ancora del deprezzamento della sterlina, con un impatto di 90 milioni.
I numeri di EasyJet
Dicevamo, l’anno si chiude in negativo. La compagnia aerea registra un utile pre-tasse, per l’anno che si è chiuso il 30 settembre, intorno ai 490-495 milioni di sterline, circa il 28% in meno rispetto al 2015, un livello inferiore ai 516 milioni attesi agli analisti.
A consolare la compagnia, il fatto che, la società ha registrato a settembre 2016 un aumento dei passeggeri del 5,2 per cento a 6,96 milioni di passeggeri, da 6,61 milioni di passeggeri nello stesso mese dello scorso anno. Cala del 2%, invece, il fattore di carico (numero di passeggeri proporzionalmente al numero di posti disponibili per i passeggeri).
“Siamo stati sproporzionatamente colpiti dagli eventi straordinari di quest’anno” ha dichiarato la ceo di EasyJet Carolyn McCall in una nota.





