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Dpcm Conte

Trasporto pubblico locale, tutti i tamponamenti fra governo e regioni

Trasporto pubblico locale: le parole del premier Conte, le critiche dei presidenti delle Regioni del nord e l'intervento in Parlamento del ministro De Micheli

 

Tamponamenti in corso tra le Regioni del nord ed il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che nel corso della sua informativa alla Camera, sull’ultimo dpcm, ha sottolineato, ammettendo tutte le difficoltà del trasporto pubblico locale, che i governatori finora abbiano utilizzato solo “120 milioni dei 300” messi sul piatto dal Governo giallorosso.

Queste parole hanno fatto infuriare Lombardia. Piemonte, Liguria e Friuli Venezia Giulia, che hanno rispedito le accuse al mittente.

Tutti i dettagli.

LE PAROLE DI GIUSEPPE CONTE

Partiamo dalle parole di Giuseppe Conte. “È evidente che ci sia un’oggettiva difficoltà di assicurare che le misure di sicurezza e distanziamento siano rispettate nel corso dell’intera giornata. Le restrizioni adottate sono finalizzate ad alleggerire i flussi, il Mit sta valutando l’incremento del numero di corse negli orari in cui l’afflusso è maggiore”, ha detto il premier nel corso della sua informativa alla Camera.

LE RESPONSABILITA’ DELLE REGIONI

Ma Conte rimbalza alle Regioni parte (o tutte?) le responsabilità di questa difficoltà, sostenendo che le regioni finora abbiano utilizzato solo “120 milioni dei 300” messi a disposizione per rafforzare il trasporto pubblico locale, aggiungendo che “Con i decreti Rilancio e Semplificazione abbiamo anche previsto di poter ricorrere a taxi e ncc oltre ad aver introdotto procedure semplificate per servizi aggiuntivi”.

LE CONFERME DELLA DE MICHELI

A conferma delle parole di Giuseppe Conte sono arrivate anche quelle della ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, intervenuta in audizione alla Camera: i governatori “hanno confermato di aver già provveduto a incrementare i mezzi per le tratte di maggior domanda utilizzando 120 dei 300 milioni messi a disposizione dal governo, che hanno consentito l’utilizzo, e la messa in linea, di 2mila mezzi di trasporto privati aggiuntivi“, ha spiegato la De Micheli.

E la ministra ha anche aggiunto che gli enti locali hanno inoltre “confermato di aver potenziato i controlli, da parte del personale, soprattutto sulle banchine, dove nella nostra attività ispettiva abbiamo verificato esserci maggiore criticità”

“Sono tutti consapevoli che sono ancora disponibili, da qui alla fine dell’anno, 180 milioni di euro. Credo che sia bene, prima di tutto, completare l’utilizzo delle risorse messe a disposizione per poi, nel 2021, incrementarle ulteriormente”, ha aggiunto la De Micheli.

LE REGIONI DEL NORD: E’ GRAVE SCARICARE LE RESPONSABILITA’ A NOI

Le parole di Conte e della De Micheli, però, hanno fatto infuriare le regioni del nord (Lombardia, Liguria, Piemonte, Veneto e Friuli Venezia Giulia), che non hanno tardato a rispondere alle parole del premier Giuseppe Conte: “È gravissimo che il presidente del Consiglio e il ministro competente cerchino di scaricare le proprie responsabilità sulle Regioni. Inizino invece a erogare le risorse annunciate senza le quali il sistema Tpl non potrà stare in piedi ancora per molto”, hanno scritto in una nota congiunta gli assessori ai trasporti Claudia Maria Terzi (Lombardia), Marco Gabusi (Piemonte), Giovanni Berrino (Liguria) e Graziano Pizzimenti (Friuli Venezia Giulia), che sostengono, in pratica, che dal Governo non sia arrivato nemmeno un euro.

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