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Perché eBay lascia PayPal e sceglie Adyen

Il colosso delle aste online sceglie un nuovo partner per l’elaborazione dei pagamenti. Metterà in cassa 2 miliardi di dollari e competerà meglio con la cinese Alibaba. L’approfondimento di Patrizia Licata Si scioglie uno dei sodalizi storici del mondo online: eBay ha annunciato che dal 2020 PayPal non sarà più il suo gestore dei pagamenti…

Il colosso delle aste online sceglie un nuovo partner per l’elaborazione dei pagamenti. Metterà in cassa 2 miliardi di dollari e competerà meglio con la cinese Alibaba. L’approfondimento di Patrizia Licata

Si scioglie uno dei sodalizi storici del mondo online: eBay ha annunciato che dal 2020 PayPal non sarà più il suo gestore dei pagamenti back-end (l’elaborazione “dietro le quinte” dei processi di pagamento ai venditori) e diventerà solo una delle opzioni per i pagamenti front-end, quelli effettuati da chi compra su eBay. Gradualmente, ma già dalla seconda metà di quest’anno, il compito finora affidato a PayPal sul back-end sarà spostato verso un nuovo partner, la società olandese Adyen, che eBay definisce “un provider con scala globale, vasta esperienza e una piattaforma tecnologica flessibile e scalabile”.

Passaggio di consegne nel 2020

Adyen, sede ad Amsterdam, capitali che arrivano da investitori della Silicon Valley e clienti che includono Uber, Netflix e Spotify, si concentra esclusivamente sulla fornitura di servizi di pagamento back-end: non vedremo dunque su eBay un’icona Adyen, ma l’azienda olandese, che supporta 200 metodi di pagamento e 150 valute, diventerà entro metà 2020 il fornitore primario dei sistemi di elaborazione dei pagamenti effettuati su eBay nel mondo. PayPal resterà una delle modalità di pagamento per chi compra su eBay, ma la sua iconcina scivolerà in basso. E a luglio 2023 anche questa partnership arriverà a conclusione.

EBay vuole il controllo dell’esperienza utente

shopping onlinePer eBay la scelta di lasciare PayPal è dettata dal bisogno di riassumere il controllo dell’esperienza di check-out sul suo sito, considerata cruciale per attrarre nuovi clienti e fidelizzare quelli esistenti, in linea con quanto hanno già fatto concorrenti dello shopping online come Amazon e Alibaba. “EBay intende migliorare la customer experience” gestendo direttamente i pagamenti sulla sua piattaforma, si legge nella nota ufficiale di eBay. Il colosso delle aste online “ritiene che l’intermediazione dei pagamenti abbia importanza strategica: su un mercato competitivo e in rapido cambiamento chi compra si aspetta di poter acquistare e pagare sul medesimo sito. Con eBay intermediaria dei pagamenti, chi acquista potrà completare l’intera transazione su eBay. Poiché siamo attivi su 190 mercati, continueremo a fornire opzioni di pagamento localizzate e su misura per le esigenze di chi vende e chi compra”.

Per eBay c’è un altro rilevante vantaggio in vista: l’addio a PayPal significa 2 miliardi di dollari di fatturato aggiuntivo, perché dal 2020 i venditori presenti sui siti globali di eBay pagheranno eBay per la gestione dei pagamenti, mentre oggi è PayPal a incassare quei soldi.

Che succede a PayPal

Sono cattive notizie per PayPal, diventata principale payments provider di eBay nel 2003, pochi mesi dopo essere stata acquisita dal gigante del commercio elettronico con un deal da 1,5 miliardi di dollari. Le due aziende si sono separate a luglio 2015, ma hanno firmato un accordo di cooperazione valido per cinque anni. Nel 2014, poco prima dello spin-off, eBay rappresentava più del 30% del fatturato di PayPal e più del 50% dei suoi utili.

PayPal ha diversificato le sue attività dopo la separazione da eBay e in effetti utili e valore del titolo hanno continuato a crescere. Tuttavia, all’annuncio dell’accordo di eBay con Adyen, il prezzo delle azioni PayPal è sceso dell’8,5%, mentre quelle di eBay sono balzate del 14%. Benché il volume d’affari di PayPal oggi sia meno dipendente da eBay, gli utili restano legati alla partnership col colosso delle aste online proprio per i termini concordati al momento dello spin-off, ha fatto notare Gil Luria, analista di D.A. Davidson & Co., su Bloomberg. Gli analisti non si aspettavano la fine della cooperazione tra eBay e PayPal e la scelta di Adyen crea tra l’altro un nuovo, potente concorrente per PayPal. La società olandese è molto piccola (727 milioni di dollari di fatturato nel 2016) rispetto a PayPal (quasi 11 miliardi di fatturato), ma il contratto con eBay le dà una visibilità decisiva, e proprio mentre prepara l’Ipo. Secondo Bloomberg, Adyen varrebbe fra 5 e 10 miliardi di euro e potrebbe raccogliere sul mercato azionario fino a 1 miliardo di dollari.

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