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Stellantis punta solo sulla Francia per le batterie. Sorpresa?

Stellantis ha avviato una collaborazione quinquennale con l'ente pubblico francese Cea sulla progettazione di nuove batterie per auto elettriche. Tutti i dettagli

Stellantis ha annunciato oggi l’avvio di una nuova collaborazione dalla durata di cinque anni con il Cea – un istituto di ricerca tecnologica finanziato dal governo francese – sulla progettazione di nuove batterie per i veicoli elettrici.

Più nello specifico, il programma riguarderà lo sviluppo di celle di batterie avanzate, capaci di garantire prestazioni più elevata, una maggiore durata una minore impronta carbonica; avranno anche – perlomeno nelle intenzioni – dei costi competitivi, in modo da favorire la diffusione dei veicoli elettrici: la batteria è infatti il componente più costoso di un’auto elettrica, che incide per circa il 40 per cento sul prezzo di vendita.

L’obiettivo del programma, si legge nel comunicato, “è quello di fornire a Stellantis e alle sue gigafactory in joint venture componenti per veicoli elettrici di nuova generazione più convenienti e dotati delle migliori tecnologie del settore”.

NON SOLO BATTERIE: LA COLLABORAZIONE TRA STELLANTIS E IL CEA

Oltre allo sviluppo di nuove tipologie di celle per batterie, la collaborazione tra Stellantis e il Cea riguarderà anche la ricerca su chimiche innovative, sulla modellazione delle batterie e sullo sviluppo di celle a combustibile (una tecnologia che, semplificando, combina l’idrogeno e un motore elettrico).

“Questo entusiasmante progetto combina oltre venticinque anni di esperienza nel campo delle batterie agli ioni di litio presso il Cea a beneficio di uno dei principali attori del settore automobilistico nella corsa alla mobilità elettrica”, ha dichiarato Philippe Stohr, responsabile della divisione Energia dell’istituto.

COSA FA IL CEA

Il Cea viene presentato da Stellantis come “un’importante organizzazione di ricerca che opera nell’interesse dello stato francese, della sua economia e dei suoi cittadini”. La sua funzione dichiarata, infatti, è quella di “catalizzatore e acceleratore di innovazione per l’industria francese” attraverso lo sviluppo di tecnologie d’avanguardia e ad alte prestazioni che vengono poi trasferite alle aziende tramite le sue 250 startup.

La sigla Cea sta per “Commissariat à l’énergie atomique et aux énergies alternatives”. L’istituto, fondato nel 1945, è un ente pubblico che svolge la sua attività di ricerca scientifica nei settori della difesa, dell’energia a basse emissioni (nucleare e rinnovabili), delle scienze della vita e delle tecnologie industriali. Ad aprile il Cea ha stretto un accordo di collaborazione con Newcleo, una startup italo-britannica specializzata nei piccoli reattori modulari.

Lo stato francese, attraverso la banca pubblica Bpifrance, è azionista di Stellantis con una quota del 6,1 per cento. L’azionista principale è Exor, la holding della famiglia Agnelli guidata da John Elkann, con il 14,2 per cento.

– Leggi anche: Anche sul riciclo delle batterie Stellantis snobba le aziende italiane

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