skip to Main Content

Crosetto Mar Rosso

Cosa farà l’Italia nel Mar Rosso. Parla Crosetto

Il nostro Paese “valuta anche supporto aereo” nel Mar Rosso, ha spiegato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel corso di un'audizione convocata dalle commissioni Difesa di Camera e Senato. Tutti i dettagli

L’Italia manterrà almeno una unità navale nel Mar Rosso e “valuta supporto aereo”.

Lo ha detto oggi il ministro della Difesa Guido Crosetto a Montecitorio, in audizione presso le Commissioni Difesa di Camera e Senato, spiegando che il nostro Paese prevede “l’impiego continuativo di almeno una nave per 12 mesi” nell’area e supporterà direttamente o indirettamente le azioni difensive” dell’operazione Aspides dell’Ue.

“Dal punto di vista geopolitico, il perdurare di questa situazione potrebbe portare a una marginalizzazione dei porti del Mediterraneo” ha evidenziato Crosetto, “con un ulteriore impatto negativo sull’economia globale, europea e italiana in particolare. Questa crisi, quindi, minaccia non solo la sicurezza della navigazione, ma anche la nostra stabilita’ economica”.

L’Italia da subito ha disposto “come prima immediata misura il dispiegamento della fregata Fasan, sostituita ora dalla pari classe Martinengo”, ha detto Crosetto. “Al contempo stiamo lavorando con i partner europei, l’Ue ha elaborato una serie di opzioni per lanciare la nuova operazione di difesa marittima, l’operazione Aspides, con Parigi e Berlino la stiamo supportando fortemente”.

Tutti i dettagli.

L’IMPATTO DELLA CRISI SUL MAR ROSSO DELINEATO DAL MINISTRO CROSETTO

“Dopo gli sviluppi legati all’attacco di Hamas a Israele, con la risposta di Tel Aviv, dal 19 novembre scorso ha avuto luogo un incremento esponenziale della frequenza e della pericolosità delle azioni degli Houthi, li possiamo considerare dei veri e propri attacchi di natura militare” ha illustrato il ministro della Difesa Guido Crosetto alle Commissioni Difesa di Camera e Senato.

“Hanno inizialmente dichiarato di voler solo colpire il traffico collegato a Israele e ai suoi interessi, poi hanno esteso gli attacchi a tutto il naviglio occidentale, non attaccando quello russo o cinese – ha aggiunto – negli ultimi due mesi sono stati condotti più di 30 attacchi da parte dei ribelli Houthi dello Yemen contro le navi commerciali in transito nel Mar Rosso”.

“Il Mar Rosso rappresenta, d’altronde – ha evidenziato il ministro della Difesa – una via cruciale marittima per il collegamento del vecchio Continente all’Asia, qui transita circa un sesto del commercio mondiale, una buona porzione delle esportazioni di idrocarburi e il 40% del commercio marittimo nazionale”.

Pertanto, “Comprendere l’impatto complessivo della crisi sul Mar Rosso non è semplice, ma già nell’ultima settimana del 2023 si era registrato un calo del traffico in transito nel Canale di Suez del 38%. E si segnala un aumento dei tempi di navigazione di 10-12 giorni e dei costi di trasporto in alcuni casi quintuplicati”.

LE OPERAZIONI IN CORSO

Nel frattempo, l’Ue ha elaborato una serie di opzioni per garantire la sicurezza marittima nella regione: “l’operazione Aspides dovrebbe agire nel mar Rosso e parte del Golfo Persico, inglobando in qualche modo l’altra operazione europea Emasoh (European-led Maritime Awareness Strait of Hormuz, iniziativa a guida francese) avvalendosi di competenze già esistenti quindi con maggiore velocità.

LA PARTECIPAZIONE AD ASPIDES

Per la missione Aspides “auspichiamo la partecipazione anche dei apesi arabi moderati, di tutti quelli che vogliano unirsi in questo sforzo collettivo di sicurezza”.

Le navi europee “svolgeranno missioni di scorta e protezione del naviglio, mantenendo uno stretto coordinamento con Atalanta, con cui Aspides condividerà parte dell’area di operazione, pur con distinzione di compiti, così come con Prosperity Guardian” [la missione a guida Usa], ha specificato il ministro Crosetto.

“Gli assetti europei di previsto impiego per l’operazione comprenderanno un minimo di tre unità navali, supporto di intelligence e logistico, protezione cyber, supporto satellitare e comunicazione strategica” ha aggiunto ancora Crosetto.

VALUTATA LA FORNITURA DI ASSETTI AEREI

“L’Italia oltre a garantire la sostenibilità dell’impiego continuativo di almeno una nave nel Mar Rosso per 12 mesi sta valutando la possibilità di fornire anche assetti aerei con capacità di sorveglianza e raccolta dati” ha affermato il ministro della Difesa aggiungendo che “In merito al comando e controllo, l’Italia come la Francia e la Grecia, ha dato la sua disponibilità iniziale a ospitare il comando operativo della missione Aspides”.

“Noi abbiamo già il comando operativo dell’operazione navale europea nel Mediterraneo” ha ricordato Crosetto.

LANCIO DELL’OPERAZIONE

Infine, il ministro della Difesa Crosetto ha ribadito che “Bruxelles prevede il voto unanime di tutti e 27 paesi membri per il lancio dell’operazione Aspides nella riunione dei ministri degli Esteri in programma il prossimo 19 febbraio”.

Una volta concluso il processo decisionale a livello europeo, “la difesa valuterà il contributo operativo alla missione — ha sottolineato Crosetto — inserendolo nella delibera missioni per il passaggio parlamentare previsto”.

Back To Top