skip to Main Content

Inflation Reduction Act

Tesla e Toyota alle prese con altri richiami, tutti i dettagli

Continuano le difficoltà per l'americana Tesla e la giapponese Toyota, alle prese con diversi scandali delle controllate: entrambe le Case ora dovranno far fronte a nuovi richiami delle proprie vetture. E la Cina torna a prendere di mira le telecamere di bordo delle auto elettriche di Musk

Periodo complesso per Tesla e Toyota. Due Case apparentemente diversissime tra loro – specie considerata l’avversione dell’ex Ceo Akio Toyoda, nell’ultimo anno direttore del cda, per l’auto elettrica. Il marchio texano nel corso del 2023 non solo è stato superato dai cinesi di Byd per numero di auto elettriche prodotte ma deve anche vedersela con un gran numero di richiami. Dall’altra parte del Pacifico, Toyota, tra scandali di varia natura delle sue controllate che sfociano persino nel dieselgate, al pari di Tesla è alle prese con  nuovi richiami.

I RICHIAMI STATUNITENSI DI TOYOTA

Toyota sta effettuando un richiamo di sicurezza che coinvolge diversi veicoli Toyota Tundra e Tundra Hybrid del modello 2022-2024, Sequoia del modello 2023-2024 e Lexus LX 600 del modello 2022-2024 negli Stati Uniti. Alcune parti della trasmissione, fa sapere la Casa giapponese, potrebbero non disinnestarsi immediatamente quando il veicolo viene spostato in posizione neutra.

Questo può consentire che una parte della potenza del motore continui a essere trasferita alle ruote con la conseguenza per il veicolo di avanzare inavvertitamente a bassa velocità quando si trova su una superficie piana e non vengono pigiati i freni, con conseguente aumento del rischio di incidenti. Per tutti i veicoli interessati, i concessionari Toyota e Lexus aggiorneranno il software della trasmissione senza alcun costo per i clienti. I proprietari dei veicoli coinvolti saranno informati entro la fine di aprile 2024.

Nemmeno un mese fa, il marchio nipponico aveva effettuato il richiamo di oltre 50mila auto per un difetto agli airbag forniti dall’azienda Takata, la connazionale inghiottita alcuni anni fa da uno scandalo sicurezza. Per questo sotto la lente sono finite vetture non più giovanissime: la Toyota Corolla prodotta nel 2003-2004, la Corolla Matrix del 2003-2004 e la RAV4 del 2004-2005.

I RICHIAMI CINESI DI TESLA

Dall’altra parte del Pacifico la casa automobilistica statunitense Tesla richiamerà invece 8.700 veicoli in Cina a causa di un malfunzionamento del software correlato alle telecamere posteriori. A quanto riferito dall’Amministrazione statale per la regolamentazione del mercato (Samr) della Cina, gli interventi tecnici saranno effettuati su 1.071 Model X e S importate e su 7.269 Model 3 prodotte nel Paese.

LE TESLA DEGLI ALTRI

Non è la prima volta che l’amministrazione cinese prende di mira le telecamere di Tesla. Alle vetture di Elon Musk per esempio è negato, secondo quanto riferito dal Wall Street Journal fin dal 2021, accedere in zone “sensibili”, per esempio nei quartieri in cui si riuniscono i vertici di partito.

Allo stesso modo sarebbe stato chiesto a dipendenti della pubblica amministrazione e dell’esercito di parcheggiare le proprie vetture lontano dal luogo di lavoro, nel timore che telecamere e microfoni di bordo vengano sfruttati con finalità di spionaggio.

Nel 2023 la medesima accusa è stata rinverdita dal divieto, per i proprietari di Tesla, di circolare in alcune aree di Chengdu in occasione della visita del presidente Xi Jinping per i World University Games. Ossessione cinese? E gli Usa faranno scattare medesime restrizioni per le auto elettriche di Pechino che stanno per invadere il mercato statunitense?

Back To Top