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Nave Duilio

Nave Duilio, tutto sul cacciatorpediniere che ha abbattutto un drone degli Houthi nel mar Rosso

Nave Duilio ha abbattuto un drone degli Houthi nel Mar Rosso, "in attuazione del principio di auto difesa", ha precisato il ministero della Difesa retto da Crosetto. Fatti e approfondimenti

Il cacciatorpediniere Caio Duilio ha sparato in risposta a un attacco degli Houthi, che da mesi attentano alla sicurezza delle imbarcazioni nel Mar Rosso.

Nel pomeriggio del 2 marzo, in attuazione del principio di auto difesa, Nave Duilio ha abbattuto un drone nel Mar Rosso. Lo ha reso noto la Difesa precisando che “il drone, dalle caratteristiche analoghe a quelli già usati in precedenti attentati, si trovava a circa 6 chilometri dalla nave italiana, in volo nella sua direzione”.

L’abbattimento arriva alla vigilia del voto parlamentare per il via libera alla missione Aspides, avviata dall’Unione europea ha il comando tecnico italiano. A questo proposito, si ricorda che la missione europea condurrà attività puramente difensive, fornendo consapevolezza del dominio marittimo, accompagnando le navi e impegnandosi in azioni militari difensive, a differenza di Prosperity Guardian, la missione a guida Usa le cui navi possono essere utilizzati per colpire obiettivi nello Yemen, con la quale comunque si coordinerà.

Intervenendo alla trasmissione di Rete 4 Stasera Italia, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha spiegato che Nave Duilio ha “reagito e abbattuto un drone con 7 o 8 colpi di cannone 76, respingendo così una violazione del diritto internazionale alla libera circolazione”.

Il cacciatorpediniere dispone infatti di tre cannoni Oto Melara Super Rapido da 76/62 mm, due mitragliere Leonardo Oerlikon KBA da 25/80 mm, un sistema missilistico antiaereo Eurosam Paams-E, sei lanciatori per missili Aster (15 e 30), due lanciasiluri e un elicottero. Inoltre, l’unità ha la predisposizione per l’imbarco di un massimo di otto missili antinave/land strike Teseo Mk2A.

Tutti i dettagli.

LA TESTIMONIANZA DEL COMANDANTE QUONDAMATTEO

“Quando il drone è arrivato a 4 miglia ho preso la decisione. Dovevo difendere il mio equipaggio e la mia nave”. A raccontarlo, in un’intervista al Corriere della Sera, è Andrea Quondamatteo, comandante della Caio Duilio attaccata dagli Houthi. “Il cannone di prora dritta ha sparato 6 colpi, dopo pochi secondi l’apprezzamento ottico ci ha confermato l’abbattimento – prosegue – Nave Duilio ha reagito per autodifesa”. Quondamatteo ricorda: “Eravamo in pattugliamento a sud, nel tratto prospiciente alle coste yemenite, in acque internazionali. A un tratto c’è arrivato un ‘eco radar’ sconosciuto, il segnale era a 8 miglia di distanza. Un profilo in movimento, a bassa quota e in rapido avvicinamento”. “Quando mi hanno scritto per ringraziarmi i comandanti della Jolly Rosa e della Grande Baltimora, navi italiane, mi sono commosso”, ha aggiunto il comandante della Caio Duilio.

COSA FA NAVE DUILIO

La Nave prende il nome dal console romano Caio Duilio che nel 260 a.C. fece costruire un’armata di 120 navi, il cui motto è “Nomen Numen”, traducibile con “Il nome significa potenza”.

Come si legge sul sito della Marina militare, il cacciatorpediniere Caio Duilio e l’unità gemella Andrea Doria fanno parte della stessa classe Orizzonte; entrambe le navi hanno moderne ed elevate capacità di difesa aerea e sono dotate di strutture in grado di imbarcare un comando complesso capace di operare in contesti multinazionali.

