La crisi di Volkswagen rischia di essere un duro colpo per l’economia tedesca e un colpo ancora più duro per l’orgoglio, col Gruppo di Wolfsburg che starebbe meditando seriamente di trasferire la produzione dei suoi modelli più iconici al di fuori dei propri confini.
DALLA POLONIA AL MESSICO, TUTTI I TRASLOCHI DI VOLKSWAGEN
Secondo i media tedeschi la dirigenza si starebbe convincendo dell’opportunità di traslocare la produzione del cosiddetto Bulli elettrico – nome ufficiale ID.Buzz – da Hannover ai suoi stabilimenti polacchi. Il motivo? Continuare a realizzarlo in Germania fa sì che i prezzi di listino eccessivamente elevati non ne consentano la vendita.
Una decisione che lascia interdetto in patria ben più di un osservatore, non solo perché il van Volkswagen è un simbolo e lo stabilimento della Bassa Sassonia è stato profondamente ristrutturato per produrlo, ma anche perché traslocare altrove questo costoso furgoncino elettrico significherebbe ipotecare il futuro stesso del sito tedesco.
VW GUARDA AL MESSICO?
Ma non è la sola notizia a far tremare i polsi dei tedeschi. Indiscrezioni di stampa del quotidiano Handelsblatt rimbalzate anche su altri organi di informazione hanno anticipato che sarebbe stata presa in esame da parte dei vertici la possibilità che la produzione di un’altra vettura iconica, ovvero la Golf, venga trasferita dalla sua sede storica a Wolfsburg all’impianto messicano di Puebla.
E se al momento Volkswagen non commenta, tutto ciò è bastato a far esclamare al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, durante un’audizione presso le Commissioni Attività produttive della Camera e Industria del Senato, che un simile scenario se si traducesse in realtà sarebbe prova che l’industria dell’auto del Vecchio continente “sta collassando”.
PUEBLA NUOVA CASA DELLA GOLF?
Costruito su una superficie di 300 ettari, lo stabilimento Volkswagen di Puebla è la più grande fabbrica di automobili del Messico e anche uno dei più grandi stabilimenti del Gruppo Volkswagen al mondo.
Qui si svolgono tutti i processi produttivi necessari, tra cui lo stampaggio di parti della carrozzeria e la produzione di componenti. In Messico i tedeschi producono modelli come: Jetta, Tiguan Long Version e Taos. Nel 2023, Volkswagen Mexico ha prodotto 349.227 veicoli e nel Paese Volkswagen attualmente impiega 13mila lavoratori.
UNA CASA SENZA SIMBOLI?
E mentre sui quotidiani tedeschi si ricorda come proprio la Golf, arrivata all’ottava generazione, ha consentito all’azienda di Wolfsburg di chiudere la pesante crisi nei primi anni ’70 imponendosi come successo commerciale nel difficile periodo post – Maggiolino, il gruppo Volkswagen prova a riaccendere un barlume di speranza comunicando ed enfatizzando sui media l’avvio dell’assemblaggio del nuovo suv Tayron proprio a Wolfsburg, sulla stessa linea di produzione della Tiguan.
LA PROSSIMA SETTIMANA NUOVO ROUND SINDACATI – DIRIGENZA
Sempre a Wolfsburg, dove il marchio ha il proprio quartier generale, sarebbe dovuto anche sorgere il mega polo hi-tech per la mobilità elettrica il cui cantiere è stato congelato dalla spending review (sarebbe costato non meno di 800 milioni di euro) in atto.
E proprio sulla portata della spending review, fallito il quarto incontro del 9 dicembre tra la dirigenza e i rappresentanti dei lavoratori, si continuerà a trattare. Le parti torneranno a sedersi al tavolo nella settimana del 16 dicembre: intanto i lavoratori hanno ottenuto l’appoggio del Cancelliere Olaf Scholz sebbene con le sue ultime dichiarazioni il capo del governo abbia pure fatto intendere che sarà Volkswagen a dover pagare per mantenere gli attuali livelli occupazionali, dunque non sarebbero previsti salvataggi pubblici.