Roma, Napoli e Torino sono le tre capofila del progetto finanziato con fondi del PNRR che vuole integrare più modalità di trasporto, come e-bike, autobus, car sharing, trasporto pubblico e privato, attraverso “piattaforme digitali di intermediazione”, che combinano varie funzionalità e garantiscono diverse alternative di viaggio. La finalità del progetto MaaS è permettere agli utenti possono pianificare, prenotare e pagare più servizi in base alle proprie esigenze.
MOBILITY AS SERVICE: IL PROGETTO DA 40 MILIONI DI EURO
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha attribuito un totale di 40 milioni di euro al progetto, a questi si sommano 16,9 milioni stanziati dal Fondo Complementare. Inoltre, “Mobility as a Service for Italy” rientra nella più ampia strategia “Italia digitale 2026” e include 3 linee di intervento:
- Sperimentare il MaaS nei territori;
- Creare una piattaforma aperta (denominata “Data Sharing and Service Repository Facilities – DS&SRF);
- Potenziare la dimensione digitale del trasporto pubblico per la diffusione del MaaS nei territori selezionati.
LA SPERIMENTAZIONE MAAS A ROMA
Dallo scorso luglio a Roma è partita la sperimentazione che coinvolgerà 10mila cittadini, entro novembre, che possono candidarsi attraverso il questionario pubblicato su romamobilita.it. In un’unica piattaforma, un’app per smartphone, i “cittadini sperimentatori” possono gestire gli spostamenti in città, integrando mezzi pubblici e mezzi in sharing, pagando integralmente in via telematica.
L’applicazione è stata sviluppata dalla collaborazione tra Roma Servizi per la Mobilità e la impresa del tech digitale Almaviva. “Tra i nuovi modelli di mobilità che si stanno affermando a livello globale, rientra la mobilità a servizio, cosiddetta MaaS – ha detto Smeraldo Fiorentini, Direttore Generale Transportation & Logistics Almaviva -. L’obiettivo soprattutto nelle grandi aree metropolitane – spiega – è favorire l’uso di mezzi di trasporto collettivi più sostenibili per la città, e quindi per l’ambiente, al posto dell’auto privata”.
La sperimentazione ha riguardato residenti, studenti e turisti, seguendo le linee guida dettate dal Mit, e hanno preso parte gli otto operatori del MaaS: Aci Infomobility, Envision, urbanNext, MooneyGo, Tabnet, UnipolMove, Movevision, Wetaxi. La sperimentazione durerà un anno, e la piattaforma dovrebbe essere a disposizione di tutti i cittadini entro il Giubileo del 2025. Ma andiamo a vedere chi sono e cosa fanno i MaaS operator.
ACI INFOMOBILITY S.P.A: MAAS OPERATOR
ACI Infomobility S.p.A., è una società che opera nel settore dell’infomobilità per conto dell’Automobile Club d’Italia. ACI Infomobility S.p.A, con un capitale sociale da 210mila euro, si occupa di organizzare, coordinare e prestare servizi di assistenza e divulgazione, in tempo reale, delle notizie riguardanti la mobilità. Dall’aprile 2020 il presidente di ACI Infomobility è l’avvocato Antonino Geronimo La Russa, figlio del presidente del Senato. L’Ing. Francesco Mazzone è Direttore Generale di ACI Infomobility, e di ACI Global, Società ACI dedicata alla assistenza ai Soci ACI.
WETAXI: DA STARTUP AD AZIENDA CHE PUNTA A DIVENTARE SEMPRE PIÙ GRANDE
Tra gli 8 operatori del MaaS c’è Wetaxi, una società nata nel 2015 come spinoff del Politecnico di Torino ma oggi è attiva in decine di città italiane. Grazie alla collaborazione con TaxiTorino, Wetaxi è stata la prima applicazione in Europa a introdurre sul mercato il taxi condiviso in tempo reale, e la prima a portare in Italia la trasparenza della Tariffa Massima Garantita. La società, nata per supportare l’innovazione nel mondo dei tassisti, oggi ha aggiunto attività differenti, dal pagamento della sosta all’acquisto dei biglietti per il trasporto locale. Wetaxi, con un capitale sociale 27.432,79 euro, è guidata dal ceo è Massimiliano Curto, tra i fondatori insieme a Luca Gobbato e Ignazio Chiappone. La società lo scorso luglio ha chiuso un round di investimento da due milioni di euro complessivi: un milione di euro è arrivato da Cdp Venture Capital attraverso il suo Fondo Rilancio. Azimut Libera Impresa che qui ha investito 750 mila euro insieme a un gruppo di soci storici piemontesi come il Club degli Investitori guidato da Giancarlo Rocchietti e la famiglia Merlo di Cuneo più altri finanziatori piemontesi con un chip da 375 mila euro complessivi.
MASS OPERATOR: IL PROTOCOLLO ENVISION
Tra i partner di MaaS c’è anche Envision, un protocollo, un sistema di rating dedicato alla progettazione e realizzazione di infrastrutture sostenibili. Il protocollo Envision, nato negli Stati Uniti nel 2012 dalla collaborazione tra Isi, Institute for Sustainable Infrastructure e lo Zofnass Program for Sustainable Infrastructure, è stato importato in Italia da ICMQ. L’Istituto di certificazione e marchio qualità per prodotti e servizi per le costruzioni è un’associazione senza fini di lucro alla quale aderiscono numerose associazioni di categoria. L’Istituto, fondato nel 1988, vede a capo l’Ing. Lorenzo Orsenigo con il ruolo di Presidente e Direttore generale, e l’Ing. Roberto Garbuglio come Direttore operativo. ICMQ ha creato il sito www.envisionitalia.it nel quale sono dettagliati i 65 criteri di sostenibilità (crediti), suddivisi in 5 categorie (quality of life, leadership, resourse allocation, natural world, climate and resilience) di cui si compone il protocollo.
