skip to Main Content

Spagna Stellantis Etanolo

Perché Stellantis accelera con l’etanolo

Stellantis per il Sud America punta sull'etanolo e prevede di lanciare 43 veicoli di otto marchi con investimenti per 3,14 miliardi di dollari

Anche Stellantis, come molti altri gruppi europei e non solo, non dismetterà la produzione dei motori endotermici per il 2035, deadline prevista dalla Ue: semplicemente la delocalizzerà in altri mercati. Del resto non sono pochi i Paesi in cui i vecchi propulsori continueranno a circolare. In questo caso, l’attenzione all’ambiente verrà garantita dalla produzione di ibridi a etanolo. Tutto questo avverrà in Sud America.

LA PRESENZA DI STELLANTIS IN SUD AMERICA IN NUMERI

Si tratta del resto di un mercato ampiamente ricettivo per il Gruppo guidato da Carlos Tavares, se si considera che là, nei 12 mesi passati, ha realizzato il 23,12% delle immatricolazioni dell’intero continente, col primo posto in Brasile, Argentina e Cile.

Nel complesso, Stellantis nel 2022 ha consegnato in America del Sud 843.000 veicoli, di cui 646.700 in Brasile, con una quota sul mercato locale del 32,9%, 116.700 in Argentina (30,7%), 46.700 in Cile (10,9%) e 33.700 negli altri paesi del continente.

Nel dettaglio, in Brasile il marchio Fiat si conferma al vertice con 430.000 unità vendute (quota 21,9%), di cui 112.463 esemplari di Fiat Strada. Di rilievo anche i risultati del city Suv Mobi (72.760 unità) e della compatta Argo (64.022 unità). Il brand Jeep ha consegnato nel 2022 in totale 137.444 mezzi (20% del mercato), con i modelli Compass e Commander a guidare la gamma.

Peugeot ha messo a segno 41.740 immatricolazioni (+41% sul 2021, e quota del 2,1%). Citroen risulta in crescita del 37%, grazie al lancio di Novo C3, immatricolata in 10.835 esemplari. Ram +81% sull’anno precedente e 5.056 consegne.

In Argentina il gruppo Stellantis nel 2022 ha consegnato 116.000 vetture e commerciali, pari al 30,7% del mercato. La più venduta è stata la compatta Cronos, prima in classifica per 30 mesi consecutivi: ha totalizzato 38.000 unità, davanti a un altro modello del gruppo, la Peugeot 208, seconda con 25.649 esemplari.

IL CARBURANTE ECONOMICO MA NON PER TUTTI

Una leadership che andrà mantenuta riservando motori a etanolo. Il carburante alternativo è noto agli automobilisti: dato che costa meno di 1 euro al litro, se ne parla ciclicamente ogni volta che il prezzo della benzina torna a salire. Non a caso il web è pieno di siti, tutorial e faq che spiegano come convertire il proprio motore tradizionale e avvertimenti sul perché convenga non farlo.

Il bioetanolo viene ricavato dalla fermentazione di biomasse e scarti vegetali. È già un componente presente nella benzina in diverse percentuali, di solito varia tra il 5 e il 10%, tuttavia, vi sono anche carburanti, come l’E85, composti all’85% da etanolo e dal restante 15% di benzina. Tuttavia è tristemente noto per essere altamente corrosivo: senza un motore ad hoc, l’uso sconsiderato può causare danni irrimediabili all’auto e all’ambiente.

L’ESPERIMENTO FIAT IN BRASILE

Anche per questo Fiat, guarda caso per il mercato sudamericano, fin dal 2006 sviluppò Tetrafuel, un 4 cilindri per la Fiat Siena indirizzato al Brasile. Permetteva di essere alimentato con tre varianti della benzina: metano, miscela di benzina ed etanolo o etanolo di origine vegetale, che in Sudamerica è uno dei carburanti alternativi più utilizzati. Il nuovo progetto sembra ora essere il naturale erede di questi esperimenti, cessati esattamente 11 anni fa, nel 2012.

STELLANTIS PUNTA SULL’ETANOLO

Il CEO dell’azienda in Sud America, Antonio Filosa ha affermato che lo stato di Minas Gerais sarà l’epicentro delle auto ibride a etanolo per Stellantis, che ha tre stabilimenti in Brasile, due in Argentina e un’associazione industriale in Uruguay.

Filosa ha anche detto che prevede di lanciare un totale di 43 veicoli di otto diversi marchi nella regione nel periodo 2021-2025, con investimenti previsti di oltre 16 miliardi di reais (circa 3,14 miliardi di dollari). Il Sud America tuttavia fa gola anche ai marchi asiatici: in Brasile sono presenti la giapponese Toyota e la cinese Chery, e molto presto potrebbe arrivare la connazionale BYD Co Ltd.

Back To Top