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Ecco i passi avanti per l’Eurodrone di Airbus, Leonardo e Dassault

Con qualche mese di ritardo, l'Eurodrone ha completato con successo la Preliminary Design Review. Tutti i dettagli sul programma per il primo sistema a pilotaggio remoto nato dalla collaborazione europea tra le industrie del settore.

Il programma Eurodrone supera la Preliminary Design Review (Pdr).

Inizialmente prevista per la fine del 2023, il programma ha completato ora questa milestone con l’Organizzazione congiunta per la cooperazione in materia di armamenti (Occar) e i rappresentanti delle quattro nazioni clienti (Francia, Germania, Italia e Spagna) alla presenza dei tre Major Sub-Contractor (MSC), Airbus Defence and Space Spain, Dassault Aviation e Leonardo. Lo ha reso noto il 16 maggio Airbus Defence and Space, prime contractor del programma.

Al programma per il velivolo armato a pilotaggio remoto Male (Medium Altitude Long Endurance) Rpas lanciato nel 2015 partecipano infatti Germania, Francia, Spagna e Italia con le rispettive industrie Airbus, Dassault e Leonardo.

L’Eurodrone beneficia di una dotazione di 100 milioni di euro concessa dall’Ue nell’ambito Edidp per lo sviluppo industriale della difesa europea. Il valore stimato del programma è di oltre 7 miliardi di euro. Era il 24 febbraio 2022 quando Airbus e l’Occar hanno firmato il contratto globale Eurodrone che include lo sviluppo e la produzione di 20 sistemi e 5 anni di supporto iniziale in servizio.

Il lavoro proseguirà ora verso la revisione critica della progettazione del programma, “che rappresenterà il passo finale e la chiusura della progettazione dell’architettura e del sistema”.

Tutti i dettagli.

COS’È L’EURODRONE

L’Eurodrone, o Male Rpas, è un sistema aereo a pilotaggio remoto, a media altitudine e lunga durata, con capacità versatili e adattabili che lo rendono la piattaforma perfetta per missioni di intelligence, sorveglianza, acquisizione obiettivi e ricognizione o per operazioni che coinvolgono la sicurezza nazionale. L’architettura aperta, che fa parte della sua progettazione a prova di futuro, permetterà l’incremento e l’adattamento delle capacità dei sistemi in base alle esigenze future delle forze armate coinvolte.

“Dotato di una tecnologia innovativa e all’avanguardia e progettato per diventare uno dei pilastri principali di qualsiasi futuro sistema aereo da combattimento, l’Eurodrone sarà un elemento indispensabile per facilitare la prevenzione dei conflitti internazionali e la gestione delle crisi, garantendo la superiorità operativa alle nazioni, soprattutto nel contesto delle missioni di Intelligence, Surveillance, Target Acquisition e Reconnaissance (ISTAR)” si legge nella recente nota di Airbus.

COSA PREVEDE IL CONTRATTO GLOBALE PER L’EURODRONE

Il contratto globale siglato due anni fa prevede la produzione di 20 sistemi (un sistema equivale a tre droni e due stazioni di controllo a terra) e il mantenimento in fase operativa iniziale per cinque anni. In particolare, sono sette sistemi per la Germania, cinque per l’Italia (+ 2 opzionali), quattro per la Francia (+ 2 opzionali) e quattro per la Spagna (+ 2 opzionali).

Quindi l’Italia comprerà 15 droni e “ha il 23%, con una spesa di circa 1,8 miliardi” secondo quanto riportato all’epoca della sigla del contatto dal Sole 24 Ore. “Anche Francia e Spagna hanno il 23%, la Germania il 31%”.

Nel nostro paese al programma Eurodrone è legato anche il futuro del sito Grottaglie della divisione Aerostrutture di Leonardo, impegnato nel superamento della monocommittenza dal momento che dall’avvio lavora soltanto alle sezioni della fusoliera in fibra di carbonio del Boeing 787.

Il 16 marzo 2023 Aeroporti di Puglia e Leonardo hanno firmato un contratto per la sub-concessione ventennale dell’hangar two dello scalo ionico per il progetto Eurodrone per cui “è prevista l’implementazione di tutti i processi sulla tecnologia dell’ala, con fabbricazione a Foggia e montaggio a Grottaglie”.

COMPLETATA (IN RITARDO) LA PDR

Come già detto, la Pdr era prevista entro la fine dello scorso anno. “Nel 2023, il progetto ha subito ritardi che hanno influito sulla tempistica complessiva a causa di problemi di coordinamento tra l’appaltatore principale tedesco, Airbus, e il subappaltatore francese, Dassault” segnala aerotime.aero.

La Preliminary Design Review “dimostra che il progetto iniziale del velivolo è maturato in modo coerente, aprendo la strada alla progettazione dettagliata. È il risultato di diverse valutazioni tecniche, come i test nella galleria del vento per confermare la configurazione aerodinamica di Eurodrone, la progettazione complessiva per garantire la dimostrazione della capacità operativa e la convalida di un Digital Twin pienamente rappresentativo” indica la nota di Airbus.

NUOVA FASE

Il programma Eurodrone entra così in una nuova fase per raggiungere la Critical Design Review (CDR), che rappresenterà il passo finale e la chiusura della progettazione dell’architettura e del sistema.

IL PRIMO VOLO NEL 2027

Si prevede che un prototipo dell’aereo con motore Catalyst di Avio Aero effettuerà il suo volo di debutto nel 2027, con consegne che inizieranno nel 2030, segnala FlightGlobal.

 

@Leonardo

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