In appena quattro anni dal ban americano Huawei non solo è riuscita a rimettersi in piedi dopo che era stata azzoppata dalle rivali tornando a competere a testa alta con Apple e Samsung, ma anche a diventare un fornitore di tecnologia di primaria importanza nel comparto dell’auto elettrica. Per questo sorprende la notizia che abbia venduto il marchio di veicoli elettrici Aito al suo partner automobilistico Seres.
Lo rivela il South China Morning Post. Seres ha fatto sapere che per il marchio ha messo sul piatto 2,5 miliardi di yuan (320 milioni di euro) così da inglobare anche tutti i brevetti di Aito. La transazione sarà completata entro la fine del 2024.
CHI SONO I CLIENTI DI HUAWEI NEL MONDO DELL’AUTO ELETTRICA
Non si tratta però di una uscita di scena di Huawei dal mondo dell’auto elettrica: il colosso noto soprattutto per i suoi smartphone, come pure per i tablet, gli smartwatch e i laptop in pochi mesi è diventato fornitore tecnologico privilegiato di marchi cinesi come GAC, Avatr, VOYAH (divisione di lusso di Dongfeng) e Arcfox (marchio di BAIC ) per ciò che concerne il sistema di assistenza alla guida (ADAS).
PERCHE’ HUAWEI PIACE
E molte Case occidentali sembrano attratte dal suo Qiankun montato sulle auto elettriche, anche se naturalmente ciò che ingolosisce maggiormente è la possibilità, per Huawei, di sfornare in casa i propri chip cui si è unita la necessità, trasformata in virtù, di creare un ecosistema il più possibile completo e autosufficiente di app e servizi alternativi a Google, dopo il ban statunitense deciso da Donald Trump.
VOLKSWAGEN È GIA’ A BORDO
Un ban che non ha fermato per esempio la tedesca Volkswagen (che come altri marchi connazionali negli anni ha intessuto stretti legami con le aziende cinesi) dal scegliere Huawei per le proprie soluzioni hi-tech per l’auto elettrica: equipaggerà la sua Audi Q6L e-tron, prodotta in Cina, con Qiankun al momento del lancio della vettura nel 2025.
DA PRODUTTORE A FORNITORE
“Huawei trasferirà il marchio Aito a Seres e nel frattempo continuerà a supportare Seres nella costruzione e nella vendita delle auto Aito”, ha dichiarato il colosso cinese nel tentativo di silenziare tutte quelle voci che, commentando l’operazione inattesa e a tratti sorprendente, la volevano in fuga dal mercato dei veicoli elettrici e a guida autonoma come ha fatto qualche mese fa Apple, scartando il costosissimo Project Titan che l’ha impegnata per anni salvo poi rivelarsi un binario morto.
A differenza di Apple, Huawei intende restare nel settore dell’auto elettrica e continuare a sviluppare soluzioni ADAS, ma non lo farà su vetture proprie e quest’ultima operazione ne è la più palese prova. L’azienda asiatica ha confermato che intende mantenere tutte le partnership strette finora, incluse quelle con Seres.