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Msc Italo

Cosa farà Msc di Aponte con i treni di Italo?

Msc, la compagnia di trasporto marittimo di Gianluigi Aponte, acquisirà quasi il 50 per cento di Italo. Ecco come cambierà l'azionariato dell'azienda ferroviaria e quali sono i piani di Msc (una società non quotata di cui dunque si sa poco dei veri conti, ha rimarcato Ft)

Mediterranean Shipping Company (MSC), una delle più grandi compagnie di trasporto marittimo al mondo, ha firmato ieri un accordo per acquisire una quota del 49,2 per cento di Italo – Nuovo Trasporto Viaggiatori da Global Infrastructure Partners (Gip), la società statunitense di investimenti infrastrutturali che la controlla. Oltre all’azienda ferroviaria, MSC avrà una quota anche di Itabus, la controllata di Italo che si occupa di trasporto su strada.

COSA CAMBIERÀ (E COSA NO) IN ITALO

L’operazione – che dovrà essere approvata dalle autorità di regolazione europee – ha un valore di 4,2 miliardi di euro e andrà a modificare significativamente l’assetto azionario di Italo. MSC avrà il 49,2 per cento. Global Infrastructure Partners passerà dal 72,6 per cento al 35 per cento. Allianz, società tedesca di servizi finanziari, salirà dall’11,5 per cento al 14 per cento circa. Luca Cordero di Montemozolo (fondatore e presidente) e altri soci storici come Alberto Bombassei  e Isabella Seragnoli avranno ciascuno lo 0,5 per cento. Usciranno invece dall’azionariato Peninsula Capital, Giovanni Punzo e Flavio Cattaneo (ex-attuale amministratore delegato, recentemente passato alla guida di Enel).

Non ci sarà nessun cambio alla dirigenza dopo l’ingresso di MSC: Montezemolo resterà presidente e Gianbattista La Rocca amministratore delegato. Tra MSC, da una parte, e Global Infrastructure Partners più Allianz, dall’altra, esisterà invece un patto parasociale per il co-controllo di Italo.

LE DICHIARAZIONI

L’accordo per Italo, ha dichiarato Gianluigi Aponte, fondatore e presidente di MSC, “riflette l’obiettivo del nostro gruppo di sviluppare ulteriormente modalità di trasporto sostenibili, sia per i passeggeri che per le merci”. “Con questa operazione”, ha detto Luca Cordero di Montezemolo, “si crea il primo polo multimodale d’Europa”.

COSA FA MSC

MSC è stata fondata nel 1970 a Napoli; oggi ha sede a Ginevra, in Svizzera. Fondatore è proprietario è Gianluigi Aponte. La società si occupa principalmente di trasporto merci, gestendo una flotta di circa settecento navi portacontainer e facendo scalo in cinquecento porti nel mondo.

Tra le sue controllate ci sono MSC Crociere, una delle più grandi compagnie di navigazione focalizzate sulle crociere; SNAV, l’armatore specializzato nei collegamenti tra le principali isole italiane, raggiungendo anche la Croazia; e Grandi Navi Veloci, che si occupa dei collegamenti marittimi in Sicilia, Sardegna e diversi paesi europei e nordafricani. Il gruppo possiede inoltre una quota di maggioranza in Terminal Investment, tra i maggiori operatori globali di terminal portuali per i container. Nel 2022 ha acquisito le attività di trasporto e logistica in Africa dell’azienda francese Bolloré per 5,5 miliardi di dollari.

Essendo una società non quotata in borsa, MSC – come faceva notare il Financial Times – tende a non diffondere i suoi numeri finanziari.

Il patrimonio di Aponte, stando a Bloomberg, ammonta a 20,7 miliardi di dollari: è al 77° posto nella classifica delle cinquecento persone più ricche al mondo.

I PIANI DI MSC CON ITALO

L’investimento di MSC in Italo rientra in un piano più ampio della società per diventare un gruppo integrato di logistica, attivo non soltanto nel trasporto marittimo ma anche in quello terrestre. Come detto da Aponte, “l’accordo riflette l’obiettivo del nostro gruppo di sviluppare ulteriormente modalità di trasporto sostenibili, sia per i passeggeri che per le merci”.

Pare tuttavia che MSC non abbia intenzione di utilizzare i treni di Italo per il trasporto merci ma solo per il trasporto passeggeri, magari verso l’estero.

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