OpenAI a lavoro sull’intelligenza artificiale generativa per l’esercito statunitense.
Il produttore di ChatGPT guidato da Sam Altman si è aggiudicato un contratto da 200 milioni di dollari per fornire al Dipartimento della Difesa (DoD) degli Stati Uniti strumenti di intelligenza artificiale. Lo ha annunciato ieri il Pentagono in una nota.
“In base a questo contratto, l’azienda svilupperà prototipi di capacità di intelligenza artificiale all’avanguardia per affrontare sfide critiche per la sicurezza nazionale, sia in ambito bellico che aziendale”, ha dichiarato il Pentagono.
L’annuncio non sorprende dal momento che già lo scorso dicembre OpenAI ha annunciato una partnership con la startup tecnologica per la difesa Anduril per implementare sistemi di intelligenza artificiale avanzati per “missioni di sicurezza nazionale”.
Grandi aziende tecnologiche come OpenAI, Meta e Palantir – quest’ultima fondata da Peter Thiel e specializzata in soluzioni di difesa basate sull’intelligenza artificiale – stanno offrendo sempre più frequentemente i loro strumenti alle forze armate statunitensi.
Nel frattempo, secondo Altman l’IA potrebbe già aver superato l’intelligenza umana.
Tutti i dettagli.
INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL SERVIZIO DELLA DIFESA
In base al contratto aggiudicato dal DoD, l’azienda sviluppatrice di ChatGpt, “svilupperà prototipi di capacità di intelligenza artificiale all’avanguardia per affrontare sfide critiche per la sicurezza nazionale, sia in ambito bellico che aziendale”.
Il programma con il dipartimento della Difesa è la prima partnership nell’ambito dell’iniziativa della startup volta a mettere l’intelligenza artificiale al servizio dei governi, secondo OpenAI.
La società intende dimostrare come l’intelligenza artificiale all’avanguardia possa migliorare notevolmente le operazioni amministrative, ad esempio l’accesso all’assistenza sanitaria da parte dei militari e le difese informatiche, ha affermato la startup in un post.
IL CONTRATTO CON IL PENTAGONO
Il lavoro di OpenAI per l’esercito sarà svolto principalmente a Washington e nelle sue vicinanze, con una data di completamento stimata per luglio 2026, ha dichiarato il Pentagono.
Tutto l’utilizzo dell’intelligenza artificiale in ambito militare sarà conforme alle linee guida di OpenAI, secondo la startup guidata da Altman.
OPENAI FOR GOVERNMENT
Sempre nel post sul blog, OpenAI ha affermato che il contratto rappresenta il primo accordo di una nuova iniziativa denominata OpenAI for Government, che include il prodotto ChatGPT Gov già esistente. OpenAI for Government fornirà agli enti governativi statunitensi l’accesso a modelli di intelligenza artificiale personalizzati per la sicurezza nazionale, il supporto e le informazioni sulla roadmap dei prodotti.
Secondo l’azienda OpenAI for Government, consolida gli “sforzi esistenti per fornire la nostra tecnologia al governo statunitense, inclusi clienti e partnership annunciati in precedenza, nonché il nostro prodotto ChatGPT Gov, sotto un’unica egida, mentre espandiamo questo lavoro”.
In particolare, OpenAI for Government integrerà le partnership della società con gli U.S. National Labs, l’Air Force Research Laboratory, la NASA, il NIH e il Tesoro.
LA CORSA ALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE NEL SETTORE MILITARE
Di recente partnership AI-difesa si stanno diffondendo, come osservava tempo fa Axios.
L’ultima mossa arriva nel mezzo di una gara tra gli Stati Uniti, i suoi alleati e la Cina per sviluppare armi controllate dall’intelligenza artificiale che funzioneranno in modo autonomo, tra cui navi da guerra e jet da combattimento.
Lo scorso novembre il rivale di OpenAI Anthropic ha stretto una partnership con Palantir per rendere disponibili i modelli Claude di Anthropic alle agenzie di intelligence e difesa degli Stati Uniti. Sempre a inizio novembre il colosso social di Menlo Park ha cambiato politica per aprire Llama al governo degli Stati Uniti per “applicazioni di sicurezza nazionale”. Tra gli appaltatori governativi a cui Meta sta aprendo Llama ci sono anche Amazon Web Services, Lockheed Martin, Microsoft, Palantir e Anduril appunto.
A dicembre Anduril ha ricevuto un contratto da 100 milioni di dollari nel settore della difesa e lo scorso maggio ha annunciato che sta collaborando con Meta, colosso tech fondato da Mark Zuckerberg, su una gamma di prodotti XR integrati, progettati specificamente per i soldati americani.
I PROGRESSI DELL’IA E L’ATTENZIONE DI OPENAI
Nel frattepo, “L’intelligenza artificiale potrebbe aver già superato l’intelligenza umana”. Lo ha affermato la scorsa settimana il ceo di OpenAI, Sam Altman. In un post, ripreso da MarketWatch, Altman ha spiegato che “i robot non camminano ancora per le strade, né la maggior parte di noi parla con l’intelligenza artificiale tutto il giorno. Le persone muoiono ancora di malattie, non possiamo ancora andare facilmente nello spazio e ci sono molte cose dell’universo che non comprendiamo”.
Ma l’azienda che produce ChatGpt ha affermato che i sistemi attualmente in uso sono più intelligenti delle persone sotto molti aspetti. “Centinaia di milioni di persone si affidano all’AI ogni giorno e per compiti sempre più importanti; una piccola nuova capacità può creare un impatto enormemente positivo; un piccolo disallineamento moltiplicato per centinaia di milioni di persone può causare un impatto molto negativo”, ha affermato.
Chissà come si rifletterà tutto questo nel settore militare con le relative implicazioni etiche e di sicurezza. Come ricorda Bloomberg, negli ultimi mesi, OpenAI ha dichiarato di voler sviluppare strumenti di intelligenza artificiale che rispettino i valori democratici. La startup di intelligenza artificiale ha inoltre nominato un ex alto funzionario del Pentagono alla guida del team per la politica di sicurezza nazionale e ha aggiunto al consiglio di amministrazione l‘ex capo della National Security Agency Paul Nakasone.