Spirit AeroSystems, il fornitore dietro lo scoppio del tappo del portellone del 737 Max 9 del volo dello scorso 5 gennaio dell’Alaska Airlines, sostiene di avere un nuovo piano per soddisfare la domanda di componenti del Boeing 737 Max.
Uno dei maggiori problemi della Boeing in questo momento è che non riesce a costruire gli aerei così velocemente come vorrebbero lei e i suoi clienti, spiega Quartz. Ma Spirit ha trovato un modo per aiutare il colosso aeronautico americano a diventare più produttivo.
“Abbiamo sviluppato un piano che crediamo ci offra un alto grado di fiducia nel fatto che soddisferemo il tasso di domanda e le aspettative di qualità di Boeing”, ha detto a Reuters il portavoce di Spirit AeroSystems, Joe Buccino. Non ha chiarito quale fosse il piano o come esattamente aiuterebbe Boeing, alludendo al fatto che la società dirà di più quando presenterà i risultati trimestrali la prossima settimana.
Dal disastroso inizio 2024 con lo scoppio del portellone del 737 Max 9 durante il volo 1282 dell’Alaska Airlines, il produttore di aerei americano è sotto esame delle autorità e sta perdendo un sacco di soldi e la fiducia dei consumatori nel frattempo. La Federal Aviation Administration (Faa) ha imposto un limite alla produzione per i jet 737 Max — i più venduti di Boeing— oltre a chiedere al produttore di sviluppare un piano globale per affrontare “problemi sistemici di controllo della qualità”.
Tutti i dettagli.
IL PIANO DI SPIRIT AEROSYSTEMS
Spirit AeroSystems, con sede a Wichita, Kansas, è uno dei principali fornitori mondiali di componenti aerei, controllata di Boeing fino a due decenni fa.
Nel 2005 la società aerospaziale ha deciso di vendere Spirit come parte di un’azione di riduzione dei costi, ricevendo 900 milioni di dollari in contanti per la vendita. Spirit produce le parti principali di diversi modelli Boeing, comprese le fusoliere del 737 Max, che spedisce poi via ferrovia allo stabilimento Boeing nello stato di Washington.
Dall’incidente di gennaio le consegne di Boeing ai clienti hanno subito un crollo. Ora il produttore di velivoli americano sta spingendo Spirit Aero a migliorare la qualità delle fusoliere prodotte per il Max a un ritmo più elevato per la seconda metà del 2024.
E proprio Spirit ha affermato di aver trovato un modo per aiutare la Boeing a diventare più produttiva, senza specificare al momento i dettagli del suo piano.
LE RICADUTE PER BOEING
Nel primo trimestre 2024, i ricavi di Boeing sono scesi dell’8% a 16,569 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 17,92 miliardi di un anno prima, a causa di minori consegne di velivoli commerciali: sono state 83 nel trimestre, in calo del 36% rispetto alle 130 dei primi tre mesi del 2023.
Proprio per questo i progressi sulla produzione aiuterebbero a proteggere il suo rating investment grade, ha affermato Ben Tsocanos, analista di S&P Global Ratings, ripreso da Reuters. “Sarebbe difficile per loro avere visibilità verso un significativo flusso di cassa disponibile il prossimo anno senza raggiungere quel livello di produzione”, ha aggiunto l’analista.
IL RUOLO DELL’AZIENDA NEI PROBLEMI DEL COLOSSO AERONAUTICA USA
Dunque Spirit Aerosystems ha messo a punto un piano per contribuire alla risoluzione dei problemi di produzione di Boeing.
Come già detto, proprio una fornitura di Spirit è al centro delle nuove grane del produttore di aeromobili americano a seguito dell’incidente che ha coinvolto il velivolo 737 Max 9 dell’Alaska Airlines.
In un rapporto preliminare del National Transportation Safety Board, gli investigatori hanno concluso che il tappo della porta – che funge da sostituto per una porta di uscita di emergenza inutilizzata – è stato prodotto nel marzo 2023 da Spirit in Malesia, attaccato alla fusoliera del 737 Max 9, poi spedito allo stabilimento Boeing di Renton, Washington, alla fine di agosto 2023. A quel punto, gli operai della Boeing hanno notato alcuni danni ai rivetti attorno al telaio del tappo della porta. Quattro bulloni che aiutavano a fissare il tappo della porta dell’aereo sono stati rimossi per risolvere il problema, e dopo l’atterraggio di emergenza si è scoperto che mancavano i bulloni.
LA STRATEGIA DI BOEING DIETRO LE TRATTATIVE PER ACQUISIRE SPIRIT AEROSYSTEMS
Nel frattempo, Boeing ha confermato di essere in trattative per acquisire Spirit AeroSystems Holdings. L’accordo renderebbe la società con sede a Wichita, Kansas, nuovamente parte del colosso aerospaziale, dopo lo scorporo di due decenni fa
“È una fornitura fondamentale per noi, fondamentale”, ha spiegato alla Cnbc Calhoun. “È la nostra fusoliera. Quando esci in fabbrica, la prima cosa che vedrai è la nostra fusoliera. È una fusoliera di Boeing. Il nostro compito è garantire che meccanici e ingegneri si muovano liberamente tra l’officina e il lavoro di progettazione e che possano aiutarsi a vicenda in ogni fase del percorso. L’integrazione verticale è l’unico modo per raggiungere questo obiettivo”.
IL COMMENTO DEGLI ANALISTI
Dunque riportare Spirit sotto l’egida di Boeing potrebbe risolvere alcuni di questi problemi di qualità in quanto darebbe al produttore un maggiore controllo sulla produzione. Una mossa del genere aiuterebbe anche Boeing a ridurre i costi di produzione di Spirit attraverso economie di scala, aveva affermato una fonte industriale a Reuters sulla scia dei rapporti stampa. “Chiaramente Spirit si trova in un mondo di sofferenza in questo momento, e il rischio normativo in corso sul suo programma più grande – il 737 – peggiora le cose”, ha affermato l’analista di Vertical Research Partners Robert Stallard, ripreso da Reuters e dal Financial Times. “Per Boeing, questo dà loro l’opportunità di portare Spirit internamente e risolvere i suoi problemi, ma Boeing ovviamente ha anche i suoi problemi”.