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Boeing 737 Max

Boeing, che cosa sta succedendo ai 737 Max

Alaska Airlines e Turkish Airlines hanno deciso di bloccare a terra i loro Boeing 737 Max. Tutti i dettagli

Non finiscono i guai per il Boeing 737 Max, il modello di aereo che nel 2018 e nel 2019 si schiantò due volte, in Indonesia e in Etiopia, causando centinaia di morti.

Le autorità americane dell’aviazione civile hanno disposto le ispezioni «immediate» su 171 Boeing 737 Max 9 — l’80% di quelli in servizio nel mondo — dopo che un pezzo di fusoliera di un jet di Alaska Airlines è saltato in volo.

Ecco che cosa sta succedendo.

CHE COSA HA DECISO TURKISH AIRLINES SUI BOEING 747 MAX

Turkish Airlines (Thy) ha annunciato stamani di aver bloccato a terra i suoi cinque Boeing 737 Max 9, sulla scia del distacco in volo di un portellone disattivato accaduto venerdì sera a un aereo di questo modello dopo il decollo da Portland, negli Usa. “In seguito all’incidente avvenuto su un Boeing 737 Max 9 di Alaska Airlines, 5 Boeing 737 Max 9 della flotta Thy, sono stati ritirati per controlli come misura precauzionale”, fa sapere la compagnia di bandiera turca sul proprio sito. Il ritiro avverrà sul luogo dove atterrano, e lì saranno ispezionati, spiega Thy. La Turkish, che è basata all’aeroporto internazionale di Istanbul, vanta di essere la compagnia aerea che serve più Paesi al mondo, indicandone 120.

COSA E’ SUCCESSO AI BOIEING 747 MAX IN ALASKA

Tutto nasce da una paura due giorni fa, fortunatamente finita bene e senza vittime, su una tratta di Alaska Airlines da Portland, Oregon, a Ontario, in California. Un incubo per i 174 passeggeri e 6 membri a bordo quando, sei minuti dopo il decollo, si è staccato il portellone di emergenza e parte della parete del velivolo, come documentato da alcune foto postate sui social.

L’aeromobile è tornato verso lo scalo originario volando per 20 minuti complessivamente, come mostrano i tracciati del sito Flightradar24. Il fatto che l’incidente si sia verificato subito dopo il decollo ha scongiurato conseguenze peggiori: i passeggeri in quel momento avevano ancora le cinture allacciate e nessuno era seduto nel sedile vicino al portellone. Tutti, ha fatto sapere la linea aerea, “sono atterrati in sicurezza”.

LO STOP DI ALASKA AIRLINES AI BOEING 747 MAX

Alaska Airlines ha annunciato comunque che metterà “temporaneamente” a terra tutti i 65 suoi aerei Boeing 737 Max 9 per condurre ispezioni. “Ogni aereo sarà rimesso in servizio solo dopo il completamento della manutenzione completa e delle ispezioni di sicurezza” ha dichiarato il ceo di Alaska Airlines, Ben Minicucci.

Il Max era rimasto a terra nel marzo 2019 dopo l’ultimo incidente dell’Ethiopian Airlines. Per volare di nuovo, ogni aereo di quel modello subì modifiche significative, anche se i cambiamenti non sarebbero stati visibili dall’esterno e i passeggeri non avrebbero notato alcuna differenza. Ma solo il mese scorso Boeing aveva raccomandato alle compagnie di ispezionare gli aerei 737 Max più recenti. “Per garantire la massima sicurezza, stiamo consigliando alle compagnie aeree di esaminare i loro aerei 737 Max e di segnalare eventuali irregolarità. Abbiamo informato la Faa e i nostri clienti e continueremo a comunicare con loro sulla situazione in corso”.

LE TESTIMONIANZE RACCOLTE DALLA CNN

La Cnn ha riportato alcune testimonianze di passeggeri del volo. Evan Smith era seduto almeno sei file davanti alla sezione in cui e’ avvenuto l’incidente. “C’è stato un forte scoppio verso la parte posteriore dell’aereo e un sibilo e tutte le maschere sono cadute”, ha detto Smith. Emma Vu, un altro passeggero, dormiva sul suo sedile e si è svegliata con la sensazione di cadere e di vedere le maschere di emergenza cadere. Vu ha detto di aver mandato un messaggio ai suoi genitori con la parola in codice per le emergenze per informarli dell’incidente. “Non ho mai dovuto usarlo prima, ma sapevo che questo era il momento giusto”, ha detto Vu.

Via social, il National transportation safety board e la Faa hanno scritto che stanno indagando e che pubblicheranno gli aggiornamenti “non appena saranno disponibili”. Lo stesso farà anche il costruttore, Boeing. Il sito specializzato The Air Current ha intanto fatto sapere, citando fonti a conoscenza della questione, che l’aereo aveva mostrato il 4 gennaio “indicazioni di problemi di pressurizzazione”.

LA NOTA DI BOEING

Il velivolo coinvolto era stato consegnato il 31 ottobre 2023 — stando a dati forniti al Corriere della sera da ch-aviation — e il primo volo con passeggeri è stato effettuato l’11 novembre: da allora ha completato 145 viaggi. Secondo il sito specializzato The Air Current il 4 gennaio l’aereo aveva mostrato per due volte «indicazioni di problemi di pressurizzazione». «La sicurezza è la nostra massima priorità», spiega Boeing in una nota. E aggiunge: «Concordiamo con la decisione della FAA di richiedere ispezioni immediate».

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