URBANNEXT: LA MOBILITÀ SOSTENIBILE DI TELEPASS
URBANnext SA (URBI) è una controllata al 70% dal Gruppo Telepass. La società ha ideato e sviluppato la piattaforma e la relativa App che aggrega e compara servizi di mobilità urbana ed extraurbana non legati alla vettura privata e che permette agli utenti di trovare il modo più veloce ed economico per spostarsi tra due luoghi. URBI, attraverso la sua App, è operativa su tutto il territorio nazionale e in oltre 30 città europee e integra circa 80 operatori di mobilità differenti. “Urbi è una controllata del gruppo Telepass, per conto del quale seguiamo la parte di servizio di mobilità integrando diversi operatori, dalla micro mobilità a quella urbana ed extraurbana – dice Marco Cavone, Ceo di Urbi -: abbiamo i servizi classici come biciclette, scooter fino ai treni, ai taxi e al trasporto pubblico. Complessivamente integriamo 12 diverse tipologie di mobilità. Non si tratta di 12 operatori ma proprio 12 diverse categorie di servizi che rendiamo disponibili ai clienti tramite il nostro prodotto. L’azienda è molto attiva nel campo della mobilità anche se siamo meno di 20 persone, la maggior parte sviluppatori. Al momento siamo presenti in 33 città europee”. Urbi, come detto, è controllata al 70% da Telepass, al 25% da lastminute.com e al 5% dai suoi fondatori.
MOEVISION: LA SOCIETÀ DI CONSULENZA MAAS OPERATOR
Movesion è una società attiva nell’ambito della mobilità sostenibile e del welfare aziendale. Si occupa di fornire servizi e soluzioni tecnologiche alle aziende con l’obiettivo dichiarato di “rivoluzionare le abitudini di trasporto delle persone in azienda e di migliorare la mobilità nelle città”. I servizi di Movesion spaziano dalla fornitura di supporti tecnologici realizzate dal team IT e il servizio di consulenza del team ingegneristico nel settore della mobilità. Il ceo di Moevision è Claudio Petrocelli, da poco inserito da Forbes nella top 100 dei manager italiani, Simone Carrarini è Chief Revenue Officer & Partner e Co-Founder insieme a Petrocelli di Moevision,mentre Valerio Pedico è il Chief Operating & Financial Officer. Vanta molti e importanti clienti: Abi, Accenture, Adecco, Armani, Eni, Engineering, Intesa Sanpaolo, Kering, Santander, Wind, Societe Generale, Unipol, Subito, Sky, Lottomatica, Iren, Ducati, Enel. Tra le Pubbliche Amministrazioni collabora con il Comune di Bari, di Firenze, di Roma, Foggia, Lecce, Parma, Pescara e con Roma Mobilità e l’Agenzia Mobilità Ambiente Territorio.
MOONEY GO L’APP DI MONEY E MYCICERO
È un MaaS operator anche MooneyGo, l’app nata dall’esperienza di Mooney e myCicero. I numeri fanno di MooneyGo l’app con la più ampia offerta di servizi integrati per la mobilità in Italia: 2 milioni di utenti registrati, più di 300 comuni coperti, 600 operatori di mobilità coinvolti in quasi 5.000 comuni italiani. MooneyGo permette di pagare il parcheggio su strisce blu, acquistare biglietti e abbonamenti di autobus, metro e altri mezzi di trasporto come treni e pullman ma anche monopattini in sharing, oltre che prenotare il taxi e pagare il telepedaggio. Nel gennaio 2020, dall’unione di SisalPay e Banca 5 nasce, Mooney, la fintech italiana con un capitale sociale da 10.050.000,00 di euro. L’azienda (Money Group Spa) controlla anche Mooney Servizi S.p.A., società con socio unico, con un capitale sociale di 8.549.999,00 euro e Mooney S.p.A., altra società con socio unico. Mooney è controllata da Enel e Intesa Sanpaolo, attraverso le società Enel X e Isybank. L’azienda conta oltre 20 milioni di clienti, circa 260 milioni di transazioni all’anno, oltre 500 servizi di pagamento e accordi con più di 100 aziende partner. L’azienda ha un management con una spiccata presenza femminile. Stefania Gentile è la Chief Executive Officer, Filipa Jorge Ramos la Legal & Corporate Affairs Director, Roberto Taddei l’Administration, Finance & Control Director, Fabrizia Candelo la People, Culture & Organization Director, Alberto Gechele-Gualterio il Products Design & Development Director, Paolo Tripodina il Sales Director, Matteo Concas il Digital, Innovation & Experience Director, Elena Mazzotti l’ Operations Director, Carlotta Saltini la Brand, Marketing & Communication Director e Francesca D’Ignazio la Marketing Data Intelligence Director.
I MAAS OPERATOR: TABNET E UNIPOLMOVE
TABNET è un’App per Android e iOS che permette la sosta a pagamento e l’acquisto di titoli di viaggio realizzata da Servizi in Rete, società nata nel 2006 e specializzata nella distribuzione e vendita di ricariche telefoniche, titoli di viaggio e altri prodotti per tabaccherie, controllata dalla Federazione Italiana Tabaccai. UnipolMove, invece, è il telepedaggio offerto da Unipolsai, compagnia assicurativa del Gruppo Unipol, e realizzato da UnipolTech, la divisione tecnologica del gruppo Unipol attiva nel “mercato telematico, intercettando alla nascita i trend di innovazione”. UnipolTech, con un capitale sociale da cinque milioni di euro, è guidata dall’Ad Giacomo Lovati e dal direttore generale Paola Carrea.