skip to Main Content

Fincantieri Vard

Fincantieri, che cosa succede a Vard

Constatazioni e previsioni di Pierroberto Folgiero, ad di Fincantieri, su Vard, la controllata norvegese del gruppo navale di Trieste, leader mondiali nella costruzione di navi specializzate per il mercato offshore. Fatti, numeri e approfondimenti

 

Fincantieri ha pagato troppo Vard, la società norvegese acquisita nel 2013 dal gruppo di Trieste, secondo l’ad Pierroberto Folgiero.

È quanto emerge nella recente intervista al numero uno di Fincantieri rilasciata ieri al Corriere della Sera. Alla domanda se “la costruzione di navi per il settore eolico offshore evidenzia nel 2022 un aumento dei ricavi del 64%. Quanto può crescere?”, Folgiero ha risposto: “Quell’attività fa capo a Vard, un’azienda leader nelle navi da lavoro nel settore oil and gas. Fincantieri l’ha acquisita anni fa a valori molto alti, poi sono seguite due crisi nel mercato oil and gas offshore con effetti sui conti di chi, come noi, costruisce le navi. L’azienda si è risollevata con l’eolico offshore e nel piano stimiamo che i ricavi tocchino 1,4 miliardi, ossia quanto Vard registrava prima della crisi”.

Proprio lo scorso 3 marzo, il gruppo navale di Trieste, attraverso la sua controllata Vard, ha firmato il contratto con un nuovo cliente, Edda Wind, per la costruzione di quattro Commissioning Service Operation Vessels (CSOV), navi d’altura per le attività in alto mare che consentono la costruzione di piattaforme e impianti energetici. Si tratta del sesto contratto per l’eolico offshore concluso da Vard negli ultimi tre anni.

Ma nel frattempo nel bilancio consolidato del gruppo di Trieste pesano “risultati economici negativi consuntivati dal gruppo Vard” come si legge nella relazione sulla revisione di bilancio a cura di Deloitte.

Fincantieri ha registrato ricavi in aumento l’anno scorso, ma anche una perdita di 324 milioni di euro. Il gruppo ha chiuso il 2022, come previsto, con un risultato negativo per 324 milioni di euro (positivo per euro 22 milioni nel 2021). Sul risultato netto pesano oneri non ricorrenti, dall’impatto del Covid agli extracosti. Ma incidono anche le svalutazioni relative agli avviamenti di Vard Cruise.

Tutti i dettagli.

COSA FA VARD

Vard Group è uno dei leader mondiali nella costruzione di navi-piattaforme specializzate per il mercato offshore e traghetti alimentati a gas naturale liquefatto. La società conta oltre 8.000 dipendenti e nove impianti di costruzione (cinque in Norvegia, due in Romania, uno in Brasile e uno in Vietnam).

Inoltre, la società fornisce ai propri clienti sistemi elettrici chiavi in mano inclusivi di ingegneria, produzione, installazione, test di integrazione e commissioning.

DAL 2013 SOTTO IL CONTROLLO DI FINCANTIERI

Da gennaio 2013 VARD è controllata da Fincantieri Oil & Gas SpA, interamente controllata da Fincantieri.

Il 23 gennaio 2013, attraverso la controllata Fincantieri Oil & Gas Spa, il gruppo ha perfezionato infatti l’acquisizione da STX Europe del 50,75% di STX OSV Holdings Limited (Varo) a un prezzo di SGD 1,22 per azione, pari a un controvalore di circa euro 455 milioni (circa SGD 730 milioni) corrisposto in un’unica soluzione alla data di acquisizione.

L’acquisto ha comportato l’obbligo per il gruppo, in base a quanto previsto dalla normativa applicabile alle società quotate presso la Borsa di Singapore, di avviare un’offerta pubblica di acquisto (Opa) sulla totalità delle restanti azioni a un prezzo pari a SGD 1,22 per azione. Alla data di chiusura dell’Opa, 13 marzo 2013, la percentuale di adesione è risultata pari al 4,88%, portando la quota complessiva detenuta dal Gruppo nel capitale dell’attuale Varo al 55,633%. Il valore complessivo dell’acquisizione, considerate le azioni acquisite tramite l’Opa, ammonta a circa euro 500 milioni (circa SGD 800 milioni).

