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Airbnb: le nuove regole di Londra faranno perdere 400 milioni di dollari all’azienda Usa

I cittadini di Londra possono affittare la propria casa su Airbnb per un massimo di 90 giorni all’anno. La cosa farà perdere al’azienda ben 400 milioni di dollari La crescita di Airbnb potrebbe presto subire un arresto. Almeno per quanto riguarda il mercato londinese, dove la società di affitti online deve fare i conti con…

I cittadini di Londra possono affittare la propria casa su Airbnb per un massimo di 90 giorni all’anno. La cosa farà perdere al’azienda ben 400 milioni di dollari
La crescita di Airbnb potrebbe presto subire un arresto. Almeno per quanto riguarda il mercato londinese, dove la società di affitti online deve fare i conti con le nuove regole, che impongono ai cittadini di affittare la propria casa tramite piattaforma per un massimo di 90 giorni all’anno. Secondo le stime del Financial Times, infatti, le norme dovrebbe costare alla società di San Francisco ben 400milioni di dollari.

AirbnbAllTheRoom aveva previsto che Airbnb avrebbe visto crescere i suoi introiti londinesi, senza regole, da 600 milioni di dollari a 1.24 miliardi di dollari nel 2017. Il tetto agli affitti, però, impone nuove stime e nuovi numeri: Airbnb crescerà sul mercato inglese “solo” fino a 812 milioni di dollari.

Nel 2016, infatti, quasi la metà degli affitti prenotati nel 2016 sarebbero non ci sarebbero stati se l’azienda di San Francisco avesse dovuto far rispettare il limite di 90 giorni all’anno. Ora, l’imposizione del limite, farà sicuramente calare gli affitti. Secondo il Financial Times, nel corso del 2017, Airbnb riceverà un terzo in meno di prenotazioni rispetto alle previsioni.

Non solo Londra tra i problemi di Airbnb

Fondata nel 2008 in California, Airbnb è cresciuta a dismisura negli ultimi anni, conquistando i mercati mondiali e imponendosi come alternativa valida all’economia tradizionale di settore. Ad oggi la società offre ben 2 milioni di alloggi in 34 mila città del mondo, è presente in 191 paesi e la sua ambizione non si arresta (pretso permetterà di prenotare anche i voli).

Ma la casa di San Francisco non ha certo vita facile. E Londra è solo uno dei suoi tanti problemi. Mentre in Cina, infatti, l’azienda americana cerca di stringere collaborazioni con le società locali, accaparrandosi il favore del Governo, Airbnb deve fare i conti con numerose amministrazioni contrarie alla piattaforma degli affitti.

A San Francisco, città natale della startup, un tribunale ha convalidato delle norme che potrebbero imporre delle pesanti multe al sito, mentre la città di New York ha deciso di limitare gli affitti a breve termine e di permettere ai proprietari di casa di affittare solo uno dei propri appartamenti. Norme che possono limitare l’operato di Airbnb, però, ci sono anche a Los Angeles, Miami Beach, Portland, Barcellona, Berlino e Parigi.

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