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Australia Nh-90

Leonardo, dopo Norvegia e Svezia anche l’Australia mette a terra gli elicotteri Nh-90

Il governo australiano ha deciso che la flotta di elicotteri MRH-90 Taipan (Nh-90) non tornerà in servizio prima della data di ritiro precedentemente pianificata di dicembre 2024. Ennesima batosta per Nh Industries (Leonardo, Airbus e Fokker)

Ritiro anticipato di un anno per gli elicotteri NH-90 in Australia.

Il 29 settembre il ministro della Difesa australiano Richard Marles ha dichiarato che la flotta di elicotteri MRH-90 Taipan (Nh-90) dell’Australian Defence Force non tornerà in servizio prima della data di ritiro precedentemente pianificata di dicembre 2024.

L’annuncio del governo sulla messa a terra dei 19 elicotteri da parte del Taipan è arrivato dopo un incidente mortale avvenuto il 28 luglio durante la recente esercitazione Talisman Saber.

Tuttavia, la decisione della messa a terra arriva con le indagini sull’incidente ancora in corso, destinate a durare fino al 2024.

“L’Australia è l’ultimo cliente nazionale ad aver abbandonato l’uso degli elicotteri, insieme a Norvegia e Svezia, dopo che questi paesi hanno affermato di aver riscontrato bassi tassi di disponibilità e alti costi di manutenzione” osserva Breaking Defense.

NHInudstries, una joint venture tra Airbus, Leonardo Helicopters e Fokker Aerostructures che vende varianti dell’elicottero Nh-90 in tutto il mondo, “ha espresso il suo disappunto” per la decisione dell’Australian Defence Force (ADF).

“La decisione del Governo australiano di mettere a terra l’intera flotta di 45 elicotteri MRH-90 TAIPAN presa nei giorni scorsi solleva più di una perplessità” ha commentato Pietro Batacchi, direttore di Rid.

LE MOSSE DELLA DIFESA AUSTRIALIANA

Nel dicembre 2021 l’Australia aveva già annunciato il ritiro anticipato del modello Nh-90 nell’esercito australiano, a favore del Black Hawk dell’americana Sikorsky, controllata da Lockheed Martin.

Dunque la flotta Taipan sarebbe già dovuto essere ritirata entro dicembre del prossimo anno. Ma con l’incidente dello scorso luglio la flotta è stata messa a terra fino alla conclusione delle indagini.

“L’annuncio di oggi non presuppone né suggerisce in alcun modo l’esito delle indagini sul tragico incidente”, ha affermato in una nota il dipartimento della difesa australiano.

LA POSIZIONE DI NHI

“L’elicottero NH90 è il più grande programma di elicotteri militari in Europa, l’NH90 è la scelta ottimale per le operazioni moderne grazie alla sua cellula completamente composita con un’ampia cabina, al suo eccellente rapporto peso/potenza e alla sua vasta gamma di equipaggiamenti di ruolo” ha dichiarato NHIndustries in un comunicato lo stesso giorno dell’annuncio australiano.

Per quanto riguarda l’incidente mortale, la dichiarazione afferma che l’analisi iniziale non ha identificato alcun guasto o malfunzionamento relativo alla progettazione dell’aereo e non ha raccomandato “alcuna misura aggiuntiva” da adottare al resto dei suoi clienti, precisa la società.

IL PROGRAMMA NH90

NHIndustries è la più grande Joint Venture elicotteristica nella storia europea ed è responsabile della progettazione, produzione e supporto dell’NH90, il principale programma elicotteristico europeo. NHIndustries è costituita da Airbus Helicopters (62,5%), Leonardo (32%) e GKN Fokker (5,5%).

IL CONTRIBUTO DI LEONARDO

Nell’ambito dell’NH90, Leonardo è responsabile o contribuisce in modo significativo alla progettazione, produzione e/o integrazione di un’ampia gamma di sistemi e componenti critici dell’elicottero, si legge nella nota. Questi comprendono la sezione di coda della fusoliera, la trasmissione, il sistema idraulico, l’autopilota, il sistema di missione della variante navale, l’integrazione dell’impianto propulsivo e l’assemblaggio finale delle varianti TTH (terrestre) e NFH (navale) per vari clienti presso lo stabilimento di Venezia Tessera.

Fino ad oggi sono stati consegnati quasi 430 elicotteri, di cui circa 100 in versione navale, a operatori in diversi paesi. Gli elicotteri in servizio hanno accumulato oltre 265.000 ore di volo in missione, in qualsiasi condizione climatica, sia in ambiente terrestre che marittimo.

IL COMMENTO DI PIETRO BATACCHI, DIRETTORE DI RID

Tornando alla decisione di Canberra, questa solleva più di una perplessità secondo Pietro Batacchi, direttore di Rid.

“A seguito dell’incidente non è emersa nessuna problematica tecnica, come dimostrato dalle indagini effettuate da NHIndustries (NHI) e come riportato dalla stessa NHI, mentre, ricordiamolo, la flotta di MRH-90 ha accumulato dal 2007 ad oggi ben 60.000 ore di volo e l’Australia può vantare una capacità unica di MRO (Maintenance Repair & Overhaul) per la trasmissione a livello globale” segnala Batacchi.

“La sensazione, dunque, è che si sia ancora una volta di fronte ad una bizzarra scelta in materia di Difesa e sicurezza da parte degli Australiani, sempre in bilico tra fedeltà al club dei “Five Eyes” e l’inseguimento di ambizioni non commisurate alle effettive capacità del Paese” ha concluso il direttore di Rid.

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