ATTIVITÀ IN CRESCITA PER VARD

“Il settore delle energie rinnovabili costituisce il terzo pilastro del nostro core business”, riferisce Fincantieri nella relazione di bilancio. “Quello dell’eolico offshore è in forte crescita, con Fincantieri che, attraverso Vard, ha già concretizzato una quota di mercato rilevante, con quindici unità Commissioning Service Offshore Vessels (CSOV) o Service Operation Vessels (SOV) acquisite, insieme a due navi posacavi. La nostra controllata norvegese curerà anche la produzione di ben quattordici navi robotizzate, dotate di tecnologia per la navigazione senza equipaggio, che potranno utilizzare l’ammoniaca verde come combustibile, creando un nuovo standard per le operazioni in remoto e a basse emissioni. I trend di mercato rivelano ancora un ampio margine di sviluppo”.

COME VA IL SETTORE OFFSHORE E NAVI SPECIALI

Il settore Offshore e Navi speciali include le attività di progettazione e costruzione di navi da supporto offshore di alta gamma per gli impianti eolici offshore e per il settore dell’Oil&Gas, navi specializzate, navi per l’acquacoltura in mare aperto e navi senza equipaggio, offrendo prodotti innovativi e a ridotto impatto ambientale. Il Gruppo opera in tale settore attraverso il gruppo VARD, Fincantieri S.p.A. e Fincantieri Oil&Gas S.p.A.

Il settore Offshore e Navi speciali ha chiuso l’esercizio 2022 con ricavi pari a euro 751 milioni in netto incremento (+64,7%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, anche grazie all’effetto cambio positivo derivante dalla conversione dei bilanci delle controllate estere (euro 35 milioni).

“Prosegue il trend di crescita registrato a partire dal 2021, sostenuto in particolare dall’avanzamento nella costruzione di tre unità navali per la Guardia Costiera norvegese e delle navi acquisite nel settore dell’eolico offshore” sottolinea la società. L’Ebitda del settore al 31 dicembre 2022 è pari a euro 22 milioni (euro 10 milioni nel 2021), con un Ebitda margin al 2,9% (2,1% al 31 dicembre 2021). “Il risultato del periodo conferma ulteriormente gli effetti positivi della strategia di riposizionamento nel settore dell’eolico offshore, dove il Gruppo rappresenta il principale operatore per ordini acquisiti e diversificazione della clientela, con dieci unità SOV in portafoglio al 31 dicembre 2022, destinate alla manutenzione di campi eolici marini” ha aggiunto la società nella relazione di bilancio. Nel 2022 gli ordini acquisiti dal Gruppo VARD ammontano a euro 837 milioni.

I NUMERI DI FINCANTIERI E LA SVALUTAZIONE DI ASSET RELATIVI AGLI AVVIAMENTI DI VARD

Sempre la relazione di bilancio della società spiega che il “Risultato netto di Fincantieri è influenzato, oltre che da quanto sopra descritto, da oneri ritenuti estranei alla gestione ordinaria per contenziosi legati all’esposizione all’amianto in passati esercizi (euro 52 milioni), da svalutazioni di asset immateriali (euro 164 milioni), probabili rischi legati al mancato adempimento di obbligazioni per accordi di offset (euro 20 milioni) e oneri diversi (euro 2 milioni)”.

In particolare, “le svalutazioni di asset immateriali hanno riguardato gli avviamenti per circa euro 140 milioni, rilevati sulle CGU Gruppo FMG e Vard Cruise a seguito dell’aggiornamento degli impairment test, principalmente derivanti dall’innalzamento dei tassi di interesse, e costi di sviluppo per circa euro 24 milioni, a seguito della revisione delle prospettive di recupero futuro degli attivi ad essi riferiti”.

NUOVA STRUTTURA ORGANIZZATIVA A VALLE DEL DELISTING

E da dicembre 2018, al completamento del delisting di Vard, è stata definita una nuova struttura organizzativa del Gruppo VARD, che prevedeva una focalizzazione su due Business Unit: Off shore e Navi Speciali e la Business Unit Cruise, con la piena integrazione organizzativa con Fincantieri.

LA RICAPITALIZZAZIONE NEL 2019

Ad una nuova organizzazione, è seguita anche la ricapitalizzazione. Fincantieri ha effettuato un aumento di capitale da 90 milioni di euro per rinforzare la società norvegese, che nel 2018 ha registrato una perdita di 1,88 miliardi di Nok (220 milioni di dollari), contro una perdita di 99  milioni di Nok (corone norvegesi) nel 2017, secondo il quotidiano norvegese Finansavisen.

Alla fine del 2019, il debito di Vard era di 3 miliardi di Nok, mentre i prestiti bancari ammontavano a 3,8 miliardi di Nok, secondo i media norvegesi.

QUOTA PARTECIPATIVA DI FINCANTIERI

Al 31 dicembre 2022 Fincantieri detiene, tramite Fincantieri Oil & Gas Spa, una partecipazione di controllo (98,33% del capitale sociale) in Vard Holding Ltd., capogruppo del Gruppo Vard. Il valore di carico della partecipazione è stato oggetto di svalutazione per Euro 435 milioni.

LE OPERAZIONI DI CONSOLIDAMENTO

Il 16 giugno 2022 la società controllata Vard Shipholding Pte Ltd ha acquisito il 15,54% della società Norwind Shipholding AS. La società, con sede a Ålesund in Norvegia, ha per oggetto il possesso e la gestione di attività di spedizione. Nel corso dell’ultimo trimestre 2022 la società Vard Aqua Sunndal AS, controllata al 100% da Vard Group AS, e le società Vard Aqua Chile SA e Vard Aqua Scotland Ltd, controllate al 95% e 100% da Vard Aqua Sunndal AS, sono state vendute con conseguente uscita dal perimetro di consolidamento del Gruppo, come si legge nella relazione di bilancio 2022.

In data 31 dicembre 2021 Vard Electro Braila S.r.l., controllata al 100% da Vard Electro AS, è stata fusa in Vard Electro Tulcea S.r.l. (ora Vard Electro Romania S.r.l.), con successivo trasferimento di tutti gli assets e liabilities di Vard Electro Braila S.r.l. Sebbene gli effetti civilistici, contabili e fiscali della fusione decorrano dal 31 dicembre 2021, la liquidazione di Vard Electro Braila S.r.l. è avvenuta nel 2022, ne consegue, pertanto, l’uscita dal perimetro di consolidamento di quest’ultima nel 2022.

A seguito di ristrutturazione finanziaria, la società controllata Vard Group AS ha ceduto le partecipazioni nelle società collegate MOKSTER SUPPLY AS, MOKSTER SUPPLY KS, DOF ICEMAN AS, svalutate nel 2021. Ne consegue l’uscita dal perimetro di consolidamento di tali società. Inoltre, la società controllata Vard Group AS ha venduto le azioni detenute nella società Island Discoverer AS, collegata al 46,90%, con conseguente uscita dal perimetro di consolidamento del Gruppo.

LINEE DI CREDITO

A dicembre 2022, Vard Group AS ha finalizzato una linea di credito per construction loans, ovvero gli strumenti di credito utilizzati esclusivamente per finanziare le commesse cui sono riferiti, con un primario istituto di credito internazionale per un importo di euro 80 milioni.

E sempre nel corso dell’anno scorso, Fincantieri ha concesso un finanziamento a Vard Group AS di 145 milioni di euro.

IL SUPPORTO FINANZIARIO GARANTITO

Infine, come sottolinea la società nella relazione di bilancio, Fincantieri “ha garantito il supporto finanziario alla controllata Vard Holdings Ltd e a tutte le sue controllate per un periodo di 18 mesi a decorrere dalla data di approvazione del bilancio 2022, impegnandosi a fornire le risorse finanziarie che dovessero essere necessarie a permettere la continuità delle attività operative. Nel corso del 2022 la Società ha fornito il necessario supporto finanziario al gruppo Vard attraverso un finanziamento committed, concesso nel 2020, nella forma di una revolving credit facility, per un importo pari ad euro 230 milioni che risultava utilizzato per euro 145 milioni al 31 dicembre 2022”.

Back To Top