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Daigou, il nuovo modello di e-commerce

Daigou è il nuovo metodo, tutto cinese, di comprare prodotti di lusso: ecco il nuovo modello di e-commerce Semplice, economico e comodo. Il nuovo modo di comprare prodotti di lusso, in Cina, ha un nome: si chiama Daigou, che in cinese significa letteralmente “comprare per conto di terzi”. Acquistare oggetti di lusso in Cina è…

Daigou è il nuovo metodo, tutto cinese, di comprare prodotti di lusso: ecco il nuovo modello di e-commerce

Semplice, economico e comodo. Il nuovo modo di comprare prodotti di lusso, in Cina, ha un nome: si chiama Daigou, che in cinese significa letteralmente “comprare per conto di terzi”.

Acquistare oggetti di lusso in Cina è cosa per pochi, viste le tasse che la Repubblica popolare impone sui beni (i prezzi di orologi, cosmetici, borse e vestiti sono infatti maggiorati del 20 per cento, per esempio). Per aggirare la maggiorazione e ottenere lo stesso prodotto ad un prezzo inferiore moti cinesi chiedono ai propri connazionali all’estero di acquistarli per loro e inviarli. Tutto avviene su internet: scelta, ordine e pagamento. Un vero e-commerce: dopo aver acquistato è possibile farsi spedire i prodotti direttamente a casa o in un punto raccolta dove poi i clienti dovevano recarsi personalmente a ritirarli. Il successo del sistema Daigou è dovuto anche alla sfiducia che la nascente classe media ha per i prodotti “made in China”.

A dirla tutta, l’usanza di acquistare prodotti all’estero da vendere poi nel proprio Paese di origine non è qualcosa che è stato scoperto con l’avvento di internet. “E ‘vero che daigou è un fenomeno recente, ma da tempo, molti turisti cinesi vanno negli Stati Uniti con l’obiettivo di acquistare prodotti dai centri commerciali in loco, da vendere in Cina”, ha affermato alla BBC William Yu, un economista presso l’Università della California, Los Angeles.

Nel 2015, le vendite di beni di lusso attraverso il sistema daigou si sono attestata intorno agli 8 milioni di dollari. É difficile trovare statistiche accurate, perché si tratta di una economia informale.

Ad alimentare il sistema daigou sono soprattutto gli studenti: Jennifer Zhong, studentessa cinese che vive a Los Angeles, in California, ha migliaia di seguaci su Weibo e riceve tantissimi ordini giornalieri.

Il governo cinese contro il sistema daigou

Per limitare l’espansione del sistema daigou, il Ministero cinese delle Finanze ha annunciato nel mese di dicembre un calo delle tasse di importazione, abbassando le imposte su circa 800 prodotti importati, tra cui borse, abbigliamento, occhiali da sole, abbigliamento e scarpe sportive.

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Quanto vale l’E-commerce in Cina

Il successo di daigou va di pari passo con l’esplosione del commercio online. Ad oggi, sono otre 240 milioni i cinesi che si affidano all’e-commerce, alimentando un mercato che vende in media 48mila prodotti al minuto. E il numero di coloro che preferiscono fare shopping dalla poltrona di casa è destinato a crescere ancora. Alcuni analisi recenti sostengono che nel giro di due anni il volume dell’e-commerce cinese supererà quello statunitense. Per il ministero del Commercio cinese il sorpasso arriverà molto prima, addirittura entro al fine dell’anno.

Secondo McKinsey entro il 2020 il boom raggiungerà il suo massimo, con un volume che si aggirerà tra i 420 miliardi e i 650 miliardi di dollari.

Quali i migliori siti di e-commerce cinesi?

Aliexpress. Si tratta di uno store cinese online, simile ad ebay, che connette compagnie di esportazione all’ingrosso, sopratutto cinesi, a importatori provenienti da ogni parte del mondo. Il sito è sicuro e affidabile, e permette pagamenti con rimborso totale o parziale. La piattaforma commerciale appartiene all’Alibaba Group.

Alibaba. E’ un portale, business to business, che mette in contatto aziende manifatturiere, sopratutto cinesi, a importatori provenienti da ogni parte del mondo. L’aziendaha fatto registrare un aumento di fatturato del 32% nell’ultimo trimestre 2015. Il balzo del fatturato, superiore alle attese, è dovuto all’aumento degli utenti e delle vendite mobile (+192% nei tre mesi). Alibaba ha messo a segno profitti più che raddoppiati: il colosso cinese dell’e-commerce, ha chiuso l’ultimo trimestre 2015 con un utile netto a 12,5 miliardi di yuan, superando le stime degli analisti che davano una media di 10,3 miliardi. Escludendo le voci straordinarie, l’utile è stato di 99 centesimi per azione. Il fatturato è quindi aumentato del 32%, a 5,33 miliardi.

Honorbuy. Cliccatissimo da chi deve acquistare smartphone di origine cinese (Xiaomi, OnePlus, Meizu, Huawei, Letv etc.) o gadget tecnologici (Mi-Band, accessori per Xiaomi) e di pezzi di ricambio. È possibile acquistare con Paypal, ma sono disponibili anche altri metodi, come bonifico bancario e carta di credito standard.

Ibuygou. È uno store cinese dedicato a chi è appassionato agli smartphone provenienti dall’estremo oriente e a tutte le tecnologie cinesi. I prezzi sono tra i più bassi del Web, ed è possibile pagare con PayPal.

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