Anche Opel indagata per dieselgate, lo scandalo sulle emissioni che in questi mesi ha visto coinvolte tra le più grandi case automobilistiche tedesche. Tutto è partito da Volkswagen, ma le accuse si sono allargate a macchie di leopardo, coinvolgendo anche Audi, Fca, Mercedes.
Anche Opel sembra aver truccato le emissioni, ma le accuse non sono definitive. Il ministero dei Trasporti della Germania ha annunciato che è stata avviata un’indagine.
EMISSIONI TRUCCATE SU MODELLI EURO 6
Secondo un portavoce del ministero, l’indagine riguarda tre modelli ‘Euro 6’, ma “niente di definitivo” potrà essere affermato fino a quando l’inchiesta non verrà completata. In particolare, il tabloid Bild ha rivelato che i modelli sotto indagine sarebbero Cascada, Insignia e Zafira, per un totale di 60mila veicoli nel mondo, di cui 10mila in Germania.
ACCUSE NON DEFINITIVE, MA ELEMENTI SOLIDI
Dicevamo che le accuse non sono definitive, ma è vero che l’indagine in corso è partita da “elementi solidi” che sembrino provare che il sistema di gestione dei gas di scarico si bloccherebbe completamente durante la guida “per ragioni che non sono spiegabili tecnicamente”: secondo indiscrezioni, i modelli supererebbero i limiti di emissioni consentiti “di oltre 10 volte”.
LE RISPOSTE DELLA SOCIETA’
Opel sarebbe già stata contatta dalla Kba e la casa automobilistica avrebbe “due settimane” di tempo per fornire una risposta.
“Vorremmo ricordare che Opel ha già riconosciuto il potenziale di miglioramento a dicembre del 2015 e ha avviato una iniziativa tecnologica per maggiore trasparenza, credibilità ed efficienza a beneficio dei suoi clienti”, avrebbe commentato la società, che nel 2015 firmò volontariamente uno schema per la riduzione delle emissioni e che è convinta che le auto rispettano le norme di legge. “Una parte di queste misure volontarie riguarda Insignia (precedente generazione), Zafira Tourer e Cascada con tecnologia Euro 6 e Scr degli anni 2013-2016”.