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Boeing Vertici

Chi saranno i nuovi vertici di Boeing?

Mentre Boeing affronta le conseguenze della crisi innescata dall'incidente che ha coinvolto un jet 737 Max all’inizio di quest’anno e di altri problemi di sicurezza, l'amministratore delegato Dave Calhoun ha annunciato le dimissioni entro fine anno

Passo indietro del numero uno di Boeing sotto la crescente pressione da parte di compagnie aeree, regolatori e investitori.

L’amministratore delegato del colosso statunitense dell’aeronautica, Dave Calhoun, si dimetterà alla fine di quest’anno. Lo si legge in una nota dell’azienda, spiegando che la decisione rientra nel quadro di un più ampio rimpasto ai vertici in risposta ai recenti problemi emersi nei controlli di sicurezza.

“All’inizio di questo periodo di transizione, voglio assicurarvi che resteremo concentrati sul completamento del lavoro che abbiamo svolto insieme per riportare la nostra azienda alla stabilità dopo le straordinarie sfide degli ultimi cinque anni, con sicurezza e qualità in prima linea di tutto ciò che facciamo”, si legge nelle conclusioni della lettera di Calhoun ai dipendenti.

Solo tre mesi fa, Boeing sembrava aver consacrato Stephanie Pope come futura leader dopo aver nominato il suo direttore operativo dopo un periodo di successo nella gestione della sua divisione servizi. Ma al momento il riassetto di di Boeing ha portato Stephanie Pope alla guida, con effetto immediato, di Boeing Commercial Aeroplanes in sostituzione di Stan Deal che è andato in pensione.

Le azioni della Boeing potrebbero essere aumentate un po’ ieri alla notizia, ma molte domande ancora circolavano tra gli analisti, una di queste era se il produttore di aerei avrebbe portato a termine il suo piano per acquisire il suo fornitore di fusoliera Spirit AeroSystems, sottolinea Quartz. Calhoun ha detto che l’accordo è ancora in corso, ma non avrà molto da dire sulla questione ancora per molto.

Tutti i dettagli.

L’ANNUNCIO DEL CEO CALHOUN

“Come tutti sapete, l’incidente al volo 1282 dell’Alaska Airlines è stato un momento spartiacque per Boeing. Dobbiamo continuare a reagire a questo incidente con umiltà e completa trasparenza. Dobbiamo anche inculcare l’impegno totale per la sicurezza e la qualità a ogni livello della nostra azienda”. Lo ha scritto Dave Calhoun, amministratore delegato di Boeing, nella lettera – inviata ai dipendenti – con cui ha annunciato le sue dimissioni, che saranno effettive alla fine dell’anno.

Calhoun, membro del consiglio di amministrazione di Boeing dal 2009, ha sostituito Dennis Muilenburg come amministratore delegato quattro anni fa in seguito a due incidenti mortali che hanno coinvolto il 737 Max 8 nel 2018 e nel 2019, ricorda il Financial Times.

“Gli occhi del mondo sono su di noi, e so che usciremo da questo momento come un’azienda migliore, grazie a quello che abbiamo imparato lavorando insieme per ricostruire Boeing negli ultimi anni”, ha aggiunto Calhoun. Parlando alla Cnbc, Calhoun ha poi detto che “la decisione delle dimissioni è stata mia al 100%”.

MANOVRE AI VERTICI DI BOEING

Il presidente della società, Larry Kellner, non si candiderà per la rielezione, mentre il capo della divisione per gli aerei commerciali, Stan Deal, si farà da parte immediatamente e sarà sostituito dalla direttrice operativa Stephanie Pope.

Il board ha quindi eletto Steve Mollenkopf come successore di Kellner come presidente indipendente del consiglio. In questo ruolo, Mollenkopf guiderà il processo di selezione del prossimo amministratore delegato di Boeing. Oltre a questi cambiamenti, Stan Deal, presidente e ceo di Boeing Commercial Airplanes, si ritirerà dalla società e Stephanie Pope sarà nominata alla guida di BCA, a partire da oggi. La sua nuova posizione rende meno probabile il passaggio alla posizione più alta, almeno per ora, secondo gli analisti.

A SEGUITO DELLA CRISI INNESCATA DALL’INCIDENTE ALASKA AIRLINES

Tali sviluppi giungono a circa tre mesi dall’incidente – senza vittime – avvenuto a bordo di un Boeing Max 9 operato da Alaska Airlines, che ha perso in volo un pannello senza quattro bulloni che lo tenevano attaccato alla fusoliera.