Il Cacciatorpediniere Caio Duilio, realizzato da Fincantieri, è stato varato a Riva Trigoso, in provincia di Genova, il 23 ottobre 2007 e trasportato presso i cantieri navali del Muggiano (SP) per poi entrare in servizio, con la consegna alla Marina, il 3 aprile 2009. Il Porto di ascrizione è La Spezia e dipende dal Comando del Prima​​​​ Divisione Navale, di cui è anche Unità di bandiera.

L’ESORDIO

Il Caio Duilio ha avuto il suo esordio in ambito internazionale durante l’esercitazione Nato Proud Manta, svolta nelle acque del Mar Ionio nel febbraio 2011, operando insieme a navi, sommergibili ed aeromobili di nove Nazioni alleate. Questo ancora prima della consegna della bandiera di combattimento, evento avvenuto a Gaeta il 22 settembre dello stesso anno.

Ha ottenuto la caratteristica “Combat Ready” dopo il superamento del Tirocinio Navale presso il Centro Addestramento Aeronavale della Marina Militare durante i primi mesi del 2012, durante i quali ha anche effettuato positivamente i test di lancio per il sistema missilistico Paams.

Si tratta della prima Unità della Marina Militare Italiana ad aver conseguito la certificazione per la scorta di un Carrier Strike Group (CSG) della U.S. Navy., specifica la Marina militare.

LE CARATTERISTICHE DI NAVE DUILIO

Secondo la Marina, “adottando tecnologie di ultima generazione è particolarmente idoneo a svolgere compiti di controllo dello spazio aereo e contrasto della minaccia aerea”.

È in grado di svolgere ​funzioni di comando e controllo, anche in situazioni di crisi ed emergenza umanitaria, potendo contare su numerosi apparati di comunicazione tradizionale e satellitare, tra cui il recentissimo Link22, e di un moderno sistema di supporto al comando, riconfigurabile secondo le esigenze. Il tutto attuabile nella piena autosufficienza logistica senza dipendere dal territorio sul quale o vicino al quale, è richiesto di interagire o operare, aggiunge la forza armata sul suo sito web.

Inoltre, l’hangar ed il ponte di volo sono idonei per operare con gli elicotteri SH90 (ovvero l’Nh90 di Leonardo per compiti antinave/antisommergibile) ed EH101 per le esigenze di pattugliamento marittimo, trasporto ed evacuazione sanitaria.

L’ARMAMENTO A BORDO

Il cacciatorpediniere Caio Duilio dispone del seguente armamento: tre cannoni Oto Melara Super Rapido da 76/62 mm, due mitragliere Leonardo Oerlikon KBA da 25/80 mm, un sistema missilistico antiaereo Eurosam Paams-E, sei lanciatori per un totale di 48 missili Aster (15 e 30) prodotti da Mbda, due lanciasiluri e un elicottero (SH90/EH101). L’unità ha anche la predisposizione per l’imbarco di un massimo di otto missili antinave/land strike Teseo Mk2A.

Come ricorda Ares Difesa, “il caccia ha una componente elicotteristica in grado d’impiegare missili antinave MBDA Marte Mk2/S. La protezione passiva è assicurata dal sistema di guerra elettronica del consorzio Elettronica/Thales con sistemi RESM/RECM, in aggiunta a lanciatori per decoy contro minacce aeree e subacquee”.

AUMENTO DELLE FORZE NELL’AEREA IN VISTA?

Infine, nonostante l’incremento degli attacchi da parte degli Houthi, non ci sarà un aumento delle forze dispiegate nell’area. “È necessario quello che abbiamo previsto nel decreto Missioni, per cui ci sarà una nave sempre presente che si aggiunge a quelle già presenti nell’area, unite a quelle europee e dovrebbe essere sufficiente” ha spiegato stamani il ministro Crosetto intervistato dal Tg2.

Ricordiamo infatti che Nave Duilio naviga da un mese nel Mar Rosso, da quando ha avvicendato la fregata Federico Martinengo. A gennaio, a sua volta, la fregata Martinengo aveva dato il cambio alla pariclasse Virginio Fasan.

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