Skip to content

Ecco come Fincantieri di Bono ricapitalizza Vard

Ricapitalizzazione e cambio del vertice in Vard. Tutte le mosse di Fincantieri sulla controllata Vard che zavorra i conti di Fincantieri Oil & Gas

Con in rosso per Fincantieri Oil & Gas, cui fanno capo la linea di business Fincantieri Offshore e il gruppo Vard, perde terreno. Se i ricavi del 2018 crescono rispetto a quelli del 2017, è anche vero che aumentano anche le perdite del gruppo. A pesare è proprio la controllata norvegese Vard. Ecco tutti i dettagli.

I RICAVI DI FINCANTIERI OIL & GAS

I ricavi sono cresciuti nel 2018 rispetto all’esercizio 2017: i ricavi della gestione sono passati a 526.019 euro rispetto a 97.200, in aumento anche la voce “altri ricavi e proventi”: da 1.497.459 a 1.763.459.

I CONTI

Aumentano anche i costi: che passano a dicembre 2018 a 2.310.121, contro 1.379.82. L’esercizio risulta in perdita per 8.955.887 (nel 2017 la perdita ammontava a 8.574.521).

LA PERDITA

Fincantieri Oil&Gas risente dell’andamento negativo del gruppo norvegese Vard, che controlla da gennaio 2013. A giugno 2019 la quota di possesso era pari a 97,44%. Il gruppo norvegese opera nella costruzione di navi-piattaforme specializzate per il mercato offshore e nella realizzazione di navi da crociera. Vard fornisce inoltre ai propri clienti sistemi elettrici chiavi in mano inclusivi di ingegneria, produzione, installazione, test di integrazione e commissioning.

La società conta oltre 8.000 dipendenti e nove impianti di costruzione (cinque in Norvegia, due in Romania, uno in Brasile e uno in Vietnam).

NUOVA STRUTTURA ORGANIZZATIVA

Con l’obiettivo di risollevare i conti, da dicembre 2018, al completamento del delisting di Vard, è stata definita una nuova struttura organizzativa del gruppo Vard, che prevede, come si legge nelle relazione sui risultati semestrali di Fincantieri, una focalizzazione su due Business Unit: Off shore e Navi Speciali e la Business Unit Cruise, con la piena integrazione organizzativa con Fincantieri.

IL SETTORE SHIPBUILDING (E GLI ORDINI)

La marginalità del settore shipbuilding risente dell’esigua “profittabilità di alcuni progetti della business unit Cruise di Vard”, come si legge nella relazione diffusa dalla società capogruppo in occasione della presentazione dei conti semestrali.

Nei mesi scorsi, Vard, ha firmato un contratto con la società armatrice australiana Coral Expeditions per la progettazione e la costruzione di una seconda nave da crociera di lusso di piccole dimensioni (expedition cruise vessel) unità gemella di “Coral Adventurer” entrata nella flotta dell’armatore ad aprile.

L’unità sarà prodotta e consegnata dal cantiere di Vard Vung Tau (Vietnam).

IL SETTORE OFFSHORE

Non va meglio al settore Offshore e Navi speciali di Fincantieri, i cui ricavi scendono, vista l’assenza di ordini importanti anche in Vard. “Con l’obiettivo di un recupero della marginalità del settore nel medio termine e nell’ambito del piano di riorganizzazione del gruppo Vard attualmente in fase di sviluppo, sono state individuate e approvatel e prime iniziative di ottimizzazione del footprint produttivo norvegese”, spiega la capogruppo.

RIORGANIZZAZIONE E RICAPITALIZZAZIONE

Fincantieri ha dovuto ricapitalizzare pari a 90 milioni di euro e “provveduto a intraprendere alcune attività di rafforzamento del management, in un’ottica di allineamento delle operazioni alle best practice di gruppo sia in ambito cruise che offshore e navi speciali. Tra queste si inserisce anche la nomina di Pier Francesco Ragni, nominato nel corso del cda del 27 giugno scorso”, spiega Fincantieri.

Torna su