Lo scorso 6 gennaio la Federal Aviation Administration (Faa), l’ente regolatore delle compagnie aeree statunitensi, ha ordinato il fermo temporaneo e l’ispezione immediata di decine di jet Boeing 737 Max. Il provvedimento è la conseguenza dell’incidente che ha coinvolto un velivolo 737 Max 9 dell’Alaska Airlines venerdì 5 gennaio.

Ma quello del 5 gennaio è solo l’ultimo colpo per Boeing, che ha lottato con difetti di fabbricazione del 737, e ha continuato a sopportare le conseguenze di un blocco mondiale di 20 mesi imposto dalle autorità di regolamentazione dopo un paio di incidenti mortali a cinque mesi di distanza nel 2018 e nel 2019, in cui morirono complessivamente 346 persone. Le compagnie aeree avevano ripreso a usare gli aerei dello stesso modello solo dopo che erano stati sottoposti a varie modifiche da Boeing.

Dall’inizio di tale messa a terra, Boeing ha registrato perdite operative totali di 31,5 miliardi di dollari fino alla fine dello scorso anno.

IL RIASSETTO DEL MANEGEMENT

Lo scorso febbraio Boeing aveva già annunciato la sostituzione di Ed Clark, vicepresidente per il programma 737 e direttore generale dello stabilimento dell’azienda a Renton, nello Stato di Washington, con Katie Ringgold, che sinora ha supervisionato le consegne dei 737 ai clienti. Nella stessa circostanza l’azienda aveva annunciato anche la creazione di un nuovo ruolo dirigenziale per la supervisione del controllo di qualità, affidato a un’altra vicepresidente dell’azienda, Elizabeth Lund. “La società stava preparando Stephanie Pope a succedere a Calhoun, ma le cose sembrano essere cambiate in favore di una ricerca esterna per un nuovo ceo”, ha detto l’analista di Stifel Bert Subin. “Ciò potrebbe comportare un’assunzione di alto profilo.”

IL TOTO NOMINE

Come riporta Reuters, molti investitori sostengono che il ceo di Ge Larry Culp possiede “le qualità da star” di cui Boeing ha disperatamente bisogno per ricostruire la fiducia, dopo aver diviso lo storico conglomerato in tre società pubbliche. Ma Culp ha recentemente dichiarato ai giornalisti di essere completamente concentrato nel guidare Ge Aerospace come produttore autonomo di motori e di non vedere l’ora di continuare a servire Boeing come partner e fornitore chiave.

Anche Pat Shanahan, ex dirigente della Boeing e ex segretario alla Difesa degli Stati Uniti nell’amministrazione Trump che ora dirige il fornitore in difficoltà Spirit Aerosystems, è citato come possibile favorito a succedere a Calhoun. “È l’outsider perfetto; conosce la Boeing dentro e fuori, e ora conosce le persone che producono fusoliere e che sembrano destinate a far parte di nuovo della Boeing,” ha osservato il veterano del settore Adam Pilarski, ripreso sempre da Reuters. Da parte sua la società Spirit ha dichiarato che “l’unica priorità di Shanahan rimane la costruzione di una cultura della sicurezza presso Spirit AeroSystems”.

Un altro veterano della Boeing indicato per un possibile ritorno, dicono fonti del settore, è l’ex direttore finanziario Greg Smith, sollevato da Calhoun nel 2021 ed è ora presidente di American Airlines. Diversi analisti hanno affermato che Boeing preferirebbe un taglio netto per arginare un’ondata di critiche sulla sicurezza da parte delle autorità di regolamentazione e del Congresso.

LE SFIDE PER IL NUOVO CAPO

Quel che è certo è che il nuovo ceo di Boeing dovrà affrontare numerosi compiti, tra cui il miglioramento della cultura della sicurezza aziendale, la risoluzione dei problemi di qualità e la riconquista della fiducia degli enti regolatori, dei clienti e del pubblico.

Inoltre, la compagnia dovrà anche raggiungere gli obiettivi di aumentare la produzione e aumentare il flusso di cassa. La scorsa settimana Boeing aveva avvertito che il flusso di cassa nel primo trimestre risulterà peggiore delle previsioni della società dello scorso gennaio mentre cerca di ridurre il debito. Senza dimenticare la sfida con il rivale europeo Airbus.

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