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E-commerce, Vinitaly: Alibaba volano per il vino italiano

L’export del vino italiano potrà contare su Alibaba, la piattaforma cinese di e-commerce Alibaba proverà a far volare l’export dei vini italiani: è questo, in breve, il significato della presenza di Jack Ma, fondatore della piattaforma cinese di e-commerce al cinquantesimo Vinitaly di Verona. L’imprenditore cinese ha partecipato ad un dibattito, con il Presidente del…

L’export del vino italiano potrà contare su Alibaba, la piattaforma cinese di e-commerce

Alibaba proverà a far volare l’export dei vini italiani: è questo, in breve, il significato della presenza di Jack Ma, fondatore della piattaforma cinese di e-commerce al cinquantesimo Vinitaly di Verona. L’imprenditore cinese ha partecipato ad un dibattito, con il Presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, incentrato sulle potenzialità e sul futuro dell’e-commerce.
“Al mondo ci sono 2 miliardi di persone nate dopo gli anni ’80. Molte di queste sono in Cina e hanno una grande voglia di Italia e di prodotti di qualità italiani. Non sempre, o forse non ancora, possono venire loro in Italia. Per questo dovete andare voi in Cina. Alibaba e il commercio online vi offrono questa possibilità”, ha spiegato Jack Ma durante il Vinitaly.

L’e-commerce può rappresentare una chance per le piccole imprese che da sole non riuscirebbero ad imporsi in mercati così distanti (e non solo geograficamente).

Vino: l’export in Cina, oggi e le potenzialità dell’e-commerce

Ad oggi, il vino italiano detiene in Cina una quota di mercato di appena il 6% (contro il 55% del vino francese). Nella classifica di Alibaba per ora c’è solo un vino italiano tra i 30 più venduti.

L’impegno della piattaforma cinese, ora, potrà fare la differenza. Il vino italiano potrà contare sulla rete di Alibaba (90 negozi virtuali dedicati), con un mercato potenziale stimato da Jack Ma di 700 milioni di dollari (già vende bottiglie per 500 milioni). Numeri non proprio di poco conto. L’intesa Italia-Cina potrebbe portare al raggiungimento degli obiettivi di export che si è prefissati il Governo: raggiungere entro il 2020 un fatturato all’estero di 50 miliardi di euro per l’intero food made in Italy e di 7,5 per il solo vino.

Alibaba

“L’e-commerce è la nostra sfida del futuro. Esportiamo già per 5,4 miliardi l’anno, ma si può fare molto di più. Noi abbiamo portato a Verona mille buyer in più rispetto al 2015″, ha spiegato il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, ad OperaWine.

Alibaba: garantiremo la protezione dei marchi

L’e-commerce non metterà in pericolo i nostri vini: le aziende non dovranno temere la minaccia dei falsi. “Voglio chiarire un punto: noi non amiamo i falsari e i contraffattori. Solo lo scorso anno abbiamo contribuito a farne arrestare 700. Anche per questo confermo che noi siamo i migliori alleati dei produttori italiani. Anche per il rispetto della legalità e non solo per l’incremento dei fatturati”, ha affermato Jack Ma.

Alibaba: è il più grande retailer del mondo

Non si tratta di un aiuto qualsiasi: l’export italiano potrà contare sul più grande retailer del mondo. I numeri del gigante asiatico hanno superato quelli dell’americano WalMart.  Al 21 marzo 2016 Alibaba aveva superato i tremila miliardi di yuan di vendite, una cifra pari a 475,89 miliardi di dollari. “Ci abbiamo messo tredici anni per dimostrare il potere di un modello di business differente dai retailer di mattoni”, si legge in una nota di Alibaba, ripresa dal quotidiano China Daily. Ora si punta ad arrivare a un volume di vendite di seimila miliardi di yuan all’anno entro il 2020